Varato a Lavagna il prototipo BIIM, Eco sul serio

BIIM, Battello Ibrido Innovativo Modulare è un 13 metri con propulsione diesel-elettrica, dotato di batterie al sale e fuel-cell con sistema di stoccaggio a idruri metallici. In più costruzione in legno con rivestimento in fibra di basalto e resine naturali

by Luca Sordelli

Un progetto complesso, complesso da fare e anche semplicemente da raccontare. BIIM, acronimo di Battello Ibrido Innovativo Modulare, è un prototipo integrato in scala reale di un battello realizzato in materiali ecosostenibili, con propulsione diesel e motore elettrico collegato alla linea propulsiva. In più è dotato di batterie al sale e fuel cell. Insomma, si tratta “solo” di un prototipo ma la vocazione ecosostenibile è sincera e sostanziale.

Nella “normale” modalità diesel, affidata a due Nanni da 100kW, BIIM naviga a 8 nodi in crociera e può raggiungere gli 11 di massima e, grazie al modulo ibrido e a basso ingombro VHD, Vulkan Hybrid Drive, può trascinare anche i motori elettrici che quindi in questa condizione operano da alternatori ad asse e ricaricano le batterie di bordo. In estrema sintesi il VHD è un sistema di trasmissione che permette la conversione tramite cinghia della propulsione diesel in una ibrida diesel-elettrica.

Nella modalità Zero Emission, quindi con i motori diesel spenti, quelli elettrici alimentati dal pacco batterie – al sale SMC e quindi al 100% riciclabili – consentono di navigare a 7 nodi per 4 ore, che possono arrivare arriva a sei/sette grazie all’intervento del Fuell Cell. Da segnalare che per quest’ultima il sistema di stoccaggio e fornito da due unità a idruri metallici, e quindi operanti a un pressione molto contenuta, circa 40 bar.
La barca è stata realizzata da Costruzioni Navali Tigullio in legno, il più riciclabile dei materiali utilizzabili per un’imbarcazione, con resine naturali e fibre di basalto.

Il progetto, partito nel 2020, è stato concretizzato da una ATS, Associazione Temporanea di Scopo, costituita dalle aziende liguri Duferco Engineering come Capofila e poi Vulkan Italia, Names, Costruzioni Navali Tigullio Castagnola, BluEnergy Revolution e I.Mar.s, con il contributo di UNIGE, RINA. Vincitore di un bando europeo, il BIIM è stato cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 e gestito da FILSE – Regione Liguria e verrà utilizzato come dimostratore e gestito dal Consorzio Golfo dei Poeti senza scopo di lucro a La Spezia. La realizzazione prevede un investimento ammissibile di 1.774.241,33 euro e un contributo a fondo perduto di 1.088.183,70 euro (dei quali l’80% già erogato).

BIIM – La scheda tecnica

Lunghezza fuori tutto: 13,00m
Lunghezza al galleggiamento: 10,45m
Baglio massimo: 4,21m
Altezza di costruzione: 1,60m
Immersione a pieno carico: 0,80m
Dislocamento a pieno carico: 14 t
Materiale di costruzione: WTS + fibra di basalto
Passeggeri: 8
Capacità gasolio: 800 l
Capacità acqua dolce: 120 l
Motori: 2 x Nanni N4.140 – 2 x 99.4 kW @ 2600 rpm;
2 x motori elettrici 30 kW Oemer
Batterie al sale 6 x 22,5kWh
Stoccaggio idrogeno 2 x Idruri Metallici 3kgH2
Fuell Cell 1 x PEM 45 kW
Modulo ibrido VHD Vulkan
Velocità massima: 11 nodi
Velocità di crociera: 8 nodi
Capofila Progetto Duferco Engineering
Costruttore: Costruzioni Navali Tigullio
Architettura e ingegneria navale Names by Francesco Rogantin
Sistema idrogeno Blue Energy
Batterie al Sale e modalità costruzione IMARS

(Varato a Lavagna il prototipo BIIM, Eco sul serio – Barchemagazine.com – Aprile 2023)