Seakeeper 1, il piccolo della gamma

È arrivato il più piccolo della gamma. Ideale per barche da 6 a 9 metri, funziona a 12V, non serve, pertanto, un generatore

by Niccolò Volpati – photo and video by Andrea Muscatello

Chi l’ha provato non torna più indietro. Come la pubblicità dei fustini di detersivo di un po’ di anni fa, gli stabilizzatori sono un accessorio ritenuto ormai quasi indispensabile. Le barche nuove li offrono come optional, ma sono praticamente standard, perché nessun armatore è disposto a privarsene. Spesso, però, siamo abituati a pensare che uno stabilizzatore giroscopico sia un prodotto che possa funzionare per barche di medie o grandi dimensioni. Non è più così. Seakeeper ha destinato tutti i suoi investimenti nella ricerca e sviluppo per realizzare i modelli più piccoli e l’ultimo nato, il Seakeeper 1, è stato progettato per imbarcazioni da 6 a 9 metri di lunghezza. Quali caratteristiche deve avere uno stabilizzatore per natanti? Peso contenuto, ingombri ridotti, bassi consumi e basso costo. Le prime tre caratteristiche sono soddisfatte dalla tecnologia sottovuoto e dal raffreddamento a liquido.

Seakeeper 1 Seakeeper

I Seakeeper, infatti, funzionano con una sfera sottovuoto all’interno della quale gira un volano ad alta velocità. Seakeeper 1 arriva a 9750 giri/minuto e ci impiega 15 minuti dal momento in cui si accende. Come ci riesce? Grazie al fatto che il volano si trova all’interno della sfera sottovuoto. Se non ci fosse questa tecnologia, la sfera dovrebbe girare più lentamente o metterci più tempo a raggiungere la velocità massima e, pertanto, le performance sarebbero minori.

C’è un altro vantaggio portato da questa tecnologia e sono i bassi consumi. Il volano può permettersi di girare a 9750 giri/minuti consumando poco, proprio perché si trova in un ambiente sottovuoto. Meno attrito significa anche meno consumi di energia. Ma quanto meno? Seakeeper 1, come i fratelli maggiori Seakeeper 2 e Seakeeper 3, è alimentato a 12V. Basta cioè una batteria, non serve avere a bordo il generatore. La batteria non può ovviamente essere né quella del motore, né quella dei servizi, ma una dedicata.

Seakeeper 1 Seakeeper

Durante il nostro test, consumavamo 15 Ampere, quindi con una normale batteria da 90 Ampere, si fa presto a capire che ci sono diverse ore di autonomia. Chi ne desidera di più, non deve far altro che aggiungere una seconda batteria dedicata oppure dotarsi di una batteria più potente. Grazie alla tecnologia sottovuoto quindi le performance sono notevoli. Seakeeper 1 si prefissa di ridurre almeno dell’80% il rollio dell’imbarcazione. E i consumi, come abbiamo detto, sono contenuti.

Seakeeper 1 Seakeeper

Ma poi ci sono gli ingombri. Seakeeper 1 misura 60x60x40 cm, cioè circa mezzo metro cubo di volume. Per farsi un’idea si tratta di un ingombro simile a quello di una cassetta di arance. È facile immaginare che non sia un problema trovare un posto sotto il piano di calpestio o in un gavone nella quale collocarla. Perché riesce ad avere ingombri così ridotti pur mantenendo elevate le performance? Perché oltre alla tecnologia sottovuoto, i Seakeeper sono anche raffreddati a liquido e questo permette di avere un volano più piccolo che gira più velocemente. Con una “palla” più piccola e meno pesante, ma che gira molto rapidamente, si ottiene la stessa stabilizzazione che si potrebbe avere con un giroscopio più grande e più pesante.

E, infine, non meno importante è il sistema di controllo attivo di Seakeeper che serve per ottimizzare la coppia stabilizzatrice. In parole semplici, Active Control migliora le prestazioni rispetto a un giroscopio a controllo passivo. In questo modo, non si sarà costretti a disattivarlo con mare molto formato o a velocità sostenute.

Il controllo attivo, infatti, permette a Seakeeper 1 di funzionare con qualsiasi condizione di mare perché la stabilizzazione è confortevole quando si è fermi in rada, ma anche quando si naviga.

C’è un’ultima caratteristica che deve avere uno stabilizzatore giroscopico per incontrare il favore degli armatori di barche dai sei ai nove metri: il prezzo. Seakeeper 1 costa 14.900 US$, a cui si deve aggiungere il costo della batteria dedicata e l’installazione. È stato progettato per semplificare al massimo la manutenzione e l’installazione. In quest’ottica, per esempio, è stato concepito il pannello di controllo che può essere montato in plancia oppure direttamente sopra lo stabilizzatore.

Chi non ha posto in plancia oppure vuole evitare di tirare l’ennesimo cavo verso la consolle, può comunque avere sotto controllo tutte le informazioni che servono. E tutto questo riduce anche i tempi di installazione e, di conseguenza, anche i costi. Il prezzo rimane così intorno al 5% del costo di una barca nuova e, anche in caso d’installazione in retrofit, si tratta di un costo inferiore a quello di un motore fuoribordo o dell’elettronica che si ha già a bordo.

(Seakeeper 1, il piccolo della gamma – Barchemagazine.com – Novembre 2020)