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Nuova luce nei saloni napoleonici di Palazzo Serbelloni grazie alle sculture in vetro soffiato dell’azienda Boema

ERA IL 1796 QUANDO NAPOLEONE BONAPARTE ENTRÒ VITTORIOSO A MILANO e venne ospitato nel palazzo di Gian Galeazzo Serbelloni, nobile schierato a favore dei rivoluzionari. Le sale di rappresentanza del palazzo, la Sala Napoleonica e la Sala Gian Galeazzo, all’epoca adibite a balli e concerti e oggi ad eventi privati e sfilate di moda, sono tornate a risplendere di luce nuova e di un ritrovato spirito neoclassico grazie a un sensibile lavoro di restauro ai quattro magnifici lampadari 700eschi in cristallo di Boemia. Il restauro, a cura di Marta Polese per Lasvit, marchio riferimento per sculture e creazioni uniche in vetro soffiato, si è basato sul binomio “Luce uguale Vita”. Ben tre le diverse tecniche di fabbricazione del vetro impiegate per le decorazioni in cristallo lavorato a mano, per i componenti soffiati e lavorati a mano, e per i bracci dei lampadari rifusi e lavorati.

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Thanks to the blown glass sculptures of the Bohemian factory there’s a new light in the Napoleon wing of Palazzo Serbelloni

IN 1796 NAPOLEON BONAPARTE ENTERED MILAN VICTORIOUS and was housed in the palace of Gian Galeazzo Serbelloni, a noble deployed in favor of the revolutionaries. The grand halls, Sala Napoleonica and Sala Gian Galeazzo, originally used as dance and concert halls and today for private events and fashion shows, are back to shine in a new light and a renewed neoclassical spirit thanks to the restoration work on the four magnificent  Bohemian crystal chandeliers of the 18th century. Marta Polese of Lasvit, a renewed brand of unique creations and sculptures made of blown glass, was responsible for the restoration work based on the binomial “Light=Life”. The work required a combination of three glassmaking techniques. These included the production and replacement of hand-cut crystal trimmings, hand-blown and cut components, as well as recast and crafted chandelier arms.

(Luglio 2016)