Gruppo Colombini: Giovanni Battista Vacchi, mi piacciono le sfide

Abbiamo incontrato Giovanni Battista Vacchi, AD di Colombini Group, family brand Made in Italy, che comprende i 4 marchi, Colombini Casa, Febal Casa, Rossana e Bontempi

by Claudia Giulia Ferrauto

Giovanni Battista Vacchi ha assunto la posizione di AD del gruppo Colombini tre anni fa, poco prima della pandemia, a seguito di una storia professionale ricca di successi che l’ha visto abbracciare, sempre come AD, marchi di fama internazionale quali, le società americane Ferretti Usa e Bertram Yachts, Citylife, Zucchi-Bassetti e Grandi Navi Veloci, maturando inoltre significative esperienze nel private equity e nelle multinazionali.

Il Family group Colombini comprende al suo interno Bontempi Casa, Colombini Casa, Febal Casa, Rossana e la divisione Colombini Contract. Quattro marchi che rappresentano l’orgoglio dell’artigianalità italiana unita alla più innovativa tecnologia.

«BONTEMPI CASA È SPECIALIZZATO IN TUTTO QUELLO CHE È IL COSIDDETTO CENTRO-STANZA – TAVOLI, SEDIE, DIVANI, POUF, MADIE – ED È IL MARCHIO CHE PIÙ DI ALTRI, PER CARATTERISTICHE DI PRODOTTO, SI AVVICINA MAGGIORMENTE AL MONDO DELLA NAUTICA E ALL’UTILIZZO NEGLI YACHT DI LUSSO, ESSENDO UN MARCHIO DI CATEGORIA PREMIUM/LUXURY». GIOVANNI BATTISTA VACCHI

Come ha vissuto sul piano professionale l’ingresso in azienda in un momento storico particolarmente impegnativo. Diciamo che dalla mia ho avuto quattro grandi pilastri su cui basarmi. Il primo è senz’altro fondato sull’esperienza, anche se non nel mobile, nel mondo del design. Dal mondo della nautica, quindi da Ferretti Usa a Bertram, al real estate con Citylife, all’home decor and textile con la ristrutturazione del gruppo Zucchi-Bassetti, fino ad essere il capo di EY nel settore dei beni di lusso, ho sempre lavorato in mondi in cui il design ha avuto una componente molto forte. Il secondo è aver trovato un’azienda estremamente forte e reattiva, basata su valori familiari molto importanti, che ha permesso di tenere saldamente la rotta anche in un momento come quello che è stato l’inizio della pandemia, quando c’era veramente una scarsa visibilità su quello che poteva essere il futuro. Il terzo è stato avere un approccio molto pragmatico e manageriale, che mi ha sempre accompagnato e che sono contento abbiano sposato anche i miei azionisti, di pianificazione di lungo periodo. Appena entrato in azienda abbiamo sviluppato un piano quinquennale 2020-2025, che ci ha permesso, anche nel periodo di minore visibilità, di continuare a fare investimenti in persone, nei mercati, nei prodotti, di tenere aperte le fabbriche e di acquisire quote di mercato. Avere una visibilità, dei numeri, una regia, delle tattiche e delle ambizioni ci ha senz’altro aiutato nel medio-lungo periodo a prendere anche decisioni di breve, ma coerenti con quello che è la nostra visione. Il quarto è basato sulla capacità di reagire. Il fatto di essere rimasti aperti quando i nostri competitor hanno deciso di chiudere, di aver investito quando gli altri erano dubbiosi, ci ha resi forti sul mercato e dato la possibilità di continuare ad essere vicini ai nostri dealer e ai nostri distributori, sia come attività industriali, sia con investimenti in produzione e comunicazione, mentre tutti rallentavano. Questo oggettivamente ha pagato con un 2020 in cui la nostra azienda ha mantenuto i fatturati malgrado un calo di circa il 10% del mercato e con un 2021, con una crescita di più del 30%, al netto delle acquisizioni che ci hanno fatto crescere complessivamente del 60% e a fronte di un mercato cresciuto solo del 20%.

Febal Casa ha sviluppato un concept total-look per la casa con una grande attenzione la possibilità di avere finiture uniformi dalla cucina al mondo del Living, fino al mondo della notte. Febal Casa infatti gode di una direzione creativa, con lo studio A + + di Paolo e Carlo Colombo, che si è arricchita di recente di una capsule, presentata all’ultimo Salone del Mobile, disegnata dall’archistar Daniel Libeskind.

All’interno del gruppo Colombini ricadono diversi brand italiani dell’abitare che l’acquisizione del 60% Gruppo Bontempi Casa ha ulteriormente rafforzato. Quali sono le forze distintive di ogni brand, quelle cioè per cui ogni linea è unica e riconoscibile? Partiamo dall’origine, Colombini Casa è il prodotto da cui nasce il nome del Gruppo ed è un prodotto value for money di ottima qualità, un prodotto di ingresso nel mercato del mobile, dalla cucina alle armadiature, alle zone notte, alle camerette per bambini dove siamo leader a livello nazionale. È un prodotto per tutte le famiglie, distribuito in circa 4.000 punti vendita. Poi abbiamo il nostro marchio di punta sullo sviluppo Retail, Febal Casa, storico brand di cucine che ha sviluppato un concept total-look per la casa e, partendo dalla cucina, sviluppa tutta la casa con una grande attenzione alla possibilità di avere finiture uniformi in tutti gli ambienti. Crediamo che questo sia un passaggio di grande successo. Siamo l’unica azienda premium tra i marchi di “cucinieri” e mobilieri italiani, non del lusso, che ha una direzione creativa e collabora con grandi designer. Proprio all’ultimo Salone del Mobile abbiamo lanciato una capsule, realizzata dall’archistar Daniel Libeskind che ha disegnato un prodotto unicamente per Febal Casa. Proseguendo abbiamo poi Rossana, il nostro marchio alto di gamma per le cucine, che è l’eccellenza per chi vuole una cucina con materiali pregiati e pregevoli. C’è poi Bontempi Casa che ha un suo secondo marchio, Ingenia, di cui abbiamo acquisito la maggioranza nel 2021. È caratterizzato da un posizionamento Premium/Luxury ed è specializzato in tutto quello che è il cosiddetto centro-stanza – tavoli, sedie, divani, pouf, madie. È il marchio che forse più di altri, per caratteristiche di prodotto, si avvicina maggiormente al mondo della nautica e che può essere utilizzato negli yacht di lusso, essendo di una categoria luxury. Infine c’è la Colombini Division che è il marchio di una divisione trasversale che si occupa di tutte le attività contract-residenziali, ma non solo, anche hospitality e quindi hôtellerie per tutti i marchi del gruppo.

In Italia il Gruppo ha un posizionamento ben strutturato, come è invece all’estero? Per noi l’estero rappresenta una grande opportunità e, grazie a una serie di attività che stiamo implementando, guardiamo all’estero con grande interesse per crescere. Crediamo moltissimo nel mercato americano, dove abbiamo aperto la filiale Colombini Group of Americas nel 2021 e abbiamo aperto il nostro primo monomarca direzionale degli Stati Uniti a Miami con i marchi Febal Casa e Bontempi Casa che peraltro è il marchio già rappresentato all’estero in percentuale maggiore rispetto agli altri marchi del gruppo. Stiamo inoltre lavorando molto bene in tutto il mercato del Middle East, sia da un punto di vista di retail sia da un punto di vista di contract, e residenziale.

«ROSSANA È IL MARCHIO DI ALTO DI GAMMA PER LE CUCINE DELLA COLOMBINI GROUP. UN MARCHIO STORICO CHE RAPPRESENTA L’ECCELLENZA DELL’ESPERIENZA PER CHI VUOLE UNA CUCINA CON MATERIALI PREGIATI». 
GIOVANNI BATTISTA VACCHI

Restando in una visione ampia d’insieme, oggi non c’è settore che non implementi tecnologia. Colombini come si muove rispetto all’utilizzo della tecnologia sul piano produttivo e sull’integrazione negli spazi dell’abitare? Per quanto riguarda l’utilizzo della tecnologia siamo oggettivamente molto avanti sia dal punto di vista industriale, cioè tutto quello che riguarda i processi produttivi e gli impianti, sia per l’utilizzo di metodologie innovative. Noi siamo stati tra i primi ad aver utilizzato l’intelligenza artificiale e le matematiche applicate nell’ottimizzazione della produzione. Queste sono scelte che abbiamo operato nel 2021 per ottimizzare i processi produttivi, ma anche in un’ottica di sostenibilità perché ci permette di minimizzare gli scarti con un effetto ESG oggettivamente importante. Per quanto riguarda invece la domotica, noi siamo senz’altro dei recettori importanti, la studiamo e analizziamo pur non essendo chiaramente produttori, ma la domotica fa parte di tutto quello che è automazione della vita delle case, quindi cerchiamo di studiare i prodotti per incorporarli sempre di più all’interno dei nostri Living e cucine, al fine di renderli sempre più attraenti per il nostro consumatore finale. La nostra natura resta quella di azienda produttrice di bellezza negli ambienti per la casa.

«Rimango con un grande affetto per il settore della nautica in cui ho trascorso otto anni meravigliosi all’interno del gruppo Ferretti – tra l’altro sono tuttora all’interno del consiglio di amministrazione del Cantiere del Pardo e in quello di Quick Spa – quindi spero di vedere sempre più i prodotti del gruppo Colombini all’interno degli yacht che girano non solo per il Mediterraneo, ma per tutto il mondo». Giovanni Battista Vacchi

Lei ha appena nominato la sostenibilità, quindi le chiedo, come è gestito questo ambito all’interno del gruppo Colombini? Abbiamo un dipartimento R&D che lavora in maniera incessante e professionale per la ricerca di soluzioni innovative di materiali che possono essere particolari per il loro uso dal punto di vista di bello, ma anche dal punto di vista di leggerezza e minor uso di materia prima e riduzione degli sprechi, quindi tecnologicità della materia prima. Questo in un’ottica che racchiude altri elementi come l’utilizzo di vernici con minor impatto ambientale, oltre alla riduzione degli scarti nei processi. Su queste direttive continuiamo a investire e cerchiamo di utilizzare prodotti e componenti con il minor impatto ambientale possibile.

COLOMBINI DIVISION È UN MARCHIO TRASVERSALE CHE SI OCCUPA DI TUTTE LE ATTIVITÀ CONTRACT-RESIDENZIALE MA ANCHE HOSPITALITY E QUINDI HÔTELLERIE PER TUTTI I BRAND DEL GRUPPO COLOMBINI.

Abbiamo fatto un punto generale entrando in diversi aspetti, riprendendo una sua intervista di qualche tempo fa, lei spiegava che in un’analisi obiettivi e ricavi prevedeva di far raggiungere al gruppo Colombini i 250 milioni di euro di fatturato entro il 2025. Grazie anche all’acquisizione di Bontempi, questo risultato è stato già raggiunto nel 2021. Diciamo che siamo stati bravi, sono stati bravi tutti i miei colleghi, il gruppo dirigente, sono stati bravissimi e coraggiosi gli azionisti, quindi sono oggettivamente molto contento, abbiamo addirittura superato nel 2021 gli obiettivi che ci eravamo posti per il 2025. Oggi siamo di fronte a una nuova sfida e proprio per questo stiamo lavorando al nuovo piano strategico, che è un piano che parte dai risultati raggiunti nel 2021 e nel 2022. Stiamo lavorando bene per dare un orizzonte per i prossimi 5 anni. Abbiamo un piano strategico quinquennale ambizioso, ma con tutti gli aspetti della raggiungibilità. Perché un piano che non è raggiungibile diventa teorico. Viceversa, un piano raggiungibile ma ambizioso muove l’azienda, la stimola e le permette di lavorare con un gruppo compatto.

(Gruppo Colombini: Giovanni Battista Vacchi, mi piacciono le sfide – Barchemagazine.com – Febbraio 2023)