Arriva il nuovo 22 metri di Ferretti Yachts, un fly dai grandi volumi e dagli interessanti contenuti tecnologici. Eleganti e funzionali gli interni, ottime le prestazioni
by Luca Sordelli – photo by Maurizio Paradisi
IN DUE PAROLE? SPAZIO E TECNOLOGIA. Alla fine della prova, scendendo in banchina al porto di Cannes, raccolgo le idee. Come raccontare l’ultima nata nella gamma di Ferretti Yachts? I due termini chiave arrivano subito, ho pochi dubbi. Da un lato mi hanno colpito i volumi, nelle quantità e nel loro utilizzo; dall’altro la tecnologia, quella intelligente. Niente effetti speciali, ma tanta sostanza al servizio di chi è a bordo.
Ma procediamo con calma, partiamo dall’organizzazione degli spazi. Saliti a bordo si attraversa il grande pozzetto e il collegamento con il salone è diretto, senza soluzione di continuità. La porta vetrata di accesso può essere aperta lateralmente e traslare nascondendosi interamente nella murata di dritta. Il salone è un open space da 27m², organizzato in 3 ambienti: la zona living con due grandi divani contrapposti è funzionalmente separata da quella pranzo, rialzata e con un tavolo da pranzo trasversale per 8 persone. Più a prua c’è la cucina, un ambiente aperto e minimale, con accesso al passavanti laterale a sinistra che consente una migliore gestione dei flussi a bordo, separando quelli di servizio da quelli per gli ospiti.
I volumi sono tanti anche sottocoperta, qui ci sono quattro cabine, sempre con altezze sopra i due metri. Tutto ruota intorno alla suite armatoriale a centro barca che sfrutta bene tutto il baglio dello scafo e che si sviluppa su ben 20m². Al centro il letto matrimoniale, alle sue spalle il bagno e una grande cabina armadio. Mi piace lo stile pulito, minimale, ma anche estremamente ricercato di questa barca. Anche in questo locale c’è uno studio accurato di tutti i dettagli, che riprende i giochi materici e cromatici del ponte principale, con un riuscito mix di texture diverse tra loro, come il cannettato delle pareti, le righe del cielino, la quadrettatura della testata del letto e il motivo a righe oblique del mobile del salone. Il tutto dialoga in armonia.
Più a prua, sempre sul lower deck, ci sono le altre tre cabine: la tradizionale Vip dalla pianta a V e altre due doppie con letti separati. All’equipaggio, con accesso separato, è dedicata la zona all’estrema poppa del Ferretti 720 che dispone di due cuccette e un bagno.
Passando invece a parlare di tecnologia, iniziamo dalla strumentazione in plancia integrata che installa il sistema LOOP sviluppato da Ferretti in collaborazione con Naviop Simrad, che consente il monitoraggio delle principali funzioni di propulsione, navigazione, gestione generatori e aria condizionata. La timoneria elettroidraulica drive by wire, realizzata invece in collaborazione con Xenta offre una grande precisione di guida (variando automaticamente, ad esempio, l’angolo di virata a seconda della velocità).
A bordo ci sono anche due stabilizzatori Seakeeper e il sistema di timoneria può essere completato con un pacchetto joystick accoppiato all’elica di manovra proporzionale, che include le funzionalità docking e tiller/cruise. Infine, non mancano i correttori di assetto Interceptor della Zipwake. Grazie a questa tecnologia, timonare il Ferretti 720 è un vero piacere. Infatti, pur essendo una barca progettata al cento per cento per la crociera, dove l’abitabilità e il comfort la fanno da padroni, in acqua è decisamente agile. Merito anche di un baglio massimo al galleggiamento non esagerato e di un bel disegno delle linee d’acqua, opera del team di progettazione di Ferretti.
Nonostante le 54 tonnellate di dislocamento, il Ferretti 720 risulta sempre “leggero”, preciso nelle accostate, mai nervoso nelle reazioni, pronto ai comandi. Bene la velocità massima. Con due MAN da 1.400 cv abbiamo sfiorato i 33 nodi. Notevole anche la media di crociera veloce, 27 nodi, con un consumo di 15 litri di gasolio al miglio. Per i trasferimenti più lunghi, il regime di crociera economica, a 22/23 nodi, mette in mostra consumi ragionevoli, restando sotto la soglia dei 300 litri ora (13 litri/miglio) e un’autonomia di 350 miglia.
Engine room
L’allestimento base prevede due MAN da 1.200 cv, con 8 cilindri a V da 16,2 litri di cubatura. In alternativa, come sul modello della prova, si può avere la versione da 1.400 cv e 12 cilindri, sempre a V. Duplice l’accesso alla sala macchine, sia dai locali riservati all’equipaggio, sia dal tradizionale portello in pozzetto.
Ferretti S.p.a.
Via Ansaldo, 7
I-47122 FORLÌ (FC)
T. +39 0543-787511
[email protected]
www.ferretti-yachts.com
PROGETTO: Ufficio Tecnico Cantiere (Design interni e Architettura navale) • Filippo Salvetti (Design esterni)
SCAFO: Lunghezza f.t. 22,3m • Lunghezza scafo 21m • Larghezza massima 5,6m • Immersione 1,8m • Dislocamento a pieno carico 54.000 kg • Dislocamento a vuoto 46.000 kg • Capacità serbatoio carburante 4.600 l • Capacità serbatoio acqua 1.000 l
MOTORE: 2 MAN V12 1400 • Potenza 1.029 kW (1.400 cv) • Numero di cilindri 12 • Alesaggio per corsa 128mm x 157mm • Cilindrata 24,2 l • Regime di rotazione massimo 2300 giri/min • Peso 2.270 kg
CERTIFICAZIONE CE: CAT A – 18
(Ferretti Yachts 720, voglia di navigare – Barchemagazine.com – Marzo 2020)