La 17ma edizione di Art Basel Miami ha ospitato 268 tra le più prestigiose gallerie internazionali, provenienti da 35 paesi diversi. Come sempre, grande attenzione viene data alle new entry, con 29 espositori che partecipano per la prima volta alla fiera e agli artisti dell’area latinoamericana
di Fabio Massimo Bonini e Francesco Michienzi
Chissà se i collezionisti e galleristi svizzeri Trudl Bruckner, Balz Hilt, Ernst e Hildy Beyeler si sarebbero mai immaginati che dagli anni 70 a oggi da Basilea la loro idea di un momento di incontro, di mercato ma anche di ricerca artistica sarebbe diventata un evento di portata globale con basi anche a Miami e Hong Kong capaci a loro volta di generare eventi negli eventi coinvolgendo centinaia di migliaia di collezionisti e appassionati.
Scegliamo l’evento di Miami, prima di tutto perché si respira aria di oceano certamente più vicino al DNA della nostra rivista Barche e poi perché Sanlorenzo, uno dei fiori all’occhiello della cantieristica italiana, anche quest’anno è partner di Art Basel con un importante allestimento.
Come sempre durante questa settimana la città si popola di collezionisti e appassionati in arrivo da tutto il mondo e anche i numeri sono come sempre stupefacenti. Solo nel rinnovato Convention Center di Miami Beach per questa 17ma edizione, sono presenti 268 gallerie, provenienti con le loro opere da 35 nazioni, 29 delle quali presenti per la prima volta.
Mentre scriviamo non abbiamo ancora i numeri nel dettaglio, ma siamo certi che il record degli 82,000 visitatori della passata edizione sarà battuto. Noah Horowitz, Director Americas, Art Basel, ha commentato: “Quest’anno segna un nuovo entusiasmante capitolo per il nostro evento. Il Miami Beach Convention Center, ora completamente rinnovato e all’avanguardia, ci consente di offrire una fiera di altissimo livello e raffinatezza, aprendo possibilità senza precedenti come la messa in scena dell’installazione multidisciplinare di Abraham Cruzvillegas. La qualità del lavoro e le presentazioni dei nostri espositori non sono mai state così elevate e la presenza di collezionisti privati e istituzioni continua a essere forte in tutte le regioni”.
Infinito l’elenco degli artisti rappresentati e delle opere in esposizione, ci siamo soffermati su un paio di “Picasso” in vendita a più di 11 milioni di dollari, opere straordinarie che hanno generato un susseguirsi di emozioni a cui ci siamo lasciati andare per ore, una immensa gioia per gli occhi.
Howard Shaw, presidente e direttore, di Hammer Galleries di New York ha dichiarato: “Siamo lieti di annunciare che questa è stata la nostra migliore fiera, sia in termini di vendite che di nuovi potenziali clienti. Abbiamo venduto importanti opere di Marc Chagall, Wifredo Lam e Francis Picabia e abbiamo riscontrato un serio interesse per molti altri. Sebbene Art Basel sia per lo più considerata una fiera contemporanea, abbiamo sempre una risposta meravigliosa dalle opere classiche e moderne che portiamo”.
Galleries è il main sector della fiera e anche per il 2018 conta sulla presenza di diverse, importantissime gallerie italiane di respiro internazionale. Come Mazzoleni, con sedi a Torino e Londra, che al Convention Center focalizza la propria esposizione sull’Arte Povera, con opere di artisti del calibro di Alighiero Boetti, Jannis Kounellis eMichelangelo Pistoletto. Anche alcuni dei famosi Tagli di Lucio Fontana erano presenti nel settore Galleries, insieme alle opere più rappresentative di Alberto Burri, Piero Manzoni e Fausto Melotti.
Tornabuoni Art ha proposto le suggestive opere di Alberto Biasie Francesca Pasquali, la statuaria scultura in marmo di Carrara di Pablo Atchugarry e l’imponente opera di Gilberto Zorio, oltre agli immancabili Tagli di Lucio Fontana. Lorenzo Fiaschi, direttore e partner, della Galleria Continua di San Gimignano, Pechino e Les Moulins di L’Avana, ha dichiarato: “Il mercato latinoamericano sta andando sempre più forte ed è stato davvero fantastico coinvolgere nuovi collezionisti provenienti da Perù, Brasile e Colombia in fiera. Siamo molto felici di aver venduto molte opere di giovani artisti cubani”.
Marc Spiegler, global director di Art Basel, ha commentato: «Per via del tipo di gallerie che partecipano, dell’atmosfera di questa zona e del modo in cui la fiera mette insieme il mondo culturale dell’intero continente americano, questa fiera continua ad essere un luogo che trasforma i compratori in collezionisti e i collezionisti in mecenati delle arti. Per noi di Art Basel la principale ambizione è di connettere il maggior numero possibile di gallerie con il maggior numero possibile di sostenitori dell’arte. E quando ci riusciamo, centinaia di artisti e decine di gallerie sentono un impatto diretto e immediato sulle proprie carriere e capacità di sostenere e sviluppare le proprie attività e la propria pratica».
Sanlorenzo partner di Art Basel
Marinetta Intini di Sanlorenzo mi sta aspettando per accompagnarmi dal direttore marketing Mario Gornati che con orgoglio mi accoglie nell’allestimento all’interno della Collectors Lounge e mi presenta Alberto Biasi, tra i principali esponenti dell’arte ottico cinetica, presente con una sua opera straordinaria e con una coinvolgente installazione realizzata dall’art director dell’azienda Piero Lissoni in collaborazione con la Galleria Tornabuoni Arte.
Il progetto interpreta la poetica delle “Gocce” di Alberto Biasi, parte del ciclo di opere “Rilievi ottico dinamici”, create dalla sovrapposizione di strutture lamellari giocate sull’effetto di cromatismi contrastanti e attivati dal movimento dello spettatore. La lounge Sanlorenzo è così trasformata in un’installazione luminosa che riproducendo sulle pareti l’opera “Puzzle”, esposta proprio all’interno dello spazio, ne replica e amplifica l’effetto optical concepito dall’artista. L’opera si muove con il visitatore che diventa anche attore, circondandolo e mutando a seconda del suo punto di vista. Esposti in sequenza lungo un lato della lounge, all’interno di teche in vetro, i modellini metallici dei Superyacht Sanlorenzo riflettono i pattern visivi del quadro modificandosi e muovendosi con lui in un dinamismo percettivo ed emotivo.
(Art Basel Miami, navigando nell’arte – Barchemagazine.com – Febbraio 2019)