Prorogata fino al 31 gennaio 2024 la retrospettiva “Un legno geniale”, l’esposizione che celebra l’eccezionale talento di Aldo Rossi e la sua lunga collaborazione con il Gruppo Molteni
Un’immersione completa nei mobili, disegni e documenti che testimoniano l’unicità di una sinergia creativa durata quarant’anni. Con il nuovo allestimento di Ron Gilad e la collaborazione scientifica della Fondazione Aldo Rossi, il Museo riunisce per la prima volta i mobili, i disegni, i documenti e le testimonianze visive e scritte della collaborazione tra l’architetto, vincitore del Pritzker 1990, e il Gruppo Molteni, materiali provenienti dalle collezioni del Museo e dagli archivi aziendali.
“Quando disegno un mobile mi ricordo sempre di quello strano pezzo di legno che poteva diventare un mobile, poi fu destinato a essere un burattino, e infine divenne Pinocchio. Certo si trattava di un legno geniale, ma non è escluso che queste cose succedano.” Aldo Rossi, 1990

Aldo Rossi, Interno milanese con persona che osserva il Duomo con nebbia, 1989. Collage, pastello, pennarello e tempera su carta, cm 51,5 x 67. Collezione privata. Copyright Eredi Aldo Rossi, courtesy Fondazione Aldo Rossi.
Mobili iconici
Il titolo della mostra è una citazione di Rossi dal suo testo pubblicato nel volume AR 90, Molteni&C, Giussano 1990, dove l’architetto rievoca poeticamente la storia di Pinocchio. Uno scambio che ha portato sia alla realizzazione di mobili iconici e sorprendenti, come la poltrona Parigi (UniFor, 1989) e il mobile Piroscafo (Molteni&C, 1992), sia a pezzi emblematici per il loro stretto rapporto con l’architettura di Rossi. Tra questi, la serie Capitolo (Molteni&C, 1982-1988), il secretaire Carteggio (Molteni&C, 1987), il sistema componibile Cartesio (UniFor, 1994) e il tavolo Consiglio (UniFor, 1991), che costituiscono un “catalogo di elementi architettonici” alla base della progettazione di Rossi.

In altri pezzi, emerge il senso più poetico dell’architetto, che attinge alla memoria di sedute classiche per l’ideazione della sedia Milano (Molteni&C, 1987), ispirata anche alla struttura ossea del corpo umano o animale. Ancora, con la scrivania Papyro (Molteni&C, 1989), Rossi costruisce intorno alla figura uno spazio avvolgente e dedicato allo studio, alla lettura e al disegno.
Scambio creativo e realizzazione
Oltre al pensiero autobiografico, lirico e giocoso che Rossi ha dedicato a ogni pezzo, la mostra racconta anche lo scambio tra il progettista e i team che con lui hanno interpretato pensieri e progetti per realizzare gli oggetti. Gli stessi che hanno contribuito all’esecuzione di mobili ideati appositamente per le architetture di Rossi – dal Teatro Carlo Felice di Genova (1982-1996) al Bonnefanten Museum di Maastricht (1990-1994) – o alla costruzione di allestimenti delle sue esposizioni personali – dal Centre Pompidou di Parigi al De Beurs van Berlage Foundation di Amsterdam.

Ingenious Wood – Aldo Rossi and the Molteni Group
Una collaborazione ininterrotta dal 1979 al 1997 quella tra Aldo Rossi e Molteni, che continua oggi nella presenza di questi “mobili o architetture”, diceva Rossi, pensati perché rimanessero fuori dal tempo e “non costruiti per la moda”.
Eventi collaterali
La mostra viene introdotta da un talk degli storici dell’architettura Roberto Dulio (Professore associato, Politecnico di Milano), con l’intervento Dalla sedia alla città, e Claudia Tinazzi (Ricercatore, Politecnico di Milano), con l’intervento Un certo carattere lombardo.
Sarà inoltre presentato il documentario Aldo Rossi Design di Francesca Molteni e Mattia Colombo (Muse Factory of Projects, 2022).
I mobili di Molteni&C e UniFor esposti sono edizioni d’epoca di progetti ancora in produzione o rieditati recentemente o ancora fuori catalogo, ma sempre presenti nella memoria dell’azienda e nelle collezioni del Museo Molteni.
Immagine di apertura: Aldo Rossi con la poltrona Parigi UniFor (1989)
(Aldo Rossi e il Gruppo Molteni ancora in mostra al Molteni Museum – barchemagazine.com – Novembre-Dicembre 2023)