Nonostante il clima avverso, l’uva di Villa Franciacorta sta procedendo verso il completamento della maturazione grazie allo studio e gestione del suolo
Villa Franciacorta, un’azienda di circa 40 ettari vitati situati nella parte orientale della rinomata zona vitivinicola, è incastonata in un’area delimitata a sud dal monte Delma e a nord dai monti che delimitano il lato bresciano del Sebino. Il bacino, creato da queste montagne, raccoglie correnti fredde che scendono da nord, dalla Vallecamonica e dalla valle Trompia, mitigando il periodo estivo, tendenzialmente più fresco rispetto al contesto medio.

I terreni vitati dell’azienda sono caratterizzati da suoli profondi ricchi di marne marine e argille limose e selcifero Lombardo che hanno una forte capacità di trattenere la giusta quantità di acqua. Questi suoli hanno un’importante risalita capillare di acqua che, unita a un buon approfondimento radicale (fino a 3/4 metri), consentono un perfetto rifornimento idrico. “Una adeguata gestione agronomica che abbia come focus principale la salute della radice della pianta e del suolo riesce a valorizzare queste risorse naturali senza forzature spesso poco sostenibili e poco efficaci” scrive lo Studio Agronomico Sata.


Villa Franciacorta si accinge a procedere con i primi dati delle curve di maturazione prospettando una vendemmia in tempi adeguati e tutto il tempo necessario a conseguire complessità ed equilibrio del quadro analitico e organolettico.
La combinazione pedoclimatica di Villa Franciacorta sta consentendo alle vigne coltivate di sopportare in maniera efficace ed efficiente il contesto climatico dell’annata corrente: i vigneti ad oggi non mostrano nessun segno di sofferenza, continuano a vegetare senza subire perdita di superficie fogliare attiva e soprattutto mantengono le uve toniche e con buona progressione fenologica verso il completamento della maturazione.
A tale riguardo la proprietaria di Villa Franciacorta Roberta Bianchi afferma: “La zonazione – fortemente voluta negli anni ’70 da mio padre attraverso lo studio del suolo – e il suo profilo; dei 100 ettari di proprietà sono stati selezionati i 40 più vocati, la maggior parte dei quali già dal ’500 dedicati alla coltivazione della vite. Terreni con importante presenza di biodiversità di popolazione e quindi ricchi dì sostanza organica”.

“Il panorama a Villa Franciacorta oggi è di un verde intenso, a tratti quasi blu. Un’isola felice? Certamente sì, non a caso Gabriele Rosa nel 1852 nel suo trattato sui vini evidenziava proprio il valore dei vini di “Monticello” e questo convinse mio padre a crederci ed oggi è per tutti noi una conferma”, conclude Roberta Bianchi.
(Villa Franciacorta, avanti tutta con la vendemmia 2022 – Barchemagazine.com – Agosto 2022)