Come è andata la seconda edizione del Versilia Yachting Rendez-vous 2018? Il boat show di alta gamma organizzato da Fiera Milano e voluto da Nautica Italiana ha messo in mostra buoni numeri con 170 espositori e 70 yacht in acqua ma, soprattutto, ha dimostrato di essere una formula che comincia a funzionare…
«Lo abbiamo sempre ripetuto, quella passata è stata l’edizione delle prove generali, l’anno zero. Questo è invece l’anno della verità”. Così ci aveva detto poche settimane prima dell’apertura del Versilia Yachting Rendez-vous l’Exhibition Manager di Fiera Milano, Paolo Borgio.
Inutile dire, quindi, che l’aspettativa per vedere come sarebbero andate le cose era molto alta. Oggi, un giorno dopo la quattro giorni viareggina è forse ancora troppo presto per sbilanciarsi in analisi approfondite. Di certo, però, a caldo alcuni elementi importanti sono emersi.
Da un lato lungo le banchine di Viareggio si sono visti molti armatori realmente interessati, questo era uno dei primi obiettivi degli organizzatori e sembrerebbe essere stato centrato. Non una fiera “aspirazionale” animata dalla curiosità di visitatori venuti a scoprire come sono fatti i grandi yacht; e neanche un boatshow solo per operatori, per addetti ai lavori. Ma una fiera centrata sulla figura dell’armatore.
Dall’altro canto vincente si è rivelata anche quest’anno la scelta di mettere in mostra da vicino il lavoro degli artigiani e dei cantieri del primo distretto nautico al mondo nella realizzazione di grandi yacht. Potersi infilare nei loro laboratori e sbirciare, e allo stesso modo potersi “intrufolare” all’interno dei grandi cantieri di superyacht che da sempre lì, a Viareggio hanno la loro sede, è un’esperienza rara. Un bel modo per affascinare e avvicinare alla grande nautica nuovi armatori, o per nutrire la passione di chi in barca ci va da sempre.
Il servizio video è a cura della redazione di Barche, parole di Niccolò Volpati, immagini di Andrea Muscatello.