Tankoa S501 Hybrid Binta d’Or, spazio all’ibrido

Binta d’Or, costruita da Tankoa Yachts con scafo e sovrastruttura in alluminio, è stata disegnata da Francesco Paszkowski con interni di Margherita Casprini. Lunga 50 metri ha un sistema di propulsione ibridodiesel elettrico

by Mariateresa Campolongo – photo by Riccardo Borgenni

SI CHIAMA BINTA D’OR E D È IL SECONDO SUPERYACHT DELLA SERIE DI 50 METRI TANKOA, risultato di un lavoro di concerto tra il cantiere, l’armatore e lo studio Francesco Paszkowski Design. Varato esattamente due anni dopo la consegna di Vertige, ovvero la prima unità S501, il Tankoa S501 Hybrid Binta d’Or ricalca l’exterior design del suo predecessore, ma aggiunge una serie di novità negli interni e, soprattutto, nella sofisticata propulsione.

Binta d’Or

«Quando abbiamo incontrato il cliente– commenta Giuseppe Mazza, Sales and Business Development Manager di Tankoa Yachts – abbiamo iniziato a sviluppare il suo yacht custom basato sulle linee esterne di Vertige. Oltre a un differente layout interno, abbiamo proposto l’alternativa di avere una propulsione ibrida. Il cliente si è mostrato subito molto entusiasta di questa idea e ci ha dato il via libera. Abbiamo sviluppato il sistema ibrido insieme a Diesel Center, fornitori di tutto l’impianto di propulsione, e alla ditta Lucchi R. Elettromeccanica di Rimini che invece ha fornito i motori elettrici».

Binta d’Or

Più che la possibilità di avere una propulsione diesel-elettrica, che non è certo una novità assoluta nel mondo della nautica, la peculiarità di Binta d’Or risiede nel poter scegliere tra ben quattro modalità di navigazione. Lo yacht è motorizzato con una coppia di MTU 8V4000M54 (895kW) e due propulsori elettrici (300kW) guidati da due generatori da 250kW a velocità variabile.

In modalità DEM (Diesel Electric Mode) i motori elettrici sono alimentati da due generatori a velocità variabile e permettono di raggiungere una velocità di 10,5 nodi e un’autonomia massima di 4900 miglia nautiche. La modalità DEM assicura un notevole risparmio di carburante e riduce i livelli di rumorosità. In questa modalità i motori principali sono spenti durante la navigazione.

In modalità tradizionale, lo yacht può navigare a 16,5 nodi utilizzando entrambi i motori diesel principali per la propulsione e un generatore diesel per i servizi di bordo. In questo caso, i generatori a velocità variabile regolano autonomamente la loro velocità di rotazione in base alla carica richiesta.

In modalità Booster Mode entrambi i motori principali e i generatori sono in funzione per alimentare i due motori elettrici e i servizi di bordo, lo yacht raggiunge una velocità massima di 18 nodi. Dopo la notazione Rina Green Plus Platinum conferita lo scorso anno al 72 metri Solodi Tankoa Yachts, Binta d’Or rappresenta oggi un’ulteriore prova della particolare sensibilità che il cantiere di Genova Sestri Ponente rivolge all’aspetto green: «Abbiamo investito oltre un milione di euro nello sviluppo di questo sistema ibrido, siamo un cantiere che presta particolare attenzione a tutto quello che concerne il discorso eco-friendly», ha affermato Mazza.

Binta d’Or

Il progetto di Binta d’Or è a cura dello studio Francesco Paszkowski Design. «C’è stata un’intesa immediata sin dall’inizio sullo sviluppo di questo progetto, che è caratterizzato da un’approfondita ricerca dei materiali e da una lavorazione estremamente accurata da parte del cantiere che ha eseguito la realizzazione con qualità di livello eccellente. La prua verticale ha permesso di ottimizzare lo spazio tanto che vi abbiamo nascosto il tender e la moto d’acqua», ha dichiarato Paszkowski.

Per quanto riguarda gli spazi vivibili all’esterno, lo studio ha svolto un lavoro su diversi fronti: «Innanzitutto ci siamo concentrati sul potenziamento della dimensione di tutte le superfici esterne, dagli spazi prendisole alle zone conversazione all’aperto, poi abbiamo lavorato sullo sviluppo di alcune zone esterne come le terrazze, presenti sia a prua che a poppa.Abbiamo, inoltre, abbattuto le falchette laterali per liberare la visuale e creato grandi vetrate per dare la massima continuità tra interno ed esterno. Il pozzetto di poppa è molto ampio e con la zona prendisole, il grande divano e le due terrazze laterali genera una sensazione di beach-club rialzata, in stretto contatto con il mare».

Binta d’Or

Gli interni sono stati realizzati da Francesco Paszkowski Design in collaborazione con Margherita Casprini, che aggiunge: «La sintonia con tutta le squadra ha permesso di approfondire in modo particolare la ricerca dei materiali e del dettaglio architettonico. L’armatore ha condiviso pienamente le nostre proposte, arricchendole con richieste personali. È sempre stato molto presente perché gli piaceva vedere come il progetto prendeva forma. Per gli interni ci siamo focalizzati sulla realizzazione di un ambiente moderno e luminoso, dove i colori e le diverse finiture dei materiali impiegati, dal legno al marmo, dal cuoio ai tessuti, potessero coesistere in armonia per dare continuità e coerenza allo stile, seguendo una sequenza morbida di diversi colori che virano gradualmente da nuance chiare per finire ad altre decisamente più scure».

Binta d’Or

Si passa quindi dall’avorio dei cielini, al sabbia dei divani nel main deck, al corda della sedia nello studio dell’armatore, al color argilla per i divani nell’upper deck, che diventa poi tortora nel cuoio dei gradini delle scale, bronzo chiaro nei piedini dei divani, verde fango nel rivestimento del top del mobile TV nel salone, miele nel marmo botticino per i top dei bagni, fango per gli zoccoli a murata, bronzo-oro per i top dei comodini nelle cabine, moka per le gambe delle sedie, grigio fumé nei vetri delle docce, grigio lucido nel marmo Persian gray per le docce, fumo di Londra per la veletta in suede delle tende, per finire all’antracite dei pouf in pelle del living del main deck e nel liquirizia della base in larice spazzolato dei coffee table nell’upper deck.

Il tutto armonizzato da quella sofisticata eleganza che caratterizza i progetti di interior yacht design di Margherita Casprini. Ad enfatizzare la luminosità degli ambienti contribuiscono le superfici laccate lucide dei rivestimenti, tutte di tonalità chiare.

Per i complementi di arredo sono stati scelti brand noti del Made in Italy, come Minotti per i divani, le sedie e le poltrone e Giorgetti per la poltrona girevole della suite armatoriale. A questi si sono però affiancati arredi custom progettati dallo studio come, ad esempio, il pouf del mobile vanity nel bagno armatoriale, la scrivania dell’armatore, i letti, il tavolo da pranzo e gli arredi del living. Binta d’Or è quindi un progetto unico, curato in ogni dettaglio da un team di eccellenza e che, rispetto a Vertige, presenta un’ulteriore chicca: un helipad touch-and-go nell’area prodiera.

Tankoa Yachts S.p.A.
Via Cibrario, 1H
I-16154 Genova
T. +39 010 8991100
[email protected]

Scafo Ingegneria del progetto: Studio Francesco Rogantin & Tankoa Technical Office • Exterior Designer: Francesco Paszkowski Design • Interior Designer: Francesco Paszkowski Design & Margherita Casprini

Tipo di scafo Dislocamento • Motor Yacht a doppia elica • Costruzione scafo: Alluminio • Sovrastruttura: Alluminio • Lunghezza fuori tutto: 49.90 m / 163’8’’ • Baglio massimo: 9.40 m / 30’10” • Immersione: 2.21 m / 7’3” • Dislocamento a pieno carico: approx. 391 T • Gross Tonnage: 499 GT • Velocità massima (1/2 carico): 18 nodi • Autonomia a 12 nodi: 4.000 nm • Carburante: 57.300 l • Acqua dolce: 16.200 l

Motori principali 2 x MTU 8V4000M54
2 x 895kW

Classificazione Lloyd’s (MCA LY3)

(Tankoa S501 Hybrid Binta d’Or, spazio all’ibrido – Barchemagazine.com – Ottobre 2019)