Nuova versione del 17 metri inglese: tanta funzionalità abbinata ad allestimenti moderni ed eleganti
by Luca Sordelli – photo by Andrea Muscatello
La sfida non era facile, bisognava migliorare il migliore della gamma. Il Manhattan 55 è infatti arrivato sul mercato per sostituire il 52, modello dei record del cantiere di Poole: più di 130 unità realizzate in tre anni. In altre parole bisognava rimettere le mani su quello che al momento è il Fly inglese per eccellenza. La strada scelta per risolvere la questione è stata la più logica, ascoltare gli armatori. In cosa si poteva migliorare? Quali i dettagli da limare? Quali i punti forti da non toccare? Riguardo a questi ultimi di certo non si potevano violare le geometrie della carena: morbida, veloce e marina, ha fatto innamorare gli esigenti diportisti inglesi, e non solo.
Ecco allora che l’attualizzazione è arrivata su una serie di dettagli che riguardano tanto il look esterno, quanto gli allestimenti interni. Tra i primi ci sono i nuovi inserti in inox e carbonio, un differente disegno delle prese d’aria e del T-Top. Sono però quelli all’interno i cambiamenti più sensibili, salendo a bordo la sensazione è quella di essere su di una barca completamente differente dalla precedente. È stata ampliata la scelta per i materiali e i decori degli interni, si può optare tra allestimenti Wengè Satinato, Noce, Smoked Eucalyptus e Rovere Silver, o anche per una combinazione di queste essenze come sulla barca della prova, un mix delle ultime due.
Tante le possibilità di personalizzazione quindi, ma sempre all’insegna di un’atmosfera contemporanea ed elegante, senza mai trascurare luminosità e connessione, intesa quest’ultima come legame tra il dentro e il fuori. La prima è garantita sia da fonti naturali sia artificiali, quindi dalle grandi finestrature laterali, come da una rinnovata illuminazione a led sui cielini dal taglio geometrico e decisamente accattivante. La seconda vive prima di tutto sulla scelta che è stata fatta tra il pozzetto e il salone centrale.
A dividerli c’è infatti solo un bancone bar, che affaccia sulla cucina, collocata nella zona più a poppa del salone. Quando serve chiudersi dentro basta alzare il vetro a scomparsa all’interno del bancone, e chiudere il portellone. Il risultato è un trionfo di funzionalità, con una classica area pranzo/salotto al centro del salone, perfetta quando le condizioni meteo chiedono di restare all’interno, e una zona cucina/pozzetto che sarà invece il centro di tutte le attività durante le classiche giornate di crociera estiva. In più la doppia scalinata laterale porta direttamente verso la piattaforma di poppa che si può avere anche in versione affondabile.
In totale sono sei i posti letto a bordo per gli ospiti, oltre alla cabina matrimoniale per gli armatori e quella Vip di prua, una terza a mezza nave ha cuccette separate. In più a poppa, con accesso dalla plancia, quella per l’equipaggio.
LA CABINA ARMATORIALE FULL-BEAM PUÒ ESSERE ALLESTITA IN TRE DIVERSE CONFIGURAZIONI, CON UNA CHAISE LONGUE, UN TAVOLINO PER LA COLAZIONE O CON UN MOBILE AGGIUNTIVO PER VESTITI E BAGAGLIO.
Per quanto riguarda la navigazione, è sulla qualità delle carene che Sunseeker fonda gran parte del suo successo, e anche questa volta nulla è stato smentito. Il Manhattan 55 non è un mezzo sportivo, ma è piacevole da pilotare per la precisione nelle traiettorie e per la reattività nelle accostate.
La barca della prova montava trasmissioni in linea d’asse abbinate a due Volvo Penta D13 da 800 cavalli ciascuno (ma si può optare anche per gli Ips 950), una scelta all’insegna della classicità molto gettonata dagli armatori del cantiere inglese e che porta a prestazioni decisamente interessanti: 31 nodi di velocità massima e soprattutto una spettacolare andatura di crociera economica di 24 nodi, con un consumo di gasolio di 8,8 litri per miglio, un’autonomia che sfiora le 250 miglia e un grande comfort in navigazione.
«COME LINEE ESTERNE IL MANHATTAN 55 PARTE DALL’ELEGANTE E CONSOLIDATA STRUTTURA DEL SUO PREDECESSORE, IL 52, INSERENDO ALTRI ELEMENTI DI NOVITÀ COME LE VETRATURE PIÙ GRANDI ED ENFATIZZATE DAI DETTAGLI IN ACCIAIO INOX E FIBRA DI CARBONIO CHE GIOCANO CON I RIFLESSI DI MARE».
WILLIAM BURNS, DIRECTOR SUNSEEKER ITALY AND BROKERAGE DIRECTOR, SUNSEEKER LONDON GROUP
Infine, come sempre mi accade quando si tratta di un Sunseeker, una nota di merito va alle postazioni di pilotaggio: comode le sedute che sono regolabili in tutte le direzioni, ottima la visibilità degli strumenti, ben posizionate le manette. Su quella sul fly da notare come alle sue spalle il passaggio per la scala che porta in pozzetto liberi una perfetta visuale sulla plancia, indispensabile in caso di ormeggio di poppa. Un dettaglio, un altro dei tanti che fa di questo diciassette metri un perfetto strumento per la crociera.
Sul main deck la zona di prua è pensata per un doppio utilizzo, come prendisole o area conviviale, con un divano a U intorno ad un tavolino abbassabile.
Engine room
Il Manhattan 55 è disponibile sia con trasmissione Ips, sia in linea d’asse, come sul modello della prova che montava due Volvo Penta D13 da 800 cavalli ciascuno. Da segnalare i tanti spazi disponibili in sala macchine, dove c’erano anche uno stabilizzatore Seakeeper e un generatore maggiorato.
SUNSEEKER INTERNATIONAL LTD
Poole, Gran Bretagna
www.sunseeker.com
Dealer
Sunseeker Italy
Porto Turistico, 52 I-16033 Lavagna (GE)
T. +39 0185 305317
[email protected]
www.sunseeker-italy.com
PROGETTO
Ufficio tecnico del cantiere
SCAFO
Lunghezza f.t. 17,21m • Larghezza massima 4,87m • Immersione 1,37m • Dislocamento a vuoto 27.000 kg • Capacità serbatoio carburante 2.200 l • Capacità serbatoio acqua 600 l
MOTORE
2 Volvo Penta D13 • Potenza 588 kW (800 cv) • Cilindrata 12,7 l • Numero cilindri 6 • Regime massimo 2300 giri/min • Peso 1.480 kg
CERTIFICAZIONE CE
CAT B
PREZZO BASE
1.150.000 £ (Iva Esclusa) (Luglio 2022)
(Sunseeker Manhattan 55, la crociera è servita – Barchemagazine.com – Luglio 2022)