Sirena 88, spazio e luce

Il cantiere turco entra a pieno titolo nel mondo dei superyachts con il suo 24 metri firmato German Frers e Cor D.Rover. Uno yacht per godersi il piacere di navigare, dove volumi e superfici vetrate sembrano non finire mai

by Luca Sordelli – photo by Jeff Brown

Il centro del mercato? La linea di confine dei 24 metri, quella tra le “normali” barche e le navi da diporto. È questa la fascia di lunghezza che nelle ultime stagioni ha fatto registrare la crescita più importante, sopra questa fatidica soglia aumentano i costi di manutenzione, di gestione equipaggio e fiscali. Non a caso tutti i cantieri investono sempre più in questa taglia come ha fatto anche Sirena Marine, una realtà industriale con 550 dipendenti (di cui 80 ingegneri) e con uno stabilimento produttivo a Bursa, poco distante da Istanbul che si sviluppa su 155.000 metri quadrati di superficie. Sirena Marine è nata nel 2006 ed è già protagonista sia nel mondo della vela, con i suoi Azuree 33c, 41 e 46, ed Euphoria 54, 68 e 84, sia nel mondo del motore con i Sirena Yachts 58 e 64. Ora ha deciso di entrare nel mondo dei superyacht, e ha deciso di farlo dalla porta principale.

Ipek Kıraç, CEO di Sirena Marine

«Siamo arrivati a questo straordinario risultato facendo errori, ma imparando da loro, lottando molto e sviluppandoci di conseguenza», ha dichiarato Ipek Kıraç, CEO di Sirena Marine. «Ogni manager descrive la propria attività come un lavoro di squadra, ma la nostra è un’impresa familiare. Abbiamo dato risalto ai nostri marchi e allo stesso tempo siamo cresciuti con loro. Abbiamo raggiunto le nostre posizioni con gli sforzi di questi anni. Tutto il nostro team è arrivato a questo livello elevato. Dagli operai al responsabile finanziario, al project manager, al direttore di fabbrica, al direttore marketing, fino al direttore delle vendite. Come potete capire, non hanno lavorato per noi ma con noi. Lavoravano come se fosse la loro stessa compagnia, il loro stesso figlio.
Ogni mattina non si svegliavano per andare al lavoro, ma si alzavano per sviluppare il loro marchio. Conosco tutti i sacrifici che abbiamo fatto, le notti insonni che abbiamo trascorso, in altre parole so benissimo in quali condizioni abbiamo portato questa compagnia a questo punto».

Per disegnare le linee del nuovo Sirena 88, presentato all’ultimo salone di Cannes, il cantiere si è affidato a due maestri dello yacht design: German Frers che si è occupato delle linee esterne e Cor D. Rover autore degli interni; offrendo nel migliore dei modi quanto, sempre più, gli armatori chiedono: spazio e luce.

Lo spazio è garantito dai grandi volumi su tutti e tre i ponti. Lo scafo è lungo fuori tutto 26,8 metri e largo 7,1 e ogni centimetro utile è sfruttato al meglio, a cominciare dalla prua dove le murate si alzano verticali a proteggere i passavanti e dove si allunga la sconfinata cabina armatoriale sul main-deck che ha accesso diretto al triangolo di prora, dotato anche di una piccola piscina con piastrelle a mosaico e parete frontale in cristallo.

Sirena 88, Cannes, France

Non sono da meno il grande fly che si allunga molto verso poppa (e qui c’è una seconda vasca con idromassaggio) e la spettacolare plancia interna con vista a 180° sull’orizzonte. La luce è invece assicurata dalle superfici vetrate che ricoprono gran parte delle murate del Sirena 88Il salone accoglie subito chi ci mette piede facendolo sentire al centro del paesaggio marino in cui la barca naviga.

Sirena 88, Cannes, France

L’atmosfera non cambia neanche al ponte notte dove la cabina VIP a centro barca si apre direttamente sul mare con le sue terrazze laterali, ma la vista è mozzafiato anche negli altri locali notte, due a letti separati e uno matrimoniale all’estrema prua. Un aspetto del layout che invece lascia un po’ perplessi è la scelta di prevedere una sola scaletta di accesso laterale al ponte superiore, sul passavanti di dritta, il che non facilita la circolazione dei flussi a bordo.

La nostra prova si è svolta a Cannes in condizioni di pieno carico, serbatoi sia dell’acqua che del gasolio al 90% (il che significa in totale 13.000 kg) e venti persone a bordo. In più anche una fastidiosa onda da sud ha contribuito ad interferire sulle prestazioni. Nonostante questo il Sirena 88, con in sala macchine una coppia di MAN da 1.550 cv ciascuno, trasmissione V Drive ed eliche da 1.500 mm semi intubate, se l’è cavata piuttosto bene, raggiungendo una velocità massima appena sotto i 25 nodi. In realtà questo non è certo uno yacht che nasce per viaggiare con le manette tutte abbassate, quanto per godersi il piacere di navigare, con una carena efficiente ad un range molto ampio di andature. La migliore si ha a circa 1800 giri/min, ad una media di 15 nodi. Nel silenzio, circondati da un’infinità di spazio. Inondati dalla luce.

Sirena Marine
34367 Nişantaşı Istanbul
[email protected]
www.sirenayachts.com

PROGETTO German Frers (Exterior design) – Cor D.Rover (Interiors)

SCAFO Lunghezza ft 26,8m • Lunghezza scafo 23,95m • Larghezza massima 7,1m • Immersione 2m • Dislocamento a vuoto 84.000 kg • Dislocamento a pieno carico 100.000 kg • Capacità serbatoio carburante 11.000 l • Capacità serbatoio acqua 2400 l 

ELICHE 5 pale 1.500 mm

MOTORE 2 MAN V 12 • Potenza 1.140 kW (1.550 cv) • Numero di cilindri 12 • Alesaggio per corsa 128mm x157mm • Cilindrata 24,2 l • Rapporto di riduzione 2,467:1 • Regime di rotazione massimo 2300 giri/min • Peso 2.270 kg 

CERTIFICAZIONE CE Categoria A

PREZZO 4.900.000 €, Iva Esclusa

Engine room
Nella versione che abbiamo provato c’era una coppia di motori turbodiesel MAN 12 cilindri a V di 90 gradi di 1.550 cavalli, che assicurano una velocità massima di 25 nodi. A 13 nodi il consumo complessivo è di 180 litri ora con un’autonomia di circa 800 miglia nautiche.

(Sirena 88, spazio e luce – Barchemagazine.com – Gennaio 2020)