Sergio Cerruti, a tutto volume 

Sergio Cerruti, DJ e produttore musicale, è l’armatore di un Pirelli 35 one off con due motori fuoribordo Mercury Verado di 400 cavalli ciascuno e 16 diffusori musicali di JL Audio

by Annarita Mariani – photo by Federico Guberti

Indomito, veloce, fuggente, ambizioso. Così ci sembra Sergio Cerruti, e così ci sembra il suo Pirelli 35. Mai come in questo caso il battello somiglia al suo armatore. Un legame profondo quello tra l’uomo – il DJ, produttore discografico, Presidente AFI, Vicepresidente di Confindustria Cultura Italia e dal 2020 Presidente del Gruppo Media, Comunicazione e Spettacolo di Assolombarda – Sergio Cerruti, e la sua barca, un battello pneumatico Pirelli 35 One Off, realizzato da TecnoRib di Gianni De Bonis, licenziataria dei marchi Pirelli e Pzero per gommoni.

Il Pirelli 35 nella versione classica è un walkaround di 11 metri realizzato da TecnoRib in collaborazione con lo studio svedese Mannerfelt Design Team, dal tipico T-Top Pirelli non invadente esteticamente, ma che offre una buona visibilità alla guida, seppure sia molto generoso nelle dimensioni. La caratteristica degli open space è ampliata dalla spaziosa zona living che ospita i divani di centro-poppa, tra i quali è posizionato un piccolo tavolo, e dietro ancora un prendisole che si affaccia sulla poppa. Facile la circolazione a bordo grazie ad un corrimano in inox che circoscrive i lati del prendisole di prua paralleli al tientibene integrato perfettamente lungo il perimetro della murata. Gli interni sono caratterizzati da un’attenta ricerca nei dettagli e nelle finiture che lo rendono un battello funzionale ad un weekend fuoriporta.

L’impianto di diffusione sonora è di JL Audio con casse illuminate con la nuova serie di amplificatori a controllo digitale, interfaccia cablata nel vano di poppa con gli amplificatori e sistema elettrico di alimentazione di segnale completamente separato.

Il battello del DJ, che ricordiamolo è senza top e fortemente personalizzato nella colorazione Speedster all black, con cuscineria in color corda di cuoio e logo Pirelli rosso a contrasto, è stato esposto durante il Salone del Mobile 2022. In questa occasione abbiamo intervistato Sergio Cerruti che, dopo aver iniziato da neofita con un 8.80, sempre Pirelli, è passato a questo 35 e – ci dice – il prossimo sarà il 42. «Sono un appassionato gommonauta e vivo il mare attraverso questo tipo di imbarcazione, che per me è uno stile di vita. Essendo anche un appassionato di subacquea il gommone è stato il primo tipo di imbarcazione che ho utilizzato. Mi sono innamorato delle caratteristiche di navigabilità di questi mezzi e la scelta di Pirelli è stata poi naturale. Ho ritrovato elementi per me imprescindibili, come funzionalità e prestazione. Essendo io un esteta non ho potuto ignorare lo stile e il design che in Pirelli sono peculiari e che si estrinsecano nelle forme e nei dettagli; uniti a delle scelte costruttive di altissimo livello. Ho imparato, osservando il lavoro in cantiere, che nei maxi rib quello che non si vede è quello che conta».

Sergio Cerruti e Gianni De Bonis durante il Salone del Mobile 2022 dove era esposto il Pirelli 35.

Ricerca estetica, ci diceva, ma anche prestazione… Sono reduce da un weekend in cui ho testato, mettendo sotto stress, il mio P35 che monta due Mercury Verado da 400 cavalli l’uno, arrivando a 55 nodi.

Quanto c’è del suo carattere, della sua personalità nella sua imbarcazione? Il mio P35 mi rappresenta innanzitutto perché il cantiere mi ha concesso di montare 16 diffusori di suono che sono stati posti sulla coperta. È un mezzo dove ho potuto portare l’intrattenimento, che è il mio settore, anche a bordo. Abbiamo fatto delle scelte tecniche e tecnologiche avanzate, di analogico ho solo la bussola. E poi è veloce e prestante come piace a me, non a caso ho scelto uno speedboat puro e a tutti gli effetti, è il mio grande giocattolo sul mare.

Non posso esimermi dal chiederle che impianto stereo ha voluto sul suo P35. Se l’ingegnere del cantiere mi avesse seguito avrei bucato ancora, ma 16 uscite audio sono state sufficienti. L’impianto è JL Audio con casse illuminate e tutta la nuova serie di amplificatori a controllo digitale, interfaccia cablata nel vano di poppa con gli amplificatori e, ovviamente, sistema elettrico di alimentazione di segnale completamente separato: da una parte i segnali, dall’altra l’alimentazione e quindi nessun tipo di ronzio o rientro del suono.

Trattasi di imbarcazione festaiola, quindi… Sì! Siamo ancora sul palco! Il mio esemplare non è certamente pensato per la famiglia! Esiste, sul mio mezzo, la possibilità di installare una consolle Pioneer che prende posizione dietro ai posti di guida proprio per la mancanza del top. Una serie di punti luce Led forniscono inoltre una scenografia naturale adatta a ricreare la situazione del locale, anche se non vuole esserlo. Queste soluzioni sono pensate per coinvolgere anche le imbarcazioni vicine e mi dà la possibilità di creare eventi di intrattenimento programmati o estemporanei. La mia intenzione era quella di ricordare il mondo da cui provengo, che è quello della vita notturna.

Sergio Cerruti è un produttore discografico e disc jockey. Dal 2018 ricopre la carica di Presidente dell’AFI, Associazione Fonografici Italiani. Dal 2019 ricopre la carica di Vicepresidente di Confindustria Cultura Italia. Dal 2020 è Presidente del Gruppo Media, Comunicazione e Spettacolo di Assolombarda.

Ha delle mete irrinunciabili da raggiungere con il suo Pirelli 35Una meta irrinunciabile in piena estate è senz’altro la Sardegna che offre un mix di pubblico che può apprezzare un progetto come quello di Delirious (Delirious Concept è il tour estivo di Sergio Cerruti, si tratta di un club galleggiante iniziato sul Pirelli Pzero 880 Sport Special Edition ndr) che svolgiamo nel più assoluto rispetto del mare. La finalità di questi eventi non è ricreare la discoteca, ma evocare sensazioni. Il mezzo in questo caso diventa lo strumento con cui forniamo una colonna sonora ad un momento della giornata, funzionale ad operazioni commerciali programmate, ma anche esperienze estemporanee, che possiamo permetterci perché il mezzo è assolutamente autonomo nelle energie. Il P.A. è storato nei gavoni di poppa, il sistema di inverter garantisce alimentazione, quindi ad un certo punto della giornata possiamo installare tutto l’impianto e abbiamo un’autonomia di quasi un’ora con una potenza di 2.000 Watt RMS dell’impianto stereo, in aggiunta alle energie disponibili per l’imbarcazione.

Va ricordato che il problema dell’antropofonia è molto grave, come prendete provvedimenti per evitare l’impatto sulla fauna marina? Intanto scegliendo delle location adatte, ad esempio non lavoriamo mai nei pressi delle aree marine protette o classificate come sensibili, e poi va ricordato che i nostri eventi, per ovvie necessità energetiche non hanno mai una durata troppo estesa. Quello che basta ad intrattenere con coscienza chi ci raggiunge, ma anche quanto basta per non infastidire il mare e le sue creature. Dobbiamo necessariamente anche sottolineare che non è un’ora di musica che impatta sugli equilibri faunistici, ma noi ci stiamo attenti ugualmente.

(Sergio Cerruti, a tutto volume – Barchemagazine.com – Gennaio 2023)