Regina 470, molto più di un motoscafo

La nuova ammiraglia di Fabbrica Italiana Motoscafi è un 15 metri sportivo nelle forme e nelle prestazioni, dalle tante innovazioni sia formali sia funzionali

by Luca Sordelli

In “Nomen Omen” il destino nel proprio nome: Fabbrica Italiana Motoscafi. FIM sta aprendo la sua via per reinterpretare la più iconica tra le categorie delle barche da diporto: il motoscafo. L’anno scorso il Regina 340, ora il modello più grande, il 470. Non a caso, per raccontare il nuovo quindici metri, da prua a poppa, sopra e sottocoperta, la parola più adatta è “sorpresa”. Sia ben chiaro, sempre restando ben fedeli a quello che deve essere il Dna di un vero motoscafo sportivo mediterraneo, ma con un’irrefrenabile propensione verso l’innovazione.

FIM è un marchio giovane, data di nascita 2019, con alla guida un team con un’esperienza ventennale nel mondo della nautica, maturata collaborando nella produzione con grandi cantieri, anche nell’ambito del refit e del service. Regina 470 ben interpreta questo mix di maturità e voglia di inventare. A prua c’è la più vistosa delle novità. Così come ormai accade sui superyacht di taglia ben più grande, l’idea è valorizzare al 100 % quest’area, sia sul main deck sia sul ponte notte.

L’invenzione di FIM è stata realizzare una movimentazione del prendisole di prua che scorre lateralmente in due metà, liberando al centro lo spazio per un piccolo secondo pozzetto. Sul suo fondo, al posto di quello che dovrebbe essere il solito carabottino in teak, c’è una superficie trasparente che regala una bella luminosità alla sottostante cabina matrimoniale. Tutto il triangolo di prua è poi ombreggiabile con un classico tendalino smontabile con quattro supporti telescopici in carbonio ed è disponibile un kit (con un telo gommato e un impianto per pescare l’acqua del mare) per trasformare la parte centrale del pozzetto in una mini piscina (circa 50 cm di profondità). Insomma, tutto il primo terzo dell’imbarcazione, non più relegato solo all’uso di prendisole, ma una vera e propria area dove rilassarsi, in rada e in porto.

Il layout di base del Regina 470 prevede due grandi cabine che si contendono la palma di “armatoriale”. In alternativa si può optare con un allestimento con tre locali notte con una terza cabina a letti sovrapposti lungo la murata di dritta.

FIM e Ferragni Progetti non hanno però trascurato il tradizionale pozzetto di poppa che diventa una vera beach area degradante verso il mare: le murate laterali sono abbattibili, la plancia di poppa è sommergibile e anche la scaletta è a scomparsa, così come il tendalino a pantografo che rientra nel T-Top. Il prendisole centrale è poi modulare con il risultato finale che non c’è solo tanta superficie calpestabile, ma anche una grande facilità di circolazione a bordo, grazie anche al portellone che si apre sul passavanti di dritta, all’altezza della plancia.

L’INTERA ZONA DI POPPA, GRAZIE ALLA PLANCIA AFFONDABILE E ALLE MURATE ABBATTIBILI, DIVENTA UNA GRANDE
E VIVIBILE BEACH AREA.

Le sorprese, dicevamo, continuano al ponte inferiore: la cabina di prua è molto ampia e, grazie al tettuccio/pozzetto apribile e alle finestrature laterali, anche decisamente luminosa. Il titolo di armatoriale se lo contende con l’altro locale notte di poppa che ha un originale layout con il letto orientato in diagonale e il grande bagno con box doccia a vista, una soluzione che richiama molto lo stile di alcuni alberghi premium di ultima generazione. Da sottolineare come questa cabina di poppa, contrariamente a quanto accade su altre barche di questa taglia, abbia ovunque altezze più che sufficienti (184 cm nel punto più basso) e consente un’assoluta libertà di movimento.

Delle tante “invenzioni” a bordo del Regina 470 la più spettacolare è sicuramente il pozzetto a scomparsa che si crea movimentando il prendisole di prua. Con un kit di adattamento può diventare una piccola piscinetta.

Come accennavo, tante innovazioni non sono arrivate a discapito delle prestazioni. In sala macchine ci sono due Volvo Penta Ips 800 accoppiati ai D8 da 600 cavalli, la potenza quindi non manca. Regina 470 è evidentemente una barca dall’anima sportiva nel design, e anche nelle sensazioni al timone. Non esagerata, mai nervosa, ma divertente. L’angolo di sbandata arriva fino a 28° gradi, poi la barca si appoggia bene sui pattini e disegna traiettorie precise. In una giornata di mare immobile e zero vento non abbiamo potuto testare realmente quanto sia “asciutta” con onda, ma di certo sul piatto è estremamente centrata nell’assetto, fluida nell’erogazione. La velocità di punta che si raggiunge al 100% dei giri disponibili è di 34,4 nodi, mentre l’andatura di crociera è di circa 28 nodi con consumo di 6,7 litri di benzina al miglio (190 litri/ora). Il perfetto passo per macinare tante miglia consumando decisamente poco è 24 nodi, a 2400 giri, con consumi che scendono a 6,2 litri miglio (149 litri/ora).

Engine room
In sala macchine sono due le scelte possibili per la motorizzazione, entrambe Volvo Penta, con 2 x Ips 600 o oppure 800, come sulla barca della prova, con cui abbiamo navigato a oltre 34 nodi di velocità.

FIM
Via Cortenuova, 21
24050 Cividate al Piano (BG)
T. +39 035 1996 4739
[email protected]
www.fimotoscafi.com

PROGETTO
Ferragni Progetti

SCAFO
Lunghezza f.t. 15,1m • Lunghezza galleggiamento 11,75m • Baglio massimo 4,4m • Immersione 1,4m • Dislocamento a secco 15.500 kg • Capacità serbatoio carburante 1.540 l • Capacità serbatoio acqua 300 l • Numero max persone imbarcabili 14

MOTORE
2 Volvo Penta D8-Ips 800 Volvo Penta • Potenza 441 kW (600 cv) • Alesaggio per corsa 110mm x 135mm • Cilindrata 10,8 l • Numero di cilindri 6 • Regime di rotazione massimo 3000 giri/min • Peso 840 kg

CERTIFICAZIONE CE
CAT B

PREZZO
847.000 € standard con 2 Ips 800 (Marzo 2023)

(Regina 470, molto più di un motoscafo – Barchemagazine.com – Marzo 2023)