Prima edizione per un progetto inedito, proposto dalla cantina di Monticelli Brusati, in cui i ruoli si invertono: a cucinare i piatti sono giornalisti e critici e a valutarli sono gli chef
La prima edizione di quello che si preannuncia essere il primo appuntamento di una lunga serie, si è tenuta nella location professionale di Gustincanto, a Fidenza, regno degli chef Daniele Persegani e Luca Bagnoli. Giornalisti enogastronomici si sono cimentati con ingredienti a sorpresa indicati all’ultimo momento, dando vita a una sfida divertente: un’occasione per mettersi in gioco, per sdrammatizzare e vivere con ironia un’inversione di ruolo del tutto nuova.
Un vero e proprio capovolgimento di ruoli nella critica gastronomica, un’idea che modifica il concetto secondo cui il giornalista valuta e giudica la cucina di un ristorante, spesso senza possibilità di replica da parte dei “valutati”. In sintesi, questo, il messaggio di Press-Chefs progetto nato da un’idea di Roberta Bianchi, patronne di Villa Franciacorta, la prestigiosa cantina “solo millesimati” di Monticelli Brusati.
I piatti preparati sono stati sottoposti al giudizio di una giuria interamente composta da chi ha con il cibo un rapporto stretto e quotidiano, che ha fatto della cucina una scelta di vita e professione. Tra gli altri non possiamo non citare Philippe Léveillé, chef e proprietario del ristorante Miramonti l’altro di Concesio, Andrea Marenzi di Èla Osteria in Villa, Luca Bellanca del Meta di Lugano, Cristina Cerbi dell’Osteria di Fornio, e altri. I criteri? Coerenza degli ingredienti, cotture appropriate, preparazione e presentazione del piatto. Se la competizione gastronomica si è rivelata ricca di colpi di scena e di momenti di confronto tra giuria e partecipanti, alle bollicine di Villa Franciacorta è spettato il compito di restituire un po’ di leggerezza e brio a una giornata davvero memorabile. Un’apposita Commissione, inoltre, ha giudicato il pairing tra i piatti cucinati dai giornalisti/cuochi e i prestigiosi millesimati: Villa Franciacorta Bokè 2019 e Villa Franciacorta Cuvette 2018.

In fondo, gli Chef hanno bisogno di chi parla di loro e della loro arte e la stampa ha il compito di informare e di raccontare storie di uomini e donne.

PressChefs ha avuto come protagonista la pasta al pomodoro, un piatto semplice che, proprio per questo, può mettere in risalto l’originalità, l’estro e la capacità di chi la cucina. La vittoria è andata alla squadra composta dai giornalisti Alberto Lupini e Marco Lupi con la proposta chiamata “in Villa aspettando la primavera“: una pasta con un pizzico di peperoncino, peperoni tagliati a cubettini, pomodorini rossi e pomodorini gialli confit, questi ultimi cucinati in padella con zucchero e sale come da ricetta canonica. Il tutto abbinato a Cuvette.

Cuvette è l’espressione del vino gastronomico per eccellenza, in grado di unire una struttura generosa a una vivace freschezza e intrigante complessità.
Villa Franciacorta non è nuova a queste provocazioni: nel 2001 aveva dato vita a Sparkling Menu, concorso nato con il chiaro intento di diffondere la cultura del Franciacorta a tutto pasto in un periodo in cui la bollicina era totalmente relegata al brindisi di inizio o di fine pasto. Etichetta identitaria di quel progetto è stata – in tutte le edizioni – Cuvette Franciacorta Brut Millesimato, il Cru della maison, ideato dal fondatore Alessandro Bianchi per il matrimonio della figlia Roberta, ora alla guida dell’azienda con il marito Paolo Pizziol.
Press-Chefs rappresenta un nuovo tassello nel mosaico di iniziative e progetti portati avanti da Villa Franciacorta, accomunati dal desiderio di creare cultura anche passando attraverso esperienze inusuali e giocose che avvicinino i più al mondo del cibo e del vino in modo che spesso può apparire provocatorio, ma che poi si rivela essere antesignano di future tendenze.
(PressChefs, in cucina i giornalisti nel nuovo format di Villa Franciacorta – Barchemagazine.com – Novembre 2023)