Porto turistico di Rapallo: quale futuro per il Carlo Riva?

Revoca della concessione o nuovo socio? Il futuro del porto turistico di Rapallo si decide nei prossimi giorni

by Niccolò Volpati

All’inizio l’avevano messa giù dura il Sindaco e il Comune di Rapallo. “Entro il 10 agosto decideremo se revocare la concessione alla Porto Turistico Internazionale Spa” che ha costruito e da sempre gestito il Carlo Riva.

Le vicende sono note: il 29 ottobre del 2018 la super mareggiata ha distrutto il Marina privato più antico d’Italia e, meno di due mesi fa, i vertici della società e la direttrice sono stati messi agli arresti domiciliari con l’accusa di traffico illecito di rifiuti con l’aggravante del metodo mafioso per lo smaltimento dei relitti affondati durante la mareggiata. Che cosa chiede il Sindaco Bagnasco? Garanzie. Rifare la diga, infatti, significa spendere ancora 32 milioni di euro e per questo, a fine maggio, il Carlo Riva aveva stipulato un accordo con Fincantieri che doveva appunto occuparsi dell’opera.

L’inchiesta giudiziaria, però, ha rimesso molte cose in discussione perché il Porto Carlo Riva contava di sostenere i lavori con risorse proprie e con la rinnovata fiducia degli armatori che avrebbero prenotato i posti barca. È logico quindi che il Comune si chieda oggi se queste condizioni ci siano ancora, proprio per evitare una situazione di stallo che penalizzerebbe tutta la città. Uno studio di Confindustria Nautica ha stimato che l’indotto del Carlo Riva per Rapallo era di circa 14 milioni all’anno.

In queste ultime settimane però, la posizione del Sindaco e del Comune sembra meno aggressiva. Il ritiro della concessione, infatti, provocherebbe quasi certamente il ricorso da parte di chi gestisce il porto e la concessione, che, tra l’altro, è valida fino al 2056.

Porto Internazionale di Rapallo Porto Turistico di Rapallo

E, come altre situazioni non troppo lontane geograficamente hanno insegnato, tra ricorsi e controricorsi, si rischia di andare avanti per molti anni e l’unico indotto che si genererebbe è quello per gli studi degli avvocati.

L’alternativa è rappresentata da un “garante”. Si tratta dell’immobiliarista Davide Bizzi, costruttore di successo da oltre trent’anni. Tra gli interventi che ha realizzato c’è un grattacielo sulla Fifth Avenue di Manhattan e la riqualificazione delle ex acciaierie Falck di Sesto San Giovanni. Entrambi interventi decisamente più onerosi della diga foranea di Rapallo. Il suo nome circolava da alcuni giorni, ma, recentemente, ha fatto protocollare al Comune di Rapallo una sua proposta di garanzie per la Porto Turistico Internazionale Spa. Si tratta di una proposta, un atto preliminare, che però è stato oggetto di un incontro con il Comune di Rapallo a fine luglio.

Inoltre, si dice che Davide Bizzi abbia anche incontrato esponenti della Regione Liguria per avanzare la sua proposta di garanzia. Si tratterà di capire se il Comune di Rapallo prenderà tempo e deciderà di non chiudere la procedura per il ritiro della concessione che doveva concludere l’iter il 10 agosto e, soprattutto, se il Carlo Riva è interessato a scendere a patti con il Comune e con Bizzi. Se a Rapallo sarà guerra o pace è ancora presto per dirlo, ma già nelle prossime settimane potremmo farcene un’idea.

(Porto turistico di Rapallo: quale futuro per il Carlo Riva? – Barchemagazine.com – Agosto 2020)