Pershing sbarca nel mondo dei superyacht con un 43 metri di potenza e stile. Il Pershing 140 è un open hard top gigante in alluminio disegnato da Fulvio De Simoni
by Paola Bertelli – photo by Alberto Cocchi
AGGRESSIVO, MOLTO AGGRESSIVO COME SOLO I PERSHING SANNO E VOGLIONO ESSERE. Il nuovo 140 piedi rappresenta per il brand e per il gruppo Ferretti una “prima” di estrema importanza: con questo yacht lungo 43 metri e largo 8,50 Pershing entra a pieno titolo nel settore dei superyacht. Un mondo a parte nella nautica dove le eccellenze diventano la norma, le sfide la quotidianità, l’innovazione e l’alto livello tecnologico un must.
Ed entra in modo deciso, a gamba tesa direbbero in ambiente calcistico, con un mezzo super performante, decisamente sportivo e molto elegante.
Difficile restare indifferenti osservando le sue linee nette, decise, quasi spigolose, ammorbidite però dall’arco che scandisce la forma della sovrastruttura fino a raccordarsi con la murata del ponte principale, piuttosto che il suo infinito e sgombro ponte prodiero o il ponte sole impostato come un fly per non tradire l’anima di questo open hard top gigante.
Particolare la prua dichiaratamente contemporanea, verticale e voluminosa in alto e slanciata e snella in basso ma, soprattutto, squadrata e con una griglia che richiama calandre di automobili famose quanto le Rolls Royce. L’essere il primo superyacht di Pershing ha portato con sé tutta una serie di “prime volte” per il cantiere di Mondolfo.
È il primo Pershing costruito interamente in alluminio, il primo a non avere la plancia di comando sul ponte principale, ma in una posizione intermedia e defilata tra questo e il ponte sole, il primo a essere progettato con la suite armatoriale sul main deck (anche se questo primo esemplare è stato personalizzato in modo differente dall’armatore).
Il primo a essere realizzato nel Ferretti Group Superyacht Yard di Ancona, lo stabilimento specializzato nella costruzione di megayacht in acciaio e alluminio lunghi oltre 40 metri.
Ma andiamo con ordine. Chorusline, questo è il nome del primo Peshing 140, è il risultato del lavoro svolto da Fulvio De Simoni, che da oltre trent’anni firma tutte le imbarcazioni del cantiere, in collaborazione con il comitato strategico di prodotto Ferretti Group e il dipartimento engineering del gruppo.
Le dimensioni di questo yacht hanno permesso di rispettare ed esaltare in pieno il DNA di Pershing, fatto di grinta e performance, e allo stesso tempo di progettare un superyacht dal grande comfort e ampi spazi.
38 sono i nodi di velocità massima raggiunta, dichiarata dal cantiere, e questo grazie allo scafo leggero in alluminio e alla piattaforma di carena usata, dedicata alle alte performance, con capacità idrodinamiche eccellenti alle alte velocità e una propulsione a idrogetto con 4 MTU 16V2000 M96L dalla potenza di 2600 hp.
Tre sono i ponti su cui si sviluppa. A poppa di quello principale è stata scelta una soluzione originale per il pozzetto concepito su due livelli: subito alle spalle del portellone vetrato, che separa gli interni dagli esterni, c’è la zona pranzo con un tavolo per dieci persone e salendo quattro gradini si arriva in un salotto all’aperto. Sfalsare il pozzetto in questo modo ha creato una zona dining che assicura una estrema privacy agli ospiti.
Ma se il pozzetto è originale, decisamente futuristica è la gestione degli spazi esterni a prua: per mantenere le linee pulite e rispettare l’animo super sportivo dei Pershing, oltre l’enorme sun pad una piattaforma scorrevole nasconde, quando si è in navigazione, un salotto con prendisole e una vasca idromassaggio, inoltre un meccanismo automatico up/down cela anche tutta la zona dedicata all’ormeggio.
La poppa imponente ospita un beach club che si apre anche sui due lati regalando a questa ampia zona relax, arredata come il ponte sole con mobili freestanding, uno stretto contatto con il mare. E due sono le vie per accedere proprio al ponte sole: attraverso la scala in pozzetto oppure dalla plancia di comando interna che è immediatamente connessa alla stazione di pilotaggio esterna.
Il ponte sole del Pershing 140 è una vera terrazza panoramica. La parte centrale è protetta da un hard top in alluminio; è attrezzato con bar, barbecue, zona relax e prendisole. Su Chorusline l’armatore ha voluto istallare anche un proiettore su teli removibili e speaker fissi. Altra scelta, e molto più radicale, fatta dal proprietario riguarda il layout degli interni, realizzato in base ai desiderata dell’armatore sia nel decor sia nella disposizione.
Il progetto del Pershing 140 nasce con il ponte principale caratterizzato da una zona living estremamente luminosa grazie alle ampie finestrature laterali, seguita dalla zona pranzo. Fra loro, a centro barca, la lobby con i vari disimpegni e a prua una master cabin full beam con cabina armadio e salotto privato. L’armatore ha invece deciso di separare in modo netto la zona giorno e la zona notte destinando il ponte principale interamente ai momenti conviviali. La main cabin è stata così ridotta in dimensioni e trasferita a prua del ponte inferiore e al suo posto è stata allestita una entertainment room con ampi divani, tavoli e una grande TV.
PROGETTO: Design Fulvio De Simoni • Architettura navale Dipartimento Engineering Ferretti Group
SCAFO: Lunghezza f.t. 43,30m • Larghezza 8,55m • Pescaggio 2,05m • Dislocamento a pieno carico 250 t • Stazza lorda 394 t
• Serbatoio carburante 30.000 l • Serbatoio acqua 4.000 l
• Ospiti 11 • Equipaggio 7
MOTORI: 4x MTU 16V2000M96L • Propulsione MJP 2×650 steerable drive + 2×650 booster
• Generatore principale 2 x Zenoro 80 kW 400V 50Hz
• Stabilizzatori 3 Seakeeper 35
• Velocità massima 38 nodi
• Autonomia a 10 nodi 1.400 miglia
CLASSIFICAZIONE: Rina C
Engine room
La propulsione è a idrogetto con 4 MTU 16 V 2000 M96L dalla potenza di 2600 hp ciascuno. Chorusline raggiunge i 38 nodi di velocità massima e i 35 in crociera. A 10 nodi ha una autonomia di 1.400 miglia.
(Pershing 140, rewrite the rules – Barchemagazine.com – Novembre 2019)