Sempre più maxi. È arrivata l’ammiraglia del cantiere, un po’ rib, un po’ barca a motore. Con 1.700 cv sulla poppa ha raggiunto i 54 nodi di velocità massima
by Niccolò Volpati
MAXI LO È SENZA OMBRA DI DUBBIO. Anzi, è il più maxi che Nuova Jolly abbia mai realizzato. L’idea era già nell’aria, ma non era scontato che il cantiere riuscisse a mantenere gli impegni visto quello che è successo negli ultimi mesi. E invece ce l’ha fatta. Il Prince 50 è una realtà che ha preso forma e, per l’esattezza, ha preso la forma di un battello decisamente sportivo che misura poco più di quindici metri fuori tutto per oltre quattro e mezzo di baglio. A prima vista mi colpisce il layout della coperta che è frutto del lavoro di un giovane designer che risponde al nome di Luca Macchi.

È arrivato alla Nuova Jolly con un master, ma è stato capace di farsi subito apprezzare, tanto da diventare responsabile dello stile per questo nuovo maxi rib. E la coperta si fa notare proprio perché non è quella che ti aspetti da un rib. Ci sono molti elementi tipici di una barca a motore, come il divanetto prendisole di poppa, circondato da due ampi camminamenti con un prendisole proprio come quello che si potrebbe incontrare sulla poppa di uno yacht. Lo spazio non manca e così non è necessario avere aree trasformabili. La dinette ha un tavolo circondato da tre divanetti lineari, ciascuno per ogni lato e verso prua c’è spazio per il mobile cucina con due fuochi a induzione, frigo a cassetto e ice maker, che rimane a poppavia delle tre sedute per pilota e copiloti. Sono tre, infatti, le poltroncine ergonomiche indipendenti. La plancia è protetta da un parabrezza costituito da un doppio strato di vetro temperato e sopra la testa c’è un bimini rigido in vetroresina supportato da una struttura in acciaio inox. Le dimensioni della plancia sono in grado di accogliere anche due display da dodici pollici.

Nella zona di prua, il tavolino è ricoperto di teak con movimentazione elettroidraulica. Quando è abbassato fino al piano di calpestio della coperta, si ha un allestimento tipo bow rider, perfetto in navigazione. Sollevandolo, invece, svolge la sua funzione di tavolo oppure di completamento del prendisole di prua. Altri elementi che impreziosiscono la coperta sono le bitte a scomparsa, i tientibene in inox paralleli ai tubolari e i winch da tonneggio a poppa.

Sottocoperta, il carattere da maxi non è da meno. La soluzione che si fa più apprezzare è quella del doppio ingresso. Si accede sia dal portello che si trova a lato della plancia, sia da prua. In questo modo, si raggiungono con facilità entrambe le cabine, sia l’armatoriale sia quella ospiti. Sottocoperta i volumi sono notevoli e c’è tanta luce naturale grazie agli oblò e vetrate collocati sul piano di calpestio della coperta. Oltre alle cabine, al bagno, alle dimensioni delle cuccette, anche la cucina è una vera cucina, progettata per soddisfare le esigenze di chi naviga in crociera e lo fa per molti giorni. E per non smentirsi, anche la motorizzazione è maxi.

Il primo esemplare ha sulla poppa ben quattro Yamaha da 425 cv ciascuno. Fatte le somme si tratta di ben 1.700 cv e il risultato è conseguente. Alla massima arriva a 54 nodi, ma a poco più di 2000 giri è già in planata. Ampio il range delle andature di crociera così come dei consumi. Con circa 140 litri/h totali, cioè per tutti e quattro i fuoribordo, si naviga a venti nodi e a trenta, di litri ne servono circa 225. Alla massima si arriva a 554 litri/h in tutto che comunque vuol dire 138,5 litri per motore. Non molto visto che si tratta di un 425 cv e dato che con la quadrupla motorizzazione, Prince 50 arriva a 54 nodi di massima. Quanti yacht a motore di quindici metri di lunghezza fuori tutto riescono a farlo? E soprattutto, quanti raggiungono questa velocità consumando 500 litri/h? Sono i vantaggi inequivocabili di un maxi rib, che, anche per questo, ha così successo.
L’ammiraglia di Nuova Jolly si fa apprezzare perché gli elementi da yacht che caratterizzano il layout di coperta e interni non sono un modo di scimmiottare le barche a motore. Non è un vorrei, ma non posso, anzi. È un’interpretazione moderna dall’andar per mare che prende il meglio di entrambe le tipologie d’imbarcazione, fondendole insieme e creando così qualcosa di nuovo. Chi non è interessato a sfrecciare a 54 nodi potrà scegliere la motorizzazione standard. Sono previsti tre fuoribordo Mercury Verado da 350 o 400 cv e sarà anche possibile installare degli entrobordo diesel o benzina abbinati a trasmissioni con eliche di superficie.
Grandi volumi interni, sia nell’armatoriale, sia nella cabina ospiti e una cucina del tutto simile a quella di uno yacht. Molta la luce naturale sottocoperta grazie a oblò e finestrature che si trovano sul piano di calpestio.
Engine room
Tante le possibilità. Si parte dai quattro 425 cv Yamaha che sono stati testati per primi, ma a breve sarà disponibile anche con 3×350 o 3×400 cv Mercury. Infine, è prevista anche una motorizzazione entrofuoribordo benzina o diesel con eliche di superficie.
NUOVA JOLLY MARINE
Via Bologna 3
I-20060 Bussero (MI)
T. +39 02 95334031
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PROGETTO: Ufficio tecnico del cantiere • Luca Macchi (coperta)
SCAFO: Lunghezza fuori tutto 15,05m • Larghezza massima 4,54m • Larghezza massima a tubolari sgonfi 3,81m • Pescaggio 0,75m • Diametro tubolari 0,50/0,75m • 8 compartimenti • Serbatoio carburante 1.850 l • Serbatoio acqua 250 l • Motorizzazione standard 3×350 cv • Posti letto 4
MOTORI: 4×425 XTO Offshore Yamaha • Potenza 425 cv • 8 cilindri a V • 4 valvole per cilindro • Cilindrata 5.500 cc • Alesaggio per corsa 96mm x 96mm • Rapporto di compressione 12,2:1 • Rapporto al piede 1,79:1 • Peso 432 kg
CERTIFICAZIONE CE: CAT B
PREZZO: 730.000 € con tre motori di 350 cv (Settembre 2020)
(Nuova Jolly Prince 50, quei favolosi 50 piedi – Barchemagazine.com – Settembre 2020)