Mercury Verado V10, there is no replacement for displacement

Grande cubatura, tanta coppia e architettura V10. Mercury lancia un nuovo Verado 350/400 cavalli dai tanti contenuti tecnologici e dalle ottime performance

by Luca Sordelli

Lake X, a 60 km da Cape Canaveral e altrettanti da Orlando. Uno degli infiniti piccoli specchi d’acqua della Florida, dove sulla riva è facile incontrare qualche alligatore e nel cielo avvistare fenicotteri. Intorno solo paludi. Lake X ha però una storia molto particolare. Nel 1957 il fondatore di Mercury, Carl Kiekhaefer, lo comprò per farne il proprio centro prove e collaudi. Un luogo al riparo da sguardi indiscreti, per sperimentare nuove soluzioni per le versioni racing dei suoi motori, oltre che per fare test di durata. 

MERCURY V10 VERADO 350/400
LA SCHEDA TECNICA
Tipo: V10 a 64°, aspirato
Potenza massima: 350/400 cv
Distribuzione: doppia camma in testa, 40 valvole
Cilindrata: 7.544 cc
Alesaggio x corsa: 92mm x 86mm
Regime massimo: 5800-6400 giri/min
Alternatore: 12V/150 – 48V/150 (optional)
Sterzo: elettroidraulico (optional solo elettrico)
Lunghezza piede: 508 mm, 635 mm, 762 mm, 889 mm
Rapporto di riduzione: 2.08:1
Peso a secco: 316 kg

Proprio nel ’57, Mercury fece una prova di affidabilità non stop, 24 ore su 24, per 80.000 km. Anche se un po’ cadente, ancora campeggia all’uscita dalla piccola darsena il simbolo di quell’epoca: una vecchia torre di controllo. È in cemento, il tondino spunta qua e là, una struttura alta, dalle lunghe “zampe” e finestre rotonde, sembra riemersa da un vecchio film di fantascienza di quei tempi.

Le tre miglia di lunghezza di Lake X divennero però troppo poche per i test di motori che diventavano sempre più potenti e veloci. Nel 1984 venne venduto ad un’associazione no profit, la Kirchman Foundation, che ora la affitta ancora a Mercury per dei test, eventi e presentazioni. Qui abbiamo scoperto i segreti del loro nuovo V10 aspirato, disponibile nelle versioni da 350 e 400 cv e che va a sostituire il leggendario Verado L6 lanciato nel 2004. La legge, come dicono in Mercury, è sempre più: “There is no replacement for displacement”. In altre parole: nulla può fermare la corsa verso le grandi cilindrate.

Dopo Verado V6, V8 e V12, all’interno del listino Mercury poteva essere naturale aspettarsi anche il V10. In realtà è arrivato un po’ a sorpresa, perché questa è un’architettura storicamente rara e complessa. Il suo momento di massimo splendore lo ha avuto con le applicazioni in F1, negli anni ’90 (e girava a ben 18000 giri) fino al 2004. La sua applicazione sulla produzione di serie automobilistica è abbastanza rara, con inclinazione delle bancate a 72° o 90°. In realtà la soluzione scelta da Mercury, che ha il vantaggio proprio di potersi disegnare i motori come vuole, senza adottare le soluzioni dal mondo automotive, è quella di una derivazione diretta dal suo blocco V8, con le bancate inclinate a 64°, alesaggio per corsa da 92 x 86 mm e una cubatura per cilindro da 0,575 litri. Struttura di base in parte ripresa e ingrandita anche sul V12 da 600 cv. Si tratta quindi di un’architettura ormai ben collaudata dalla casa del Wisconsin, che adotta anche un contro albero per bilanciare l’assetto del motore ed evitare vibrazioni eccessive. 

IN ARRIVO, NEL 2023, ANCHE UNA TIMONERIA ELETTRICA CHE ABBIAMO PROVATO
IN ANTEPRIMA E SI È DIMOSTRATA ESTREMAMENTE LEGGERA E PRECISA.

Si tratta soprattutto di un motore dalla grande cubatura, 7,5 litri, e dalla conseguente notevole coppia, scelta in linea con la necessità, sulle barche sempre più grandi (e pesanti) su cui la propulsione FB viene spesso più adottata a discapito dei EFB e POD. La spinta deve essere quindi tanta e subito, sin dai bassi regimi. In quest’ottica sono stati ripensati sia il piede che una nuova elica Revolution X dedicata ad hoc al V10. Il primo è “tradizionale”, non quindi pivotante e doppia elica come sul V12, ha nuovi scarichi, un volume importante (16,2 cm), un rapporto di riduzione 2.08:1 e può montare eliche dal grande diametro e la superficie delle pale delle nuove Revolution X è del 50% superiore ai precedenti Verado L6. Nel complesso tutti fattori che, prima di tutto, aiutano ad entrare facilmente in planata e ad avere tanta coppia. In termini di ingombro il nuovo V10 è solo 14 cm più alto del V8 e ha lo stesso disegno “a cuneo” della calandra, con 66 cm di spazio necessario per affiancare più unità, a tutto vantaggio delle installazioni multiple, anche questa una delle grandi richieste del mercato in questo momento. Il peso è di 316 kg, decisamente meno della concorrenza giapponese e poco di più del “vecchio” L6 (10 kg).

IL NUOVO V10, DISPONIBILE NELLE VERSIONI DA 350 E 400 CV ANDRÀ A SOSTITUIRE IL GLORIOSO VERADO L6 LANCIATO NEL 2004.

Una serie di sigle aiutano poi a sintetizzare altri “plus” di casa Mercury di cui può usufruire anche il nuovo V10: la tecnologia ASC che evita i cali di velocità in accostata adeguando il numero di giri; il Transient spark che regola l’anticipo di accensione per favorire la coppia; l’ARO che ottimizza la ricchezza della miscela aria/carburante; l’AMS sistema di ancoraggio allo specchio di poppa che limita le trasmissione delle vibrazioni; oltre ovviamente al sistema di pilotaggio con Joystick e l’Autotrim. Del tutto nuovi sono invece gli aggiornamenti dal punto di vista energetico: se l’alternatore ora può fornire 90 Ampere al minino e 150 quando il motore gira (come sul V12), sulla base della collaborazione con Navico – anche lei parte del gruppo Brunswick come Mercury – e grazie all’utilizzo di banchi di batterie al litio e ad un alternatore commutabile 12/48 Volt, la promessa è quella di poter accumulare 6.500 kW per motore. In pratica l’idea è quella di sostituire il generatore di bordo.

SEA RAY SLX 260 OB
1 X VERADO 350 V10
Lunghezza f.t.: 8,71m • Baglio max: 2,59m
Dislocamento a vuoto: 2.524 kg
Serbatoio carburante: 284 l
Eliche: Revolution X 20’ • 4 pale in acciaio

A Lake X abbiamo potuto provare il motore in singola, doppia, tripla e anche quadrupla installazione, su otto diverse imbarcazioni. Nelle tabelle sono riportati i dati. A prescindere dalle barche e dal numero di V10 sullo specchio di poppa i numeri raccontano di come, nella media, tra i 4200 e i 4500 giri ci sia il massimo rendimento, intorno ai 2500 il punto di massima “fatica”, per l’ingresso in planata. Il consumo della singola unità, a regime di crociera, si attesta sui 45 litri/ora.

PER IL V10 SONO STATI STUDIATI UN NUOVO PIEDE E UNA NUOVA ELICA REVOLUTION X. ENTRAMBI NASCONO PER GESTIRE LA TANTA COPPIA FORNITA DA QUESTI NUOVI 350/400 CV E PER OTTIMIZZARE LE PRESTAZIONI SU BARCHE SEMPRE PIÙ GRANDI E PESANTI.

Il motore spinge molto, sin dall’inizio, e in maniera costante. Niente nervosismi, tanta coppia e tanta potenza sono tenuti ben sotto controllo dall’elettronica e dal progetto nell’insieme, a partire dalle eliche. In sostanza, nel test, scalando di 500 giri in 500 giri, lo “strappo” rimane simile da inizio a fine erogazione.

TIARA 34 LS
2 X VERADO 400 V10
Lunghezza f.t.: 10,59m • Baglio max: 3,35m
Dislocamento a vuoto: 6.260 kg
Serbatoio carburante: 757 l
Eliche: Revolution X 23’ • 4 pale in acciaio

I dati finali di velocità sono ottimi, in particolare con il Sea Ray 260, un normale bow rider stile USA, abbiamo superato i 46 nodi con un solo motore V1o 350 (e barca con 5 persone a bordo e il 90% di carburante nel serbatoio). Con il Boston 380 Outrage abbiamo sfiorato i 60 nodi. La stessa barca, sempre nelle prove Mercury a Lake X, ma con quattro Verado L6, aveva raggiunto i 52. 

DAL 2008 AD OGGI MERCURY HA INVESTITO CIRCA 2 MILIARDI DI DOLLARI IN RICERCA E SVILUPPO CHE L’HANNO PORTATA A REALIZZARE SOLUZIONI INEDITE, COME PRIMA IL V12 E ORA IL V10.

Da notare che anche la singola installazione è molto azzeccata, su motori con così tanta coppia e senza eliche controrotanti non è per niente scontato. Qui abbiamo potuto provare anche la nuova piloteria elettrica che arriverà sul mercato tra un po’ e sarà sicuramente un’arma in più per Mercury: è estremamente leggera e precisa. Il rumore? Inesistente al minimo, grintoso ma non esagerato man mano che si dà gas ma, per i più esigenti, esiste anche la funzione di amplificazione del sound, così come è da un po’ facile avere anche sulle automobili di fascia premium

BOSTON WHALER 380 OUTRAGE
4 X VERADO 400 V10
Lunghezza f.t.: 11,58m • Baglio max: 3,56m
Dislocamento a vuoto: 6.577 kg
Serbatoio carburante: 1.684 l
Eliche: Revolution X 25’ • 4 pale in acciaio

Infine, per onorare lo spirito del fondatore Carl Kiekhaefer, velocità massima toccata nella nostra due giorni di prove a Lake X? A bordo di un Freeman 47, catamarano center consolle da pesca costruito in South Carolina con 4 V10 400 a poppa: 66 nodi.

(Mercury Verado V10, there is no replacement for displacement – Barchemagazine.com – Aprile 2023)