MOA, Memorandum of Agreement

L’importanza del MOA Memorandum of Agreement. In pratica il modulo di contratto di compravendita di yacht approvato dal MYBA e più comunemente utilizzato in Europa

by Federico Santini*

LA COMPRAVENDITA DI YACHT USATI SUL MERCATO INTERNAZIONALE AVVIENE DI REGOLA ATTRAVERSO YACHT-BROKERS, i quali ricevono dal venditore un mandato, in esclusiva o meno, sulla base del quale promuovono la vendita dello yacht sul mercato mediante siti web, newsletter periodiche, riviste specializzate, esposizione a fiere nautiche. Mentre la funzione del broker sarà oggetto di apposita trattazione in un futuro articolo su questa Rivista, intendo qui focalizzare l’attenzione sul MYBA Memorandum of Agreement (noto anche come “MYBA MOA”) che è il modulo di contratto di compravendita di yacht approvato dal MYBA e più comunemente utilizzato in Europa. Il MYBA, denominata prima del 2009 come Mediterranean Yacht Brokers Association, è sicuramente la più nota associazione di yacht-broker professionali. Il MYBA MOA è un formulario contrattuale piuttosto articolato ed insidioso, disciplinato dalla legge Inglese, che si compone di una prima parte, corrispondente alle prime due pagine, da riempire con la descrizione dello yacht e con le condizioni particolari di vendita che sono frutto di negoziazione tra le parti, e di una seconda parte composta da clausole standard che disciplinano i diritti e gli obblighi del venditore, i diritti e gli obblighi dell’acquirente ed infine le condizioni generali di vendita. è opportuno sottolineare che le clausole standard sono suscettibili di essere derogate mediante interlinea della clausola o di parte della clausola che si intende derogare ovvero di essere modificate mediante inserimento della modifica nel riquadro di cui alla clausola (13) Special Conditions. Non potrò ovviamente esaminare ciascuna clausola ma è mi soffermerò in questo e nei prossimi numeri su alcuni aspetti che richiedono all’acquirente non solo particolare attenzione ma anche l’ausilio di professionisti di propria fiducia esperti della materia, sia dal punto di vista legale che tecnico.

Alcuni suggerimenti prima di sottoscrivere il MOA
Con la sottoscrizione del MOA il venditore (the SELLER) si impegna a vendere e l’acquirente (the BUYER) si impegna ad acquistare lo Yacht (the VESSEL) in conformità ai termini ed alle condizioni contenute nel MOA. In sostanza, visto dal punto di vista del diritto Italiano, il MOA ha la natura giuridica di un contratto preliminare di compravendita, ossia di un contratto ad effetti obbligatori, per cui il suo inadempimento comporta l’obbligo di risarcire il danno subito dalla parte non inadempiente. L’acquirente non dovrebbe quindi prendere sotto gamba la firma di un MOA, ma dovrebbe al contrario esaminare attentamente ciascuna clausola ed essere sicuro di averne compreso il significato e le conseguenze connesse alla relativa inosservanza. Alcuni suggerimenti potrebbero quindi essere utili per l’acquirente prima di sottoscrivere un MOA. è consigliabile in primo luogo richiedere al broker di fornire copia del certificato di iscrizione nel Registro navale di appartenenza, copia del Certificato di Classe (in caso di unità superiore a 24 mt) ed, ove si tratti di yacht commerciale, del certificato di conformità commerciale (coding) rilasciato dall’ente di controllo competente (es. MCA). Una volta ottenuti tali documenti, è consigliabile verificare presso il Registro navale di appartenenza (i) che lo yacht sia effettivamente di proprietà del soggetto indicato quale venditore nella clausola (2) del MOA e (ii) che lo yacht sia libero da ipoteche e/o sequestri registrati. Altro suggerimento è quello di verificare che tanto il Certificato di Classe quanto l’eventuale Certificato di coding commerciale non siano scaduti o non stiano comunque per scadere, essendo in tal caso consigliabile pretendere l’assunzione da parte del venditore dell’impegno a rinnovare tali certificati a sua cura e spese prima del perfezionamento della vendita, in modo che eventuali difetti o mancanze indicate dagli enti competenti siano corrette a cura e spese del venditore stesso. Ultimo suggerimento, ma non certo per importanza, è quello di verificare preventivamente l’impatto fiscale sull’acquisto tramite l’ausilio di un professionista esperto della materia.

In particolare, si pone la necessità di verificare lo status IVA dello yacht. Il dover assolvere l’IVA piena sul prezzo di acquisto potrebbe infatti mettere in serio dubbio la convenienza stessa dell’acquisto. Il problema si pone innanzitutto nel caso di uno yacht con bandiera extra-comunitaria, per il quale sarà di regola dovuta dall’acquirente l’IVA all’importazione salvo che lo yacht non sia già in “libera pratica” nel territorio doganale dell’Unione Europea. A tal fine è opportuno richiedere preventivamente al venditore una copia della dichiarazione doganale di importazione (Modello IM A) e/o dell’eventuale certificato di assolvimento dell’IVA. Ove tale certificato non esista l’acquisto dello Yacht sarà sicuramente soggetto ad IVA. Si consideri che spesso nel MOA viene inserita dal broker o dal venditore la previsione della consegna in acque internazionali, chiaro sintomo del fatto che lo Yacht non è IVA assolto e che, quindi, spetterà all’acquirente importare lo yacht ed assolvere all’IVA al suo rientro nel primo porto comunitario. Il medesimo problema si pone poi in caso di acquisto di yacht con bandiera comunitaria immatricolato come yacht commerciale, in quanto, salvo che l’acquirente non intenda continuare ad adibirlo ad attività commerciale (potendo in tal caso beneficiare del regime di non imponibilità), dovrà assolvere l’IVA sull’acquisto, a meno che il venditore non sia in grado di produrre evidenza di aver versato l’IVA al momento dell’acquisto e di non averla poi richiesta in rimborso.

(MOA, Memorandum of Agreement – Barchemagazine.com – Aprile 2015)