Marina di Loano, votato all’eccellenza

Il Marina di Loano è nato dalla capacità di visione del Gruppo UnipolSai, che ha messo in campo tutto il suo sapere imprenditoriale per creare un porto efficiente e all’avanguardia. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato Gianluca Mazza

by Francesco Michienzi

GIANLUCA MAZZA È L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI MARINA DI LOANO, un porto turistico moderno, dotato di 997 posti barca da 6 a 77 metri di lunghezza, in continuo sviluppo e votato all’eccellenza in termini di servizi offerti.

Qual è il ruolo del Marina di Loano nel contesto della proprietà turistica italiana e internazionale? Marina di Loano è un porto nella riviera di Ponente che ha una dotazione di servizi importanti, sicuramente si posiziona ad un livello internazionale molto alto e già da qualche anno è inserito tra le prime dieci marine del mondo in tema di qualità offerta e servizi. È un porto sicuro grazie alle sue dighe e alle barriere frangiflutto ben progettate in grado di ospitare tanti maxi yacht che cercano riparo soprattutto nel periodo invernale.

Quali sono gli elementi di forza del Marina? Gli elementi di forza del Marina sono la sicurezza in termini di protezione delle barche, la grande offerta di servizi, l’assistenza all’ormeggio e la posizione baricentrica rispetto a Sardegna, Toscana e Francia.

Quando ha assunto la carica di amministratore delegato della struttura quale mission si è dato? Ho ricevuto l’incarico a marzo 2020, due minuti prima dell’inizio dell’emergenza, e mi sono trovato a dover gestire una situazione inaspettata. Una volta superato il primo periodo, abbiamo lavorato per valorizzare al massimo la struttura, cercando di migliorarci senza adagiarsi sugli allori.

Ho letto che lei considera l’eccellenza di Marina di Loano un punto di partenza e non un punto di arrivo. Assolutamente, come in tutti i business bisogna darsi degli obiettivi sempre migliori, indubbiamente è difficile perché partiamo da un buon vantaggio competitivo e da una struttura che è già al top rispetto anche ad altri competitor e all’offerta dei porti turistici.

Dataroom
Ospita 997 imbarcazioni da 6 a 77 metri di lunghezza. I posti barca complessivi sono più di 1.000. Servizi e accoglienza sono garantiti 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. I posti barca per i grandi yacht sono 35, i parcheggi per le auto 899, gli ettari di superficie 35,5 e il verde pubblico copre un’area di 16 km2. All’interno del marina è disponibile un cantiere per manutenzione e riparazione. www.marinadiloano.it

Tra le iniziative molto interessanti c’è anche il progetto della Leisure Harbor che lei ha sostenuto in modo molto determinato. Ci racconta di cosa si tratta? Si tratta di un concorso. Leisure Harbor è un primo passo per cercare di trovare dei punti per valorizzare vari ambiti. Questo progetto ci ha offerto degli spunti in termini di miglioramento della parte edilizia, di quella estetica, delle varie funzioni commerciali e di ristorazione e il riutilizzo di alcuni edifici. Abbiamo ricevuto 124 progetti su 900 iscritti a questo concorso internazionale che ha destato interesse in più di cinquanta Paesi.

Marina di Loano
Leisure Harbor
Leisure Harbor è la nuova soluzione progettuale che mostra un potenziale nuovo volto per Marina di Loano, seppur preservandone e valorizzandone i punti di forza come la passeggiata sopraelevata e il sistema di terrazze con vista sul paesaggio. L’Edificio C, in continuità con la stecca commerciale, ripristina una connessione architettonica con la passerella che conduce agli edifici. Inoltre, l’elemento di continuità, che crea unione all’interno dell’intera area, è il rivestimento metallico a rete che, assieme al vetro specchiato, garantisce un gioco di trasparenze riflettendo gli edifici stessi ed il paesaggio marino circostante. MDarchitetti si è aggiudicato il primo premio al concorso Young Architects Competitions.

Questa operazione che investimento comporterà al Marina? Adesso è un po’ prematuro parlarne, però sarà importante per rinnovare un progetto iniziato vent’anni fa e inaugurato dopo dieci. Si tratta di avviare un’azione di marketing territoriale per attrarre anche i turisti paralleli al mondo della nautica, grazie ad una spiaggia di 16.000 metri quadrati, che non è una cosa comune in Liguria. Inoltre, la diga foranea lunga 900 metri è un prolungamento per la città. Infatti, oltre a garantire una sicurezza assoluta al Marina, è molto utilizzata per il jogging e per gli sport all’aperto.

Per cui si riesce a tenere insieme la necessità di privacy di alcune tipologie di yachtsmen e un buon rapporto con il territorio? Certamente, nel Marina c’è anche un’area dedicata alla nautica sociale con ormeggi per gli abitanti di Loano. Noi dobbiamo pensare al turismo cercando di unire sempre più il paese al marina.

Il Marina è stato progettato per imbarcazioni moderne. Ha molti posti barca destinati a yacht di notevoli dimensioni, ma non mancano i gommoni o le moto d’acqua. Le banchine sono state progettate per soddisfare tutte le esigenze.

Tante le opzioni per il relax, sia all’interno della struttura del porto vero e proprio, sia nel Marina Beach, con un’area di 16.000 m2 e un fronte mare di 200 metri suddivisa in quattro spazi, ognuno ideato per soddisfare una diversa esigenza, dal relax alla famiglia, agli sport, fino alla dog beach.

Penso che il rinnovamento del marchio possa essere inserito in questa strategia di cambiamento e di sviluppo. Quali valori nuovi volete trasmettere? Il restyling di Marina di Loano si propone di caratterizzare ulteriormente l’immagine di una struttura unica nel suo genere, considerata come una delle più belle marine del mondo. Abbiamo dunque cercato di conferire maggiore personalità al logo inserendo due elementi distintivi: il guidone, da sempre simbolo della nautica, e l’oblò che identifica uno degli elementi architettonici più riconoscibili del Marina. L’unione di questi due elementi esprime la volontà di far convivere e valorizzare sempre di più le nostre due anime, quella legata al porto, ma anche quella che si integra sempre di più con il territorio. La modernità del tratto grafico rimanda ad uno slancio verso un futuro fatto di innovazione e di sostenibilità.

Che tipo di mercato è il vostro e da dove vengono i diportisti che ormeggiano da voi? Gli armatori dei maxi yacht vengono da tutta Europa. Gli altri diportisti da Piemonte e Lombardia. Abbiamo inoltre armatori svizzeri e tedeschi, attirati dalle opportunità del territorio, come i due campi da golf di Garlenda a 9 e a 18 buche che distano 16 chilometri dal Marina. Abbiamo un diving center e ci sono i percorsi per chi vuole fare trekking o mountain bike.

In questo momento avete ancora spazi a disposizione per i superyacht? Sì, abbiamo ancora degli spazi. In percentuale adesso siamo poco sopra l’80%.

La maggior parte degli ormeggi sono venduti o sono in affitto? All’inizio sono stati venduti degli ormeggi per un periodo trentennale, ma oggi la nostra logica è quella di affittare.

Il cantiere navale è gestito da Amico Loano, secondo cantiere, dopo quello di Genova, del Gruppo Amico & Co., è dotato delle tecnologie più avanzate e offre tutti i servizi di assistenza tecnica e di manutenzione necessari, garantendo il minimo impatto ambientale possibile.

C’è molto turn over fra le imbarcazioni? No, non molto. Abbiamo un buon numero di clienti storici, e poi ovviamente c’è una buona fetta di transiti che l’anno scorso ha un po’ risentito, causa emergenza Covid.

Quindi è più una base per l’inverno per gli equipaggi, per i charter e per la manutenzione. Quello dell’inverno è un tema su cui punteremo sempre di più. Molti maxi yacht ormeggiano da noi perché la città è vicina e offre tutti i servizi di cui gli equipaggi necessitano. Inoltre, stiamo lavorando per portare in Marina nuovi servizi per loro.

Può dirmi qualcosa di più sui risultati del 2020? I risultati del 2020 sono stati molto soddisfacenti, tanto che abbiamo migliorato il fatturato rispetto al 2019 con un primo bilancio con risultato positivo.

(Marina di Loano, votato all’eccellenza – Barchemagazine.com – Maggio 2021)