Luca Meda, l’Uomo Azienda

Il Gruppo Molteni ha presentato il libro: Luca Meda. Architecture, design, drawings. È la prima monografia dedicata all’architetto che con le sue opere ha contribuito a fare la storia del design industriale e dell’architettura italiana, a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso

by Sophia Negri

Il volume, Luca Meda. Architecture, Design, Drawings, a cura di Nicola Braghieri, Sabina Carboni, Serena Maffioletti con saggi critici di Giampiero Bosoni, Rosa Chiesa, Alberto Ferlenga, Beatrice Lampariello, Chiara Lecce, Mario Piazza e Dario Scodeller, edito da Silvana Editoriale, unisce un’accurata biografia e analisi critica dei suoi lavori alla precisa raccolta di tutte le opere dell’architetto e designer. La presentazione del volume non rappresenta solo il momento in cui la monografia viene resa pubblica, ma coincide anche con il compimento di un minuzioso lavoro di ricerca e analisi della moltitudine di materiali e testimonianze legate alla persona, e artista, che Meda è stato. 

In quasi quarant’anni di attività professionale Luca Meda ha spaziato dall’architettura, spesso in compagnia del suo grande amico Aldo Rossi, al design industriale nel suo complesso, progettando prodotti tecnologici, come radio e televisori per Radiomarelli, piccoli elettrodomestici per Girmi e Moulinex, mobili ed arredi per Molteni&C, Dada, UniFor, Longoni ed Arflex.

I principali progetti sviluppati da Luca Meda

Sistemi per la zona giorno come 505 (1972) e Pass (1997), sistemi per la zona notte come 7volte7 (1988) e Glissquattro (1991), Serie Teatro (1982) e libreria Piroscafo (1991) con Aldo Rossi, arredi singoli come Les Beaux Jours (1985), Vivette (1988), Capotavola (1988), Risiedo (1988), Portafinestra (1989) e Primafila (1990); cucine per Dada, come Vela (1993), Pergola (1986) e Banco (1994); arredi per ufficio come Misura (1973) con Richard Sapper e Progetto 25 (1985).

La vita e le opere del progettista, anche soprannominato ‘uomo azienda’ per via della sua grandiosa capacità di commistionare disegno e impresa, sono state ripercorse grazie ai lavori di ordinamento durati ben 8 anni e che hanno infatti avuto inizio nel 2013.

Per le aziende del Gruppo Molteni ha ricoperto dal 1968, anno del suo ingresso in Molteni&C, il ruolo di art director, che gli ha consentito di affrontare a 360° il tema del design industriale, occupandosi non solo del progetto di arredo, ma parallelamente di allestimenti, immagine, cataloghi, fotografia e grafica, di fatto plasmando in particolare aziende come Molteni&C e Dada, nella forma come oggi le conosciamo.

Il percorso di ricerca sull’opera di Luca Meda è stato sviluppato dall’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, con l’acquisizione in comodato dell’archivio personale, voluto dalla moglie Giulia Balossi Restelli e dalle figlie Chiara e Sofia. A questa prima fonte è stato affiancato il prezioso archivio storico del Gruppo Molteni. L’azienda, per cui Luca Meda ha tracciato la strada dello sviluppo del grande gruppo, oggi di rilevanza mondiale, ha infatti sostenuto la pubblicazione del libro partecipando sia finanziariamente, sia contribuendo al reperimento dei materiali.

CHI HA AVUTO LA FORTUNA DI COLLABORARE CON LUCA MEDA, SPERIMENTANDO IL SUO METODO DI LAVORO, A VOLTE APPARENTEMENTE CAOTICO, SAPEVA CHE TUTTO COMINCIAVA DA UNA SUA INTUIZIONE MAGISTRALMENTE TRASPOSTA SU CARTA, GRAZIE ALLA SUA INSEPARABILE PENNA BIC.

Luca Meda ha ricoperto dal 1968, anno del suo ingresso in Molteni&C, il ruolo di art director per le aziende del Gruppo Molteni. Una posizione che gli ha consentito di affrontare in maniera totalizzante il settore del design industriale, occupandosi non solo del progetto di arredo, ma anche di allestimenti, immagine, cataloghi, fotografia e grafica, delineando il volto di aziende come Molteni&C e Dada e rendendole quelle che oggi conosciamo. La prima grande sfida di Meda in Molteni è stata quella di guidare la transizione di Molteni&C da una produzione basata su mobili in stile  a una di arredi moderni e di design. Luca Meda è stato un protagonista del disegno industriale e dell’architettura italiana tra gli anni Sessanta e Novanta. Progettista sapiente e artista inventore, è riuscito a intrecciare prolificamente il mondo della produzione industriale a quello dell’arte figurativa. I suoi progetti illustrano in maniera sublime il denso legame che ha stretto la cultura d’impresa con la forza inventiva dei suoi artigiani, dei suoi architetti, dei suoi artisti. 

Il passaggio da parte di Molteni&C da una produzione basata, ancora nel 1967, su mobili in stile, a una di arredi moderni e di design è stata la prima grande sfida affrontata e vinta da Meda, soprattutto attraverso la progettazione di sistemi componibili per la zona giorno e quella notte, alla base della sua pluridecennale collaborazione.

Il volume Luca Meda. Architecture, Design, Drawings, invita ad una riflessione sulla fragilità del confine che divide l’architettura e il disegno industriale, l’invenzione e la memoria. I disegni, i prototipi e i manufatti sono presentati, nel libro, per celebrare la persistenza di poche e precise forme. Sono queste le forme astratte della tradizione figurativa moderna, forme pure, quasi simboli, maturate negli anni della sua prima stagione di architetto. Forme essenziali, che pur nel mutare del loro uso quotidiano, della loro dimensione o della loro materialità affiorano di continuo, si trasformano, si associano ai modelli della memoria familiare e al repertorio degli oggetti di affezione. Semplici manufatti e consuete architetture divengono scene di vita felice e sembrano pronti ad essere riassorbiti dalla vita che scorre.

(Luca Meda, l’Uomo Azienda – Barchemagazine.com – Giugno 2022)