Dodici metri per tre e mezzo per 3.700 kg: è la formula della crociera secondo Lomac. Una crociera decisamente veloce, visto che il gommone supera i 56 nodi
by Niccolò Volpati
Le premesse non sono delle migliori. Il cielo è plumbeo, con quei classici nuvoloni che, per la legge di Murphy, scaricheranno tanta pioggia appena ci saremo allontanati dalla costa. Il mare non è una tavola. C’è almeno mezzo metro d’onda, il che potrebbe rappresentare un problema dato che devo salire a bordo di un gommone decisamente sportivo. Poco meno di dodici metri di lunghezza fuori tutto e un peso piuma perché, a vuoto, il dislocamento è di soli 3.700 kg. Tutto lascia presagire, come vuole la tradizione Lomac, un battello veloce e performante. La potenza consigliata dal cantiere è di 600 cv, invece il modello sul quale mi accingo a salire ne ha ben 900.
La navigazione è così come te l’aspetti. Il gommone è decisamente sportivo, sia in accelerazione, sia in termini generali per velocità. Per planare bastano 2400 giri, sedici nodi e poco più di cinquanta litri/ora totali. La massima è da brividi: 56,8 nodi, nonostante un’onda che probabilmente arriva a 70 cm. Sono sorprendenti la maneggevolezza, la facilità di conduzione e anche la sensazione di sicurezza. Francamente superare i 56 nodi non è la mia “comfort zone”, ma non ho mai avvertito una sensazione di pericolo. Per la massima velocità ci siamo messi con l’onda al traverso, partendo dal largo e puntando verso la costa. E senza particolari attenzioni per la conduzione, con qualche secondo di pazienza, il Gps segna la massima a 56,8.
La cabina ha una buona abitabilità e l’allestimento trasformabile ne consente un utilizzo di giorno e di notte. Il bagno è in un locale separato.
L’altro dato significativo è quello dei consumi. Fino a 5000 giri/minuto, infatti, si rimane sotto i 200 litri/ora che vuol dire anche solo quattro litri per un miglio. E tutto ciò, navigando a circa 49 nodi di velocità. Una prestazione di tutto rispetto, con consumi decisamente contenuti. Volendo arrivare alla massima, e quindi tirando fuori gli ultimi cavalli dei tre V6 Yamaha, le cose cambiano, anche se non eccessivamente. Da quattro litri per miglio si passa a superare i cinque e il consumo istantaneo sale oltre i 200 litri, arrivando alla massima a 303 litri/ora. L’ottima sensazione di controllo permette di virare stretto a velocità davvero sostenute, senza particolari patemi. Anche l’ergonomia è ben riuscita.
Al timone si è alla giusta distanza dai comandi, senza risultare appiccicati al volante, nemmeno quando si decide di timonare restando in piedi. La plancia ha sufficiente spazio per ospitare un plotter di grandi dimensioni e un display più piccolo per i dati motore. Ottima la soluzione per la manopola del joystick, che è in pratica “scavata” all’interno della vetroresina della consolle. In questo modo non risulta mai d’intralcio perché non sporge, ma è sempre a portata di mano e semplice da utilizzare.
GRAN TURISMO CRUISER 12.5, PIÙ SPAZIO IN CABINA
La novità presentata solo pochi mesi fa al Salone Nautico di Cannes ha 0,5 metri in più: da 12.0 si passa a 12.5. La carena non cambia, le dimensioni nemmeno, ma crescono i volumi sottocoperta. Lo si nota già dall’esterno. Il piano di calpestio nella zona di prua è rialzato proprio per offrire più abitabilità nella cabina sottostante e infatti all’entrata l’altezza è di ben 185 cm. Anche il bagno acquista più spazio rispetto alla versione 12.0 con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di chi ama usare il battello per una crociera di più giorni. È un’esigenza sempre più forte. I nuovi armatori sono spesso persone che in passato hanno posseduto barche più grandi e che si indirizzano ai maxi rib anche per la semplicità di gestione, ma non intendono rinunciare al piacere della crociera.
Il T-Top è sorretto da una sovrastruttura in inox che appare molto robusta. Non potrebbe essere altrimenti, visto che il gommone sfreccia a 56 nodi. In ogni caso, la sensazione è che sia destinato a rimanere ben piantato in coperta anche quando il mare è formato e i salti inevitabili. L’unica cosa che mi lascia perplesso è il parabrezza. Non parlo dell’aspetto estetico che è decisamente sportivo e filante così come deve essere su un battello di questo tipo. Sono le dimensioni che non mi convincono del tutto. È grande, ma non è enorme e non ha un tergicristallo. Avrei preferito un parabrezza di dimensioni maggiori con una spazzola per pulirlo dagli spruzzi oppure un plexiglass più piccolo che lasciasse però più libera la visuale.
L’ultima bella notizia riguarda le secchiate d’acqua. Dal mare non sono arrivate perché bottazzo e parabrezza hanno svolto egregiamente il loro compito. A centro barca, così come in pozzetto, né spruzzi, né acqua nebulizzata. E, nonostante le nefaste previsioni, i nuvoloni ci hanno accompagnato per tutta la durata del test senza però scaricare pioggia sulle nostre teste.
GRAZIE AI 750 LITRI DI CAPACITÀ DEL SERBATOIO, L’AUTONOMIA A 30 NODI ARRIVA A 220 MIGLIA. UN VALORE CHE CONFERMA L’INDOLE DEL BATTELLO IDEALE PER LA CROCIERA A MEDIO RAGGIO.
Engine data
Potenza consigliata 600 e massima 900. Se non appartenete alla categoria che definisce 50 nodi una velocità di crociera, una coppia di 300 cv dovrebbe essere più che sufficiente.
LOMAC NAUTICA S.R.L.
I-20097 San Donato Milanese (MI)
T. +39 02 51800538
[email protected]
www.lomac.it
PROJECT
Federico Fiorentino e ufficio tecnico Lomac
SCAFO
Lunghezza fuori tutto 11,70m • Larghezza massima 3,58m • Diametro tubolari 0,68m • 6 compartimenti • Serbatoio carburante 750 l • Serbatoio acqua 80 l • Dislocamento 3.700 kg • Potenza massima applicabile 3×300 cv
MOTORE
3xF300NSB Yamaha • Potenza 220,6 kW (300 cv) • 6 cilindri a V 60° • Cilindrata 4.169 cc • Alesaggio per corsa 96mm x 96mm • Rapporto di trasmissione 1.75:1 • Regime di rotazione 5000-6000 giri/minuto • Peso 260 kg
CERTIFICAZIONE CE
CAT B
PREZZO
312.000 € compreso di motori, Iva Esclusa; 361.000€ Iva Esclusa, modello provato (Febbraio 2022)
(Lomac GranTurismo 12.0, ocean’s twelve – Barchemagazine.com – Febbraio 2022)