Lo studio di Claudio Lazzarini e Carl Pickering ha svolto nella sua storia un’attività che comprende tipologie di progetti che spaziano in moltissimi ambiti, interpretando ogni periodo storico con grande sensibilità
by Claudia Giulia Ferrauto – photo by Studio LPA and Matteo Piazza
INNOVAZIONE. VISIONE D’INSIEME. FRESCHEZZA. Quando si varca la soglia dello studio Lazzarini Pickering – nel cuore pulsante del quartiere Trastevere a Roma – si entra in un’altra dimensione, avvolti da un pieno di luce morbida, doppie altezze inaspettate, spazi pieni di eleganza e ordine. Due splendidi labrador retriever, color panna e cioccolato, ci seguono docili mentre attraversiamo lo studio e l’architetto Pickering spiega che «In questi spazi, hanno creato, lavorato, vissuto grandi artisti, prima che lo acquistassimo, da Schifano a Gino De Dominicis, fu la sede della Fondazione Boetti, la dimora di Abel Ferrara. Molto di quello che esiste qui parla anche di loro».


VILLA IN THE CHILTERNS
Questo progetto, immerso nella campagna tra Londra e Oxford, nasce da un’operazione di demolizione e ricostruzione di una casa dei primi del Novecento immersa nel verde. L’intervento ha coinvolto sia la scala architettonica sia quella paesaggistica. Due gli elementi che stilisticamente la caratterizzano: l’ingresso all’abitazione con una rotonda percorribile delimitata da siepi; la casa, ricoperta da un manto erboso, situata a un livello inferiore, a scomparsa rispetto all’intorno. Un concept dove fa da padrona la leggerezza ma non solo. È una casa a impatto zero come energia d’uso grazie ai molti accorgimenti green adottati.
Ritratto di uno studio
Lo studio, fondato nel 1982 dagli architetti Claudio Lazzarini e Carl Pickering, ha ottenuto nel corso degli anni prestigiosi premi internazionali, tra cui il Compasso d’Oro, l’AR + D Prize, il Gold Bundesrepublik Design Prize, il Dedalo Minosse Architectural Prize e il Millennium Design Award. L’arch. Claudio Lazzarini si laurea in architettura presso l’Università “La Sapienza” di Roma, dove studia con Ludovico Quaroni. L’arch. Carl Pickering nasce a Sydney (Australia) ma vive in Italia dal 1980, dove si laurea in architettura presso l’Università IUAV di Venezia, studiando con Peter Eisenman, Gino Valle, Massimo Scolari. Nel corso degli anni, oltre all’attività di progettazione, i due fondatori dello studio LPA hanno svolto un ruolo didattico e divulgativo tenendo conferenze presso importanti istituzioni – tra cui il MAXXI e la Casa dell’Architettura – nonché come Visiting Professor presso diverse Università internazionali. Sono inoltre stati entrambi docenti presso la Facoltà di Architettura “La Sapienza” di Roma “Ludovico Quaroni”.

VILLA A POSITANO
Una villa del Settecento, il cui tema progettuale è la creazione di un intervento contemporaneo nel contesto di un’antica città marinara, per reinterpretarne le tradizioni di chiara influenza araba annidate in diversi dettagli. La ristrutturazione prevede il ripristino dell’originaria ampiezza degli spazi e degli archi a tutto sesto modulati da un paesaggio di elementi geometrici. La continuità degli ambienti, collegati tra loro da cornici scatolari in ferro, firma gli ambienti portando la forza del contemporaneo nel cuore della storia.
A questo punto, prima di entrare nel pieno dell’intervista, sarà bene introdurre i protagonisti di questo nostro ritratto. Lo studio Lazzarini Pickering, fondato a Roma nel 1982 dagli architetti Claudio Lazzarini e Carl Pickering, ha collezionato, in quasi quarant’anni di attività, un lavoro che abbraccia tipologie di progetti che spaziano dal design nautico all’architettura, passando poi attraverso la ristrutturazione di edifici storici, per arrivare fino alla progettazione di hotel, Spa, ristoranti, senza dimenticare l’industrial design, la grafica e il branding.
SENSE HOTEL
L’Hotel Sense, a Sofia, ruota attorno alla ricostruzione nel 2013 in chiave moderna, di un edificio storico. L’hotel è situato in una delle strade più prestigiose della città, e la peculiarità è la capacità che la soluzione finale apporta all’edificio, di creare un dialogo rispettoso con il contesto, nonostante il look assolutamente contemporaneo.La nuova facciata che caratterizza l’hotel è composta da una superficie vetrata interrotta da una griglia metallica che definisce il motivo delle finestre nelle camere.

Negli anni lo studio LPA ha saputo rispondere ai desiderata di clienti tra cui figurano diversi importanti cantieri nautici come Benetti, Rossinavi, Wally, poi Valentino, e poi ancora Fendi, per cui ha progettato l’immagine internazionale delle 80 boutique sparse nel mondo dal 1997 al 2002, per non parlare dei progetti per Montblanc o per Ferrero, insomma l’elenco è lungo e inquadra uno spirito progettuale che va letteralmente “dal cucchiaio alla città”. Non stupisce quindi la collezione di prestigiosi premi internazionali, tra cui il Compasso d’Oro, l’AR + D Prize, il Gold Bundesrepublik Design Prize, il Dedalo Minosse Architectural Prize e il Millennium Design Award. Il carattere versatile, parte della natura dello studio, si sposa a una visione che resta tuttavia integra in ogni diverso progetto, come si percepisce osservando il senso di leggerezza che traspare in ogni realizzazione.
«Come Studio di architettura, noi andiamo da masterplan urbanistici a edifici nuovi, alla ristrutturazione di edifici storici, agli hotel, alle boutique, e infine disegniamo anche mobili. Non ci sono barriere o confini, la contaminazione multidisciplinare è il nostro elemento fondante». Carl Pickering
Qual è lo spirito con cui lo studio affronta sfide così diverse restituendo sempre un chiaro imprinting identitario della vostra firma?
La nostra specificità è che siamo architetti e ne andiamo orgogliosi, perché chi ha fatto questo percorso di vita e di studio ha una scala temporale diversa da tutti nell’approcciare i progetti. Le cose che facciamo sono pensate per non avere tempo ed essere sempre attuali. Molte nostre realizzazioni di vent’anni fa, sembrano fatte oggi. Un’altra nostra caratteristica, legata proprio a questo Dna, è la multidisciplinarietà che ci porta ad essere spesso degli outsider, con una profonda vocazione ad innestare da un campo ad un altro le ricerche che stiamo facendo. Questo ci permette di approcciare ogni progetto in modo molto fresco.
SPA A BEIRUT
Il progetto, sito a Beirut (Libano), è volto alla realizzazione di una Spa pubblica come parte integrante di un albergo degli anni ’60. La volontà è quella di ristrutturare con un linguaggio contemporaneo il tradizionale edificio libanese nei pressi dell’hotel, caratterizzato da muri di pietra a vista e da un grande loggiato ad archi. L’intervento architettonico abbraccia circa 1.000 mq disposti su due livelli e prevede un nuovo corpo di fabbrica connesso a quello esistente. Le grandi vetrate sono schermate da Moucharabieh, reinterpretati in chiave moderna, mettendo in comunicazione spazi interni ed esterni. Il risultato è di un incredibile rigore, perfettamente integrato a un caleidoscopio di colori e geometrie.
A proposito di freschezza, tra i tanti progetti iconici che hanno firmato, quelli in campo nautico hanno segnato dei punti di riferimento, basti pensare al Wally Power 118 o al Wally 80, Shaka, con cui, nel 2008, hanno vinto il Compasso d’Oro ad esempio.

VILLA G
Villa “G” fa parte di un progetto del 2016 immerso in un’area boschiva protetta nei pressi di Todi, e segna l’esito di un lavoro di ristrutturazione di un intero borgo risalente tra il Sette e l’Ottocento. La superficie totale del lotto è di circa 9 ettari. L’unità “G” ha una superficie di 357 mq ed è la prima nuova architettura completata. Il risultato manifesta una capacità di far dialogare con equilibrio tradizione e contemporaneità, toccando un risultato estremamente elegante e moderno, rendendo omaggio alla storia.


Come siete entrati nel settore nautico e con quale sensibilità vi muoverete per trovare risposte così dirompenti eppure tanto apprezzate?
Il nostro ingresso nella nautica avviene un po’ per caso, occupandoci degli interni del Wally B, nel 1995, nonostante nessuno di noi due avesse radici in questo ambiente. Ci contraddistingue da sempre però il fatto di essere dei designer strategici. Approcciamo ogni progetto con l’apertura di quando si affronta qualcosa per la prima volta, e questo produce risultati inaspettati, come il Wally pensato per Ferrero, che poi ci chiese di rilanciare anche i Ferrero Rocher.
Un salto di scala inusuale, passare dal progettare uno yacht al rilancio del brand di un cioccolatino, come avete reagito?
Con stupore, la nostra prima risposta fu di perplessità. Noi non comprendiamo il cioccolato al latte, forse non siamo le persone giuste per questo concept, abbiamo detto, e invece lui ci rispose che gli piaceva proprio il nostro modo strategico e fuori dagli schemi di pensare.


FARR 85 ROMA
Lo studio LPA ha lavorato su barche che sono rimaste nel cuore, come il Farr 85 Roma (prodotto dal cantiere Latini Marine – tra i primi in Europa a misurarsi nella costruzione di barche in fibra di carbonio) sviluppato da Farr Yacht Design in collaborazione con Lazzarini Pickering Architects.
Insomma, il vostro segreto è il fatto di non essere iperspecializzati in un solo tema, ma saper valorizzare ogni cosa in base ai riferimenti del contesto, potremmo dire così?
Esattamente, e questo lo vediamo nella nautica come in architettura come pure nel design. La nostra non specificità disciplinare, diventa un’estrema specificità rispetto al luogo. Che vuol dire capire i contesti, interpretarne i segni, le geometrie, i materiali, la luce, il vento, le viste. Nel caso di un edificio storico – e con lo studio ne abbiamo curati diversi – si tratta di capire la stratificazione di quel luogo. Il nostro intervento in questi casi ci vede, metaforicamente, come dei chirurghi che operano con un bisturi per cercare di ottenere il massimo, rendendo il nostro intervento il più invisibile possibile.


WALLY
La collaborazione tra lo studio Lazzarini Pickering Architetti e il cantiere Wally vanta progetti memorabili, dagli splendidi interni progettati per il Wally 80’, progetto nautico Farr Yacht Design, che nel 2008 valse il Premio Compasso d’Oro, vinto fino all’iconico Wally Power 118’ per cui firmarono l’interior design e lo styling, in collaborazione con Luca Bassani e il cantiere.


Per comprendere meglio questo concetto molto interessante può farci qualche esempio?
Per l’architettura potrei citare la Villa in The Chilterns, che convive in perfetta armonia immersa nel verde, come anche Villa G, o la Spa di Beirut, dove l’innovazione sposa il contesto storico con armonia senza mai travolgerlo.
FLYING DAGGER
Gli interni del Flying Dagger – superyacht di 50 metri completamente custom dei cantieri Rossinavi – curati dallo studio Lazzarini Pickering Architetti nel 2018, presentano un layout minimalista pieno di personalità. Si gioca sulla luce, naturale e artificiale, e ci si trova sospesi nelle nuvole in un’architettura fluida, nella quale funzioni, materiali e colori si inseguono, si specchiano e si mescolano tra loro lasciando una sensazione di libertà e leggerezza.
Anche la sostenibilità può essere una guida che diventa elemento portante di design, ne è un esempio nella Villa in The Chilterns. Nella nautica di esempi ce ne sono molti, in ogni nostro progetto cerchiamo la linea, il carattere, l’elemento geometrico dominante, cui far convergere tutto il resto. Può essere la corrispondenza del pagliolato tra esterno e interno, o il mettere a nudo la struttura dello yacht, come abbiamo fatto anche recentemente sul Motopanfilo di Benetti, come pure creare una maggiore coerenza tra i molti modi di stare a bordo e la configurazione degli spazi. In quest’ultimo caso, l’idea di conferire agli interni di uno yacht la possibilità di trasformarsi – grazie a una serie di accorgimenti di design – rendendo gli ambienti polifunzionali è stata vista forse con una certa ritrosia nel primissimo momento, mentre in seguito ha preso piede ed è diventata un vero trend.



BENETTI MOTOPANFILO 37
Lo studio Lazzarini & Pickering ha curato e sviluppato il design degli interni del Benetti Motopanfilo 37 metri lavorando per trovare delle costanti costruttive e stilistiche che fossero però flessibili all’interpretazione da parte dell’armatore. È uno yacht dal carattere molto forte che permette di personalizzare gli ambienti senza stravolgere l’unicità dello stile.


SWAN POLYTROPON
Lo splendido progetto Polytropon, costruito nel 2008 da Swan, è un progetto custom che vanta soluzioni originali e innovative, quali ad esempio la tuga schermata con una soluzione “all white” per consentire una luce morbida e piacevole in coperta, creando al contempo condizioni climatiche migliori. Caratteristica fortemente voluta da LPA per gli interni, la multifunzionalità degli spazi, resa possibile da infiniti accorgimenti di trasformabilità degli arredi.


Dal Salone del Mobile del 2015, lo studio stabilisce con MSE (Marta Sala Editions) una proficua collaborazione che porta alla luce una collezione di mobili, tappeti, sedie, poltrone, divani, ma anche pezzi personalizzati e in edizione limitata, tra questi: la seduta Murena (di cui esistono diverse versioni); il tappeto Ludovico; la poltrona Wanda. Il fil rouge che lega i progetti risiede nella linea fluida e minimalista dello studio LPA che tesse un dialogo armonioso con materiali e forme.

Più si ascoltano le risposte più nella mente si creano nuove curiosità. La bellezza dei progetti e la capacità di raccontarli hanno aumentato le domande lasciando tutto il resto in sospeso. E mentre riordino gli appunti e prendiamo accordi per le immagini, la dolcezza dei due labrador, che hanno pazientemente ascoltato accucciati, si trasforma in un saluto festoso che diventa un abbraccio – letteralmente – nei confronti di Claudio Lazzarini e Carl Pickering. È arrivato il tempo di congedarsi.
(Lazzarini Pickering, visionari e sensibili – Barchemagazine.com – Ottobre 2021)