Invictus GT280S, the gran turismo

La versione Sport prevede la motorizzazione fuoribordo fino a una potenza di 500 cv. Proprio quella che avevamo sullo specchio di poppa con i nuovi V6 di Yamaha

by Niccolò Volpati – photo by Alberto Cocchi

TUTTO INIZIÒ DALLA GRAN TURISMO 280. Era il primo modello di Invictus con qualcosa di più di Christian Grande. L’ultima evoluzione di quel modello è siglato “S”, che sottende la parola Sport. A poppa si possono installare i fuoribordo fino a 500 cv di potenza e Yamaha ha preso alla lettera questa indicazione con i due nuovi V6 da 250 cv ciascuno. Perché nuovi? Perché è stato ottimizzato il sistema Steer by Wire per migliorare virata e controllo dell’imbarcazione. La sensazione al timone è quella di una durezza progressiva. Il volante è docile ai bassi e medi regimi e mano mano che si accelera, diventa più duro. In questo modo si ha sempre un controllo ottimale. Se il volante fosse solo morbido, infatti, potrebbe risultare poco preciso a velocità sostenuta.

Cabina trasformabile con una buona abitabilità grazie a una tuga rialzata che comunque non “appesantisce” le linee esterne. Il locale bagno è sufficientemente ampio.

Cambia anche il sistema della retromarcia. Fino a 2500 giri, inserendo la retromarcia, lo scarico rimane sopra la piastra anti ventilazione e perciò lontano dall’elica. L’elica, pertanto, lavora in un’acqua priva di bolle d’aria e perciò è più efficiente. I nuovi V6 hanno anche un nuovo disegno del piede. L’obiettivo è quello di ridurre la pressione sul profilo in modo da aumentarne la durata. E poi c’è la funzione TotalTilt che permette di sollevare il motore verso l’alto prima di abbatterlo per tirarlo fuori dall’acqua. Questa soluzione serve per minimizzare gli ingombri sulla poppa, lasciando il gambo che spunta maggiormente fuoribordo, ma sempre e interamente fuori dall’acqua. Ciò che non cambia è l’architettura e la cubatura. Sono motori a sei cilindri a V di 60° da 4,2 litri di cilindrata. E alla prova dei fatti, le promesse fatte in conferenza stampa sono state mantenute. GT280S con i due Yamaha 250 mi è parso molto maneggevole e sempre sicuro da condurre.

Le condizioni durante la prova erano perfette per bagnarsi. L’onda, infatti, era ripida e almeno di mezzo metro. E poi c’era un vento teso di quasi 18 nodi. Una situazione che può mettere in crisi uno scafo di otto metri di lunghezza, ma non è successo. Tanta spinta, dato che il cronometro si è fermato a poco più di tre secondi per planare e a sedici per raggiungere la massima. Ho navigato piacevolmente fino a 4500 giri a 36 nodi di velocità. Poi, date le condizioni del mare, per arrivare fino ai 48,2 nodi registrati al massimo, ho fatto solo delle puntate nei punti costieri più protetti. Mi sono messo con il mare di poppa e ho affondato le manette. Anche quando la prua si infilava nell’onda, la barca è sempre rimasta asciutta. Il comportamento, in generale, è sempre stato molto positivo. La sensazione era quella del controllo assoluto. Stabile, sicura, maneggevole e asciutta: tutto quello che si può desiderare.

Tra i numeri più graditi dei nuovi fuoribordo ci sono i bassi consumi. A tutte le andature di crociera i litri per miglio oscillano tra poco più di due e meno di quattro.

Le linee d’acqua del GT280S e i due fuoribordo Yamaha sono la coppia perfetta. Se la navigazione è stata asciutta, però, parte del merito va attribuito al parabrezza che ha svolto il suo lavoro egregiamente e alla prua semi-rovescia che Christian Grande ha disegnato apposta per tutti i modelli Invictus. La potenza erogata dai due V6 Yamaha è stata tanta. Arrivare a poco meno di cinquanta nodi con una barca da crociera, ancorché sportiva, e con un’onda di mezzo metro, è un risultato più che soddisfacente.

Tra le caratteristiche dei nuovi V6 di Yamaha, molte sono dedicate a migliorare il comfort in navigazione con il sistema Steer by Wire e quello per aumentare l’efficienza in retromarcia.

Il layout a walk-around facilita gli spostamenti a bordo. I passavanti per accedere a prua sono sufficientemente ampi e i tientibene abbondano per muoversi sempre in sicurezza.

L’altro dato più che positivo che deduco non dalle sensazioni, ma dai numeri, sono i consumi. Sempre molto contenuti perché, anche alla massima velocità, la somma di entrambi i motori mostra un consumo di 179 litri/ora che significa 3,7 litri miglio. A trenta nodi invece i litri/ora sono circa ottanta e due e mezzo i litri/miglio. Al minimo di planata si scende a 61 litri/ora, con i litri per miglio che rimangono invariati a 2,5. Numeri bassi che contribuiscono a garantire una notevole autonomia. Il serbatoio, infatti, ha una capienza di 530 litri che permette di avere da 140 a 240 miglia di autonomia secondo l’andatura di crociera. Le doti marine di Invictus GT280S si apprezzano anche in virata. La barca è agile, ma sempre stabile e sicura. Ottima anche l’ergonomia di plancia e la seduta del timoniere. Tutto a portata di mano e alla giusta distanza.

Il design di Invictus non è solo bello da vedere, ma anche funzionale. Oltre alla prua semi-rovescia che garantisce volumi sottocoperta e capacità di fendere le onde, un altro esempio è rappresentato dai tientibene. Sono ovunque e contribuiscono alla sensazione di sicurezza quando si naviga e quando si è fermi in rada. Muoversi a bordo non è mai un problema, nemmeno quando si deve andare a prua e quindi salire sulla tuga che è più alta per garantire più spazio in cabina. Anche lì ci sono i tientibene così come vicino alle due piattaforme di poppa che affiancano i fuoribordo. Sono utili, sono lì dove servono. Christian Grande li ha trasformati in un elemento di design e non riuscirei a immaginare un Invictus privo di questi acciai.

Il T-Top in coperta appare saldo e robusto. Verso poppa poggia su due montanti, mentre a prua ce n’è uno solo che divide a metà il parabrezza.

Ottima sensazione in navigazione, anche quando si raggiunge una velocità molto elevata. Sempre stabile e sicura, anche grazie al nuovo sistema Steer by Wire dei nuovi V6 Yamaha.

Yamaha Helm Master EX – L’elettronica aiuta a semplificare la vita. Questa è la filosofia che guida molti settori produttivi, incluso quello dei motori. Yamaha ha fatto sua questa mission proponendo un nuovo sistema di rigging che si può utilizzare per tutti i suoi fuoribordo. Le uniche condizioni sono la presenza di una manetta elettronica in plancia e un fuoribordo da 150 cv in su. Ovviamente Helm Master EX funziona anche con installazioni multiple e il sistema comprende: il joystick, lo sterzo elettrico digitale, il display touch screen, le funzioni per l’autopilota e il controller Drive by Wire. La funzione Drive by Wire consente di virare in modo fluido a tutti i regimi, anche al minimo.
Fornisce, pertanto, un controllo maggiore della direzionabilità della barca. Lo sterzo digitale utilizza attuatori elettrici meno ingombranti, più silenziosi e più efficienti rispetto a un sistema tradizionale idraulico. Spariscono, quindi, pompe e cablaggi. L’interfaccia con l’autopilota consente di impostare rotte particolari, utili soprattutto a chi pesca dalla barca. E poi l’elettronica porta con sé molte altre funzioni come il trim automatico e il “Neutral Hold”.
Premendo un pulsante, si può evitare che un colpo accidentale alla manetta faccia partire la barca a razzo. È, a mio avviso, un sistema importantissimo, quasi quanto lo stacchetto di sicurezza, perché su una barca di dimensioni non eccessive, è probabile che, soprattutto durante l’ormeggio, qualcuno si sposti a bordo e tocchi accidentalmente la manetta. Con questo sistema, aumentano solo i giri del motore, ma la marcia rimane in folle. In generale Helm Master EX dà una piacevole sensazione che tutto sia sotto controllo. Come dire, c’è, ma quasi non ce ne si accorge perché è automatico e intuitivo. Le funzioni più avanzate sono ideali per professionisti e pescatori. Tutti, anche i neofiti, invece, apprezzeranno la facilità di manovra durante un ormeggio.

INVICTUS YACHT (ASCHENEZ SRL)
Via Donnici, 28
I-88021 Borgia (CZ)
www.invictusyacht.com

PROGETTO: Christian Grande

SCAFO: Lunghezza fuori tutto 8,87m • Larghezza massima 2,84m • Dislocamento 2.400 kg • Serbatoio carburante 530 l • Potenza massima installabile 2×250 cv

MOTORE: 2xF250NSB Yamaha • Potenza 184 kW (250 cv) • V6 (60°) • Cilindrata 4.169 cc • Alesaggio per corsa 96mm x 96mm • Rapporto di trasmissione 1.75:1 • Regime di rotazione 5500-6000 giri/minuto • Peso 260 kg

CERTIFICAZIONE CE: CAT B

PREZZO: A partire da 159.100 €, prezzo base con 2 x 250 Yamaha F200 (Dicembre 2021)

(Invictus GT280s, the gran turismo – Barchemagazine.com – Dicembre 2021)