Immerso nella campagna toscana, a pochi chilometri da Arezzo, sorge un borgo medievale che racconta delle lotte tra Guelfi e Ghibellini e ricorda le imprese dei Principi Germani di Savoia e del Duca degli Abruzzi Luigi Amedeo
by Francesca Portoghese – photo by M. Badiani, F. Pagliai, V. Raniolo and L. Vukaj
Nel 1993, il fascino di questo posto, lontano dalla frenesia di un’accelerata quotidianità, conquista Ferruccio Ferragamo che, dopo averlo amato come rifugio per le sue vacanze, decide di rilevarlo e di intraprendere un’opera di recupero per riportare alla luce tutto il suo splendore. Oggi è lo stesso Ferruccio Ferragamo, insieme ai figli Salvatore, responsabile del settore ospitalità e viticoltura, e Vittoria, responsabile dell’Orto del Borro e dei progetti speciali, a gestire l’intera tenuta. Autenticità, rispetto dell’ambiente, cultura e valorizzazione delle eccellenze locali sono i cardini della filosofia sostenibile de Il Borro. Un soggiorno qui non si traduce nella mera necessità di trovare un alloggio in Toscana, perché è questo posto da sogno la vera destinazione. Un’oasi di pace, per vivere una vacanza rilassante e intima, a stretto contatto con la natura, passeggiando per i vigneti circostanti, nei boschi o nel Borgo, lontani dai ritmi incalzanti della vita quotidiana.
Il rispetto del territorio è al centro della filosofia aziendale e si concretizza attraverso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili che la rendono una tenuta a zero emissioni. Il Borro infatti, attraverso pannelli fotovoltaici che alimentano la cantina, le strutture ricettive, i ristoranti e gli uffici, produce più energia elettrica di quella che consuma, contribuendo ad un risparmio di 930 tonnellate di CO2 annui.
Soggiornare a Il Borro è immergersi nella Toscana più autentica – tiene subito a precisare Salvatore Ferragamo – e ritrovarla nei suoi tratti più caratteristici: cucina, artigianato, cultura enologica. Gli ospiti sono circondati da una natura incontaminata e da un borgo millenario che lascia senza fiato. Nel cuore della Tenuta, gli spazi distintivi e caratteristici delle abitazioni originali si trasformano in vere e proprie oasi di comfort.
Oltre ad offrire un bellissimo viaggio nell’enogastronomia toscana, cosa scoprono i vostri ospiti? L’eno-gastro turista è sempre alla ricerca di una vera esperienza, per toccare con mano la realtà in cui si immerge. La visita alle cantine storiche de Il Borro, ad esempio, non si tratta di una semplice degustazione, ma di un vero viaggio nell’arte e nella storia del vino. Prima di raggiungere le cantine, un video racconta agli ospiti la storia dell’azienda e anticipa la visita alla nostra galleria d’arte che si fregia di nomi come Rembrandt, Manet, Goya, Mantegna, Picasso, Warhol. Per gli amanti del benessere, invece, la scelta non può che ricadere sui trattamenti di vinoterapia presso la nostra Spa. Inoltre, incantevoli passeggiate a cavallo tra le vigne sono l’ideale per chi ama immergersi nella natura, mentre una speciale lezione di cucina è dedicata a coloro che vogliono cimentarsi ai fornelli, accompagnandosi con un buon calice di vino dal gusto evocativo degli intensi colori delle vigne al tramonto.
Sostenibilità, utilizzo di fonti di energia rinnovabile e rispetto dell’ambiente nella produzione agricola e vitivinicola sono solo alcune delle tematiche che contraddistinguono l’anima de Il Borro, da quando, nel 2012, hanno compiuto una vera e propria virata dall’agricoltura convenzionale a quella biologica.
Un cambiamento di rotta nel pieno rispetto della natura e dei cicli colturali. A questo proposito, continua Salvatore Ferragamo: Essere vignaioli, uomini di terra, spinge a riflettere sul valore di un’agricoltura e di uno sviluppo sostenibili. Considerazioni concrete che a Il Borro si traducono in una dedizione estrema, volta a creare reale beneficio per la comunità e le generazioni future. Abbiamo deciso di essere attori responsabili dell’ecosistema, tutelando al meglio le risorse naturali a disposizione dell’uomo.
A Il Borro, gli ospiti possono imbattersi nel calzolaio, nell’orefice, nella decoratrice e nella ricamatrice, tutti artigiani impegnati nella realizzazione di manifatture di pregio.
La vita del borgo è animata anche dai tanti artigiani che mostrano la bellezza degli antichi mestieri. Perché questa scelta? Per vivere l’autenticità della tenuta, fondamentale è un giro tra le botteghe che animano l’antico borgo medievale, che regala agli ospiti il privilegio di vedere all’opera gli artigiani locali. L’intento è di salvaguardare il borgo, riportarlo al suo antico splendore, mantenendone l’autenticità attraverso tradizioni e culture. Alcune delle botteghe erano già qui nel 1993, noi abbiamo cercato solo di valorizzarle perché crediamo che l’artigianato, l’uso di materiali preziosi, il tempo lento e la passione siano segni distintivi di una realtà che affascina chiunque. Fa parte della nostra storia, della nostra cultura e del nostro essere Toscani e Italiani…è il vero made in Italy.
Cosa rappresenta Il Borro per la Toscana? Questo luogo è da sempre strettamente collegato al territorio. Nel tempo, abbiamo compiuto diversi recuperi di siti abbandonati, che in alcuni casi sono stati adibiti ad accoglienza, in altri dati in appoggio allo staff. Anche tutta la nostra ristorazione ha un’impronta regionale, e le materie prime provengono quasi esclusivamente da fornitori toscani. Facciamo rete per un’intensa promozione della Toscana che può vantarsi di una realtà come la nostra che ne valorizza ogni aspetto.
(Il Borro, l’arte del vivere – Barchemagazine.com – Settembre 2022)