Fountaine Pajot, anticipare le tendenze

Razionalizzare per incrementare la produzione e nuove collaborazioni. Il cantiere francese ha le idee chiare per il prossimo futuro

by Niccolò Volpati

Questa storia ha un inizio comune a tante altre. La pandemia ha scombinato i piani dei cantieri nautici perché, dopo un periodo di sosta forzata, il mercato è ripartito più forte di prima. La richiesta di imbarcazioni, a vela come a motore, è stata maggiore di qualsiasi rosea aspettativa. È stato un po’ come se andando in bicicletta in salita ci si trovasse un semaforo rosso in mezzo alla strada. Ripartire è faticoso, soprattutto se intorno hai delle persone che ti incitano a fare in fretta e ad andare più veloce di prima.

photo by Andrea Muscatello

Domenico Furci è responsabile per il gruppo Fountaine Pajot/Dufour per l’Italia, Malta, Serbia e Montenegro.

ANCHE PER DUFOUR IL 2023 SARÀ UN ANNO IMPORTANTE GRAZIE ALLA PRESENTAZIONE DEL 37 E DI UN ALTRO NUOVO MODELLO.

Fountaine Pajot ha scelto il suo percorso per raggiungere il traguardo. «Abbiamo stipulato una partnership strategica con il cantiere Couach di Arcachon – afferma Domenico Furci, responsabile del gruppo Fountaine Pajot/Dufour per l’Italia e altri Paesi del Mediterraneo – che ci permetterà di razionalizzare e implementare la produzione». Il cantiere Couach ha una lunga tradizione e molta esperienza. Le garanzie di sapere lavorare bene, non mancano. Da sempre si è dedicato a due linee di imbarcazioni: una rappresentata dalle motovedette per la Guardia Costiera francese e l’altra da navi da diporto, dai 24 metri in su. L’accordo tra Couach e Fountaine Pajot prevede che ben 250 addetti del cantiere di Arcachon saranno impegnati nella produzione di multiscafi a motore e i primi esemplari usciranno proprio in questo periodo. Fino a ieri, i modelli a motore di Fountaine Pajot venivano realizzati nello storico stabilimento di La Rochelle, la sede più antica del gruppo, quella che si affaccia sul mare. La struttura non era però adeguata per rispondere alle tante richieste del mercato, in particolar modo ora che sono fortemente in aumento.

Fino al 2019 i catamarani prodotti a La Rochelle erano per il 30% a motore e per il 70% a vela. Nel 2021 la percentuale si è modificata passando al 40% a motore e 60% a vela e il gruppo si aspetta che la forbice si assottigli ulteriormente. Trasferire la produzione dei modelli a motore ad Arcachon non ha solo avuto il vantaggio di acquisire le maestranze di Couach, ma anche alcuni direttori di produzione e, soprattutto, ha permesso di ottimizzare le sinergie. A La Rochelle, infatti, c’è un reparto che si occupa della realizzazione degli interni e continuerà a farlo, sia per i modelli di Fountaine Pajot, sia per quelli di Dufour.

FOUNTAINE PAJOT, CANTIERE ATTIVO GIÀ DA 45 ANNI, HA FATTO LA STORIA DEL CATAMARANO DA CROCIERA.

Questa nuova organizzazione produttiva, oltre ad aumentare il numero delle barche realizzate, è funzionale a un completamento della gamma. Prosegue Furci: «Il prossimo multiscafo a motore sarà un 50 piedi e arriverà all’inizio del 2023». Alla gamma si aggiunge pertanto una taglia che mancava. Oggi è composta dall’entry level di undici metri di lunghezza, MY4S, che, a differenza dell’MY37 che ha sostituito, è privo di fly. Crescendo di dimensioni c’è MY5 che misura 40 piedi e MY6 che arriva a 45. L’ammiraglia, invece, è rappresentata da MY67 che deriva da Alegria 67, il catamarano a vela più grande realizzato da Fountaine Pajot. «Tutti i nostri catamarani a motore sono progetti autonomi, non derivano da modelli a vela, a parte MY67. Non si tratta di multiscafi a cui è stato tolto l’albero, ma di disegni nati apposta per rispondere alle esigenze degli armatori che vogliono un catamarano a motore».

Fountaine Pajot
Power 67.

IL PROSSIMO MODELLO A MOTORE SARÀ UN 50 PIEDI E SARÀ PRESENTATO NEL 2023.

Ma non è finita qui. Gli investimenti porteranno a un nuovo modello di grandi dimensioni, anche questo declinato sia a vela, sia a motore, che sarà pronto per la fine del 2023. Inoltre, come sappiamo, il cantiere francese ha acquisito negli anni scorsi il brand Dufour che ha appena svelato il nuovo 37 al salone di Cannes. Il progetto, come sempre, è affidato a Umberto Felci. «Il 37 rappresenta l’inizio di una nuova gamma per Dufour e a marzo del 2023 sarà presentata un’altra novità tra i monoscafi a vela. L’impegno da parte del gruppo è consistente perché l’obiettivo che ci siamo dati è quello di riuscire a mantenere la posizione di mercato che abbiamo conquistato in questi ultimi anni», dichiara Furci.

Aura 51 ha un sistema ibrido solare e idrogeno, tutto sviluppato all’interno del cantiere.

LA PRODUZIONE DI TUTTI I MULTISCAFI A MOTORE È STATA TRASFERITA AD ARCACHON, NELLA SEDE DEL CANTIERE COUACH

Fountaine Pajot è un cantiere attivo già da 45 anni e ha fatto la storia del catamarano da crociera. Può vantare una grande esperienza che permette di anticipare le nuove tendenze. Il tema della sostenibilità è all’ordine del giorno e il cantiere ha già sperimentato delle soluzioni. L’esempio, in questo senso, è Aura 51, un catamarano a vela che ha come propulsore un sistema ibrido con idrogeno e solare. «È un progetto tutto sviluppato all’interno e abbiamo investito moltissimo per riuscire a realizzarlo. Aura 51 è in acqua già da diversi mesi e il riscontro che abbiamo avuto per questa tecnologia ci sta dando molte soddisfazioni. Crediamo che, soprattutto per i multiscafi a vela, la propulsione sarà sempre più indirizzata verso le emissioni zero. Sono gli armatori che lo chiedono e siamo sulla giusta rotta per soddisfare anche questa esigenza», commenta Domenico Furci.

(Fountaine Pajot, anticipare le tendenze – Barchemagazine.com – Ottobre 2022)