Le barche Fjord hanno origine nella penisola scandinava che ha una grande cultura nautica e un profondo rispetto per il mare come dimostra la carena del Fjord 36 Xpress che si comporta bene già con due motori di 300 cavalli ciascuno. Supera i 40 nodi di velocità e offre un ampio range di crociera che consente di scegliere l’andatura ideale
by Niccolò Volpati
Sono nate tra i fiordi norvegesi, anche se il cantiere da alcuni anni fa parte del gruppo tedesco Hanse. Nazionalità a parte, la fama è quella di barche marine, fatte per affrontare in sicurezza le acque agitate del Mare del Nord. A noi, invece, toccano quelle molto tranquille del Mar Ligure. La giornata non ci riserva onde incrociate o vento teso, ma solo macaja, come si chiama da queste parti, ovvero nubi basse, bassissime, mare liscio come l’olio e niente aria. Non ci scoraggiamo e affondiamo la manetta.
A poppa ci sono due motori fuoribordo Mercury Verado di 300 cavalli ciascuno. Volendo si può optare per una coppia di 350. La potenza di 600 cavalli che abbiamo a disposizione risulta comunque sufficiente. La spinta è buona perché in cinque secondi la carena esce dall’acqua e per arrivare alla massima servono poco più di 30 secondi. I nostri due fuoribordo di 300 cavalli sono piuttosto parchi nei consumi.
Per navigare a 30 nodi di velocità, occorrono circa 125 litri/ora, mentre se ci si accontenta di un’andatura di crociera più tranquilla, per esempio intorno ai 25 nodi, per entrambi i propulsori bastano 97 litri. Anche la massima è di tutto rispetto visto che il Gps ha indicato che, lavorando con il trim, abbiamo superato i 40 nodi. La sensazione al timone è molto confortevole. La barca è reattiva, ma non nervosa. Merito delle linee d’acqua, ma anche della timoneria.
I Verado di Mercury offrono come optional sia il joystick di manovra, sia l’autotrim. Tutti strumenti che fanno lievitare il prezzo, ma che sono un ausilio a cui difficilmente si rinuncia. Della serie: se li hai provati, poi non torni più indietro. Cerchiamo disperatamente una scia di qualche grossa imbarcazione di passaggio, ma la pioggia evidentemente non favorisce la voglia di mettersi per mare. Mi accontento di produrla da solo e, anche se non si tratta di onde oceaniche, mi metto d’impegno per muovere più acqua possibile.
Il passaggio su queste onde non si sente quasi. Il dritto di prua molto verticale, tipico dei Fjord, e la V profonda della carena tagliano perfettamente l’acqua senza far sobbalzare la barca. L’angolo di deadrise che si apre a poppa, invece, aiuta ad avere stabilità. Me ne accorgo facendo virate e contro virate in continuazione, anche strette a tutta barra. La carena non va mai in crisi. Risponde prontamente alle inversioni di rotta senza mai perdere aderenza sull’acqua.
La navigazione è piacevole così proseguiamo lungo costa verso la Francia. Ho modo di apprezzare l’ergonomia della plancia. Tutto è a portata di mano, alla distanza giusta e al posto giusto. Anche la seduta del pilota risulta confortevole sia quando si sta seduti, sia in piedi, sfruttandola come una sorta di poggia reni.
Il parabrezza è piuttosto alto e protegge bene dal vento e anche dagli spruzzi se si naviga con mare formato di prua e vento forte. Arriva quasi a toccare il Top che funge da protezione per la zona centrale della barca. È una soluzione diversa dal solito. È costituito da una struttura in inox ricoperta da una parte in tela traforata. Ripara meno dalla pioggia battente, ma sono sicuro che si fa apprezzare nelle calde giornate estive. Inoltre la tela è certamente più leggera della vetroresina e meno costosa del carbonio. Quando ci si ferma in rada o in porto, con l’aggiunta di quattro pali, il tendalino studiato dal cantiere è in grado di riparare dal sole tutta la barca, dall’estrema prua fino a poppa.
I layout della coperta sono tre. La zona di prua non cambia con l’area living costituita da sedute e tavolino. Quello che si può scegliere è l’allestimento del pozzetto. Esiste una versione molto open, spoglia quasi di tutto, che rende il Fjord 36 Xpress ideale come tender di un grande yacht; oppure due versioni più allestite. Una con tavolo fisso e due divanetti e una più versatile con il tavolino che si abbassa per trasformarsi in un grande prendisole. Gli schienali dei divanetti si spostano in modo da decidere se completare l’area living o ottenere una seduta fronte marcia più confortevole per la navigazione. A poppavia delle sedute per pilota e copilota si trova un mobile cucina con due fuochi, il lavabo e un frigorifero.
Sottocoperta c’è un secondo frigo, una cuccetta matrimoniale e un bagno in un locale separato. Fjord 36 Xpress, infatti, non è indicato solo come open per le uscite giornaliere, ma ha i volumi per ospitare due persone per un fine settimana.
FJORD – HANSEGROUP
Ladebower Chaussee 11
Greifswald, Germany
www.fjordboats.com
Blu Service di Sanremo, distributore Fjord per centro-Nord Italia e Sardegna, ha messo a disposizione la barca per effettuare il test.
Blu Service Srl
Via del Castillo 17, Portosole
Sanremo
T. +39 0184 524288
[email protected]
www.bluserviceitalia.com
Fjord 36 Xpress – La scheda tecnica
Progetto: Allseas Design e ufficio tecnico del cantiere
Scafo: Lunghezza fuoritutto 11,32m • Lunghezza scafo 10,78m • Larghezza massima 3,64m • Pescaggio 0,94m • Dislocamento 6.060 kg • Serbatoio carburante 758 l • Serbatoio acqua 160 l
Motore: 2×300 cv Verado • Potenza 221 kW • 6 cilindri in linea • Cilindrata 2,6 litri • Regime di rotazione massimo 5800-6400 giri/minuto • Rapporto di riduzione 1.75:1 • Peso a secco 288 kg
Certificazione CE: CAT B per 12 persone
Prezzo: 133.000 €, Iva esclusa, senza motori (versione base, Luglio 2018)
(Fjord 36 Xpress, dalla terra dei Sami – Barchemagazine.com – Luglio 2018)