Tanti modelli, molte novità e tanta tecnologia. I fuoribordo elettrici dell’azienda cinese hanno le carte in regola per avere successo
by Niccolò Volpati
INIZIAMO CON LO SFATARE UN PREGIUDIZIO. Se pensate che i prodotti “made in China” siano di scarsa qualità, avete sbagliato rotta. ePropulsion è solo uno dei tanti esempi che si potrebbero fare. Si tratta di un’azienda che nasce dopo sei anni intensi di ricerca e sviluppo e il livello tecnologico dei suoi fuoribordo, e dei suoi accessori, ne è una dimostrazione.
Basti pensare alla batteria del fuoribordo galleggiante. Si stacca, come quella di altri modelli di fuoribordo elettrici, perché, in questo modo, è possibile ricaricarla da una normale presa elettrica mentre si è a terra, ma quella di ePropulsion, in più, è galleggiante. In questo modo, anche se dovesse accidentalmente cadere in acqua la si può recuperare facilmente. È un vantaggio importante dato che la batteria è l’elemento di maggior valore di un fuoribordo elettrico e quindi lasciarla sul fondo del mare non è una buona idea, né per l’ambiente, né per le finanze dell’armatore.
Esistono poi i pannelli con celle solari, che sono proposti come optional e che permettono di ricaricare la batteria in poco tempo. È una soluzione che incontra il favore di chi non frequenta spesso i marina e intende trascorrere molto tempo in rada. Anche il motore presenta soluzioni tecnologicamente all’avanguardia come il sistema di raffreddamento a circuito chiuso che, oltre a essere efficiente, consente di ridurre quasi del tutto la manutenzione.
Spirit 1.0, Evo, Navy 3.0 Evo e Navy 6.0 Evo sono i tre modelli rispettivamente da 1, 3 e 6 kW che corrispondono a fuoribordo da 3, 6 e 9,9 cavalli.
Danny Tao, Ceo di ePropulsion, ha recentemente presentato le novità per il 2021. I fuoribordo sono sempre tre, da 1, 3 e 6 kW, che corrispondono a potenze da 3, 6 e 9 cavalli, ma sono stati tutti aggiornati. Spirit 1.0, il più piccolo, è stato studiato per passare facilmente dalla modalità controllo remoto a quella con comando a barra tradizionale. Qual è il vantaggio? Che è perfetto per una piccola barca a vela che lo sceglie come motore ausiliario. Inoltre, è stato fornito, come tutti gli altri modelli, di un display digitale retroilluminato studiato appositamente per l’uso notturno. Il risparmio energetico è l’imperativo, anche per consentire un’autonomia maggiore al fuoribordo.
I nuovi display retroilluminati sono disponibili in diverse versioni: fissi da collocare su una paratia del pozzetto o in plancia oppure direttamente alla barra di manovra.
I motori ePropulsion possono funzionare anche come idrogeneratori. Quando si naviga a vela, se la marcia è in folle, sono in grado di accumulare energia per alimentare le utenze di bordo.
È per questo che ePropulsion ha presentato un motore che alla propulsione unisce la produzione di energia. L’elica, infatti, quando il motore non è in marcia, è in grado di funzionare come idrogeneratore. Bastano 4 nodi di velocità a vela per ottenere energia. Spirit 1.0 Evo arriva a produrre 330 W quando si naviga tra 10 e 14 nodi, Navy 3.0 Evo, invece, alla stessa velocità, produce 660 W e, il più potente dei tre fuoribordo, Navy 6.0 Evo, di energia ne produce fino a 1 kW.
Gli stessi propulsori, con le stesse potenze e la stessa tecnologia, sono disponibili anche in versione pod drive per barche a vela. Inoltre, tra le novità per il prossimo anno, ci sono i dispositivi per l’uomo a mare. Anche questo è un sistema già visto, ma mai offerto tra gli optional di un piccolo fuoribordo elettrico. Si tratta di braccialetti che si indossano e si attivano nel caso in cui l’uomo a mare si allontani più di dieci metri dal motore. Ogni propulsore ne può avere in dotazione fino a otto. Il funzionamento è semplice. Se qualcuno che lo indossa cade in mare, l’allarme si attiva appena si trova a dieci metri dal fuoribordo.
In Italia i motori elettrici di ePropulsion sono distribuiti da Selva Marine che dallo scorso settembre ha stipulato un accordo di collaborazione. Carlo Selva è molto entusiasta del prodotto e ha affermato: «Li abbiamo presentati allo scorso Salone di Genova e da allora le richieste e l’interesse non si sono mai interrotti». Lo stesso fenomeno ePropulsion lo sta vivendo un po’ in tutta Europa. In Germania, per esempio, in un anno i concessionari sono cresciuti del 50%. Il motivo è presto detto. Oltre alla tanta tecnologia che questi motori offrono, c’è un’azienda tutta concentrata sui piccoli modelli di fuoribordo o pod drive. Non sono orientati a realizzare produzioni “dimostrative” come è successo in passato a chi ha lanciato fuoribordo elettrici anche di 80 cavalli di potenza. L’elettrico è perfetto per i piccoli fuoribordo o come pod per barche a vela di dimensioni contenute.
È silenzioso, non inquina, può essere utilizzato anche in zone interdette alla navigazione a motore. Inoltre, è molto comodo. Non serve carburante, la manutenzione è quasi inesistente, si trasporta o ricovera in poco spazio e con poca fatica. E adesso, grazie ad ePropulsion, è anche competitivo nel prezzo. ePropulsion è importato in Italia da Selva Marine, www.selvamarine.com
Sono disponibili anche in versione pod drive, ideale per barche a vela fino a 8/9 metri di lunghezza.
(ePropulsion, electric power – Barchemagazine.com – Giugno 2021)