La produzione custom è una caratteristica del cantiere e il nuovo E-Motion è decisamente sportivo: omologato natante, ma con ben 1.200 cavalli sullo specchio di poppa
by Niccolò Volpati – photo by Andrea Muscatello
PIÙ CHE CUSTOM, SU MISURA! Se pensavate fosse un privilegio per giga e mega yacht, vi sbagliavate. Anche i gommoni possono essere fatti su misura. È una specialità di Mar.Co che, da sempre, produce solo su richiesta. La carena e le linee d’acqua non sono contrattabili e, del resto, fareste un errore a non fidarvi, ma tutto il resto lo realizzano come volete. Un fulgido esempio è E-Motion 36.


Buona l’ergonomia in plancia. La manetta poggia su una superficie sporgente in vetroresina e si trova quindi in perfetta posizione rispetto al volante.
È stato presentato ai saloni nautici di Cannes e Genova del 2019 e, nonostante la pandemia, ha trovato in fretta nuovi estimatori. Quello che abbiamo provato sul Lago di Como è una versione particolare. Monta una tripla motorizzazione, nel senso che a poppa ci sono ben tre Mercury L6da 400 cavalli ciascuno, per un totale di 1.200 cavalli. Per realizzare un’installazione del genere è stata necessaria l’aggiunta di un bracket. È in vetroresina, diverso da quelli tradizionali in inox. Aumenta la lunghezza al galleggiamento, che però, grazie alle nuove normative, non incide sulla lunghezza di omologazione.
In sostanza rimane un natante per lunghezza e la larghezza da sgonfio non supera i tre metri e mezzo del trasporto eccezionale. Il bracket aggiuntivo non è solo utile per ospitare i tre fuoribordo, ma è stato sfruttato per la superficie che mette a disposizione, diventando un’ampia spiaggetta di poppa. Merito del progetto curato, come sempre, da Federico Gerna, che lavora in Mar.Co dal 2005 e ha disegnato tutta la gamma E-Motion e anche la linea R-Evolution. I vani tecnici sono stati coperti da portelli e ciò permette di avere una piattaforma molto confortevole con un accesso al mare semplificato, nonostante i tre fuoribordo. Uno dei tre portelli, infatti, nasconde la scaletta telescopica.



Il layout della coperta è ben riuscito. Si ha molto spazio in pozzetto e a prua, ma ci si muove anche facilmente grazie a passavanti ampi e ai numerosi tientibene presenti un po’ ovunque.
L’altra caratteristica che si fa subito notare è il T-Top che protegge tanto. È un pezzo unico che parte dalla tuga e arriva al tettuccio passando per il parabrezza. Appare decisamente solido anche perché poggia su parti di vetroresina. Non sembra una struttura destinata a soffrire vento e vibrazioni, nemmeno, immagino, alle elevate velocità a cui ci spingeranno i 1.200 cavalli che si trovano a poppa. Inoltre, la forma di questo T-Top mi è piaciuta perché non occupa spazio lateralmente. Protegge bene, ma in verticale, senza sottrarre centimetri fondamentali per i passavanti e quindi la possibilità di muoversi a bordo. Inoltre, e la cosa non guasta, è circondato di tientibene, quelli laterali addirittura a V rovesciata in modo da essere facilmente raggiungibili da diverse altezze. La facilità di muoversi a bordo è garantita dal layout della coperta. Dei passavanti laterali abbiamo già detto e forse merita aggiungere che la possibilità di avere un camminamento che in parte sovrasta i tubolari, regala una superficie maggiore. Tanto spazio per poggiare i piedi e molti tientibene a cui aggrapparsi, c’è tutto quel che serve per spostarsi in sicurezza anche in navigazione.
E infine mi è piaciuto il pozzetto. È ampio e protetto allo stesso tempo. Merito degli schienali alti e anche del sistema che consente di ribaltare i due più esterni per garantire così un facile accesso alla piattaforma di poppa. In sostanza, se si vuole si rimane all’interno del quadrato senza sprecare spazi per il camminamento, ma quando ci si deve muovere, basta abbattere uno schienale per ottenere un passavanti.


L’interno offre un’abitabilità ideale per due persone. La cabina trasformabile è accogliente e il bagno è addirittura dotato di box doccia separato.
E-Motion 36 è dotato anche di una cabina trasformabile, che consente a due persone spazio sufficiente per il pernottamento a bordo. Il bagno è in un locale separato e anche la doccia è in un box separato. Il Lago di Como, soprattutto dove ci troviamo noi, nella parte più a Sud del ramo di Lecco, è decisamente piatto. Niente onde, nemmeno di scia, e niente vento. Ma essendo soli possiamo dare sfogo a tutta la potenza dei tre fuoribordo. La spinta non si discute. Per planare bastano meno di tre secondi e alla massima, di oltre 55 nodi, ci arriviamo dopo venti. Questi numeri già descrivono la situazione. È un gommone che va veloce. Molto veloce. Il consumo però è conseguente. Fino a 45 nodi è abbastanza contenuto perché tutti e tre i motori insieme consumano 207 litri/ora, ma se si vuole prendere tutta la velocità, il flussometro schizza verso l’alto. Alla massima si superano i 423 litri/ora complessivi e anche i litri/miglio sono ragguardevoli: 7,6. La carena però non è nervosa. Si deve lavorare con il trim, anche perché se i tre piedi rimangono abbassati tendono perfino ad abbattere troppo la prua, appena raggiunta la planata è bene sollevarli, così l’assetto è perfetto.

La visibilità comunque è sempre buona, anche perché il gommone non è mai seduto sulla poppa. Inoltre, l’estrema prua non ha un ingombrate musone in vetroresina. L’ancora, infatti, esce dall’occhio di cubìa e il profilo del tubolare a prua è pertanto snello e non ostacola la visuale. Semmai l’unico difetto visivo è dato dal vetro del parabrezza. Purtroppo è leggermente piegato e la curvatura produce quell’effetto lente che distorce leggermente la vista.

Il tavolo del pozzetto con comando elettroidraulico permette di avere una zona pranzo con tre divanetti lineari in pochi istanti.
1.200 cavalli si ottengono anche con due da 600. Mar.Co, infatti, ha già ordinato i due nuovi fuoribordo V12 di Mercury.

Per il resto il T-Top svolge egregiamente il suo compito, perfino troppo. Protegge bene e quindi rischia di trarre in inganno perché a 45 nodi sembra di andare a 20 e anche quando si toccano i 55 non si ha voglia di togliere gas. Ottima anche la sensazione in virata. L’accostata è stretta e la risposta della timoneria è pronta. La carena non ha pattini, né redan, ma, francamente, sembra non averne proprio bisogno. L’unica considerazione è che tre fuoribordo da 400 cavalli sono parecchi, del resto si tratta della motorizzazione massima applicabile. La spinta è tanta, la velocità pure e quindi bisogna saperla governare. Diversamente ci si può accontentare di una coppia di fuoribordo.
Engine Data
Tre motori da 400 cavalli rappresentano la massima motorizzazione applicabile. E le performance sono conseguenti. Chi desidera, può scegliere una coppia di 450 cv, ottenendo un gommone, sempre sportivo, ma meno “tirato”.
MAR.CO MARINE COSTRUZIONI
Via Edison, 64
I-20835 Muggiò (MB)
T. +39 039 2787336
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www.mar-co.com
PROGETTO: Ufficio tecnico del cantiere
SCAFO: Lunghezza f.t. 10,70m • Lunghezza di omologazione 9,98 m • Lunghezza interna 9,49m • Larghezza massima 3,60m • Diametro tubolari 0,50/0,70 m • 7 compartimenti • Peso a secco 3.200 kg • Serbatoio carburante 830 l • Serbatoio acqua 277 l • Motorizzazione massima 3×400 cv
MOTORE: 3xMercury Verado 400 L6 • Potenza 298 kW (400 cv) • Cilindrata 2,6 l • Tipologia L6 (6 cilindri in linea) • Alesaggio per corsa 82mm x 82mm • Rapporto di riduzione 1,75:1 • Regime di rotazione massima 6200-6800 giri/minuto • Peso con elica 303 kg
OMOLOGAZIONE CE: CAT B
PREZZO: 205.000 €, Iva esclusa, senza motori (Giugno 2021)
(E-Motion 36, a bespoke rib – Barchemagazine.com – Giugno 2021)