Cranchi Settantotto, pure essence

Cranchi Settantotto, disegnata da Christian Grande, è una barca che esprime perfettamente l’essenza del made in Italy, dove l’equilibrio delle forme e la cura dei dettagli si fondono con la qualità costruttiva e le sue doti nautiche

by Francesco Michienzi

IL MADE IN ITALY È UN VALORE ASSOLUTO E GLOBALE, RICONOSCIUTO DAGLI USA AL GIAPPONE, e percepito come qualcosa di bello, sofisticato, curato, che accomuna tante produzioni italiane, nel nostro caso, quella nautica. Il mondo apprezza la qualità dei nostri prodotti, intesa come il lavoro ben fatto, la bellezza, l’autenticità e la forza evocativa che genera le emozioni, i driver per l’acquisto. Saper suscitare emozioni è un’arma in più per essere vincenti in tutti i mercati, e proprio su tutti questi aspetti hanno puntato gli uomini e le donne della famiglia Cranchi quando hanno immaginato l’ammiraglia del loro cantiere.

In un mercato sempre più affollato era necessario puntare su un prodotto ben fatto, bello e non banale in grado di trasmettere il desiderio di possederlo già al primo sguardo suscitando appunto una grande emozione. Ma soprattutto che non fosse effimero.

Cranchi Settantotto

Una barca fatta per durare oltre le mode. Tema complesso da affrontare che il designer Christian Grande ha declinato con l’intelligenza e l’equilibrio che gli sono proprie e che ci racconta. «Per noi, ogni progetto è il banco di prova di competenze maturate in ambiti anche molto eterogenei. La contaminazione di questi ambiti genera continuamente nuovi spunti e guida il nostro agire verso questioni che non consideriamo più solamente di stile, ma piuttosto di metodo. Il respiro degli spazi di bordo del Cranchi Settantotto ci ha sospinto verso una progettazione di matrice schiettamente architettonica, che impiega elementi di arredo freestanding e finiture non ancora convenzionali nella nautica, come cristalli retroverniciati e rivestimenti in tessuto per le pareti. Ampie aperture mettono in relazione il fuori e il dentro, integrando nel disegno la luce naturale e l’elemento mare». 

Il Cranchi Settantotto nasce sul progetto di carena di Aldo Cranchi e da una collaborazione tra il designer Christian Grande e gli ingegneri dello studio tecnico del cantiere.

Grazie al suggestivo gioco di cromatismi tra struttura e sovrastruttura, che risulta visivamente alleggerita, le linee del Settantotto si presentano filanti e sinuose e amplificano gli ambienti ampi e i volumi generosi degli interni, perfettamente illuminati dalla luce naturale come suggerito dalle simmetriche sottrazioni nello scafo a livello del main e del lower deck.

La plancia del Cranchi Settantotto è dotata di schermi Garmin, che permettono di controllare i motori, la navionica e il sistema domotico basato sulla tecnologia Empirbus, che controlla tutte le utenze e le funzioni della barca da qualsiasi monitor dell’unità, compreso quello che si trova nella cabina del comandante.

L’architettura navale del Settantotto è di Aldo Cranchi, che ha sempre fatto dell’efficienza idrodinamica un must imprescindibile, e anche in questa barca si conferma lo studio attento di tutti gli aspetti tecnici e costruttivi. Abbiamo avuto il piacere di provare l’ammiraglia, progettata in categoria A, al Cranchi Test Center Italo Monzino di San Giorgio di Nogaro. Dalla plancia di comando, dotata di tre schermi Garmin, controlliamo tutti i dati relativi ai motori, la navionica e il sistema domotico di ultima generazione, basato sulla tecnologia Empirbus, che gestisce tutte le utenze e le funzioni della barca da qualsiasi monitor dell’unità, compreso quello che si trova nella cabina del comandante.

Il Settantotto è lungo fuori tutto 25,15 metri, ha una lunghezza scafo di 23,26, un baglio massimo di 5,76 metri e un dislocamento a pieno carico di circa 60 tonnellate. La barca, grazie a tre motori Volvo Penta di 1.000 cavalli ciascuno e trasmissioni Ips 1350, ha un rapporto peso potenza di circa 20 chili per ogni cavallo disponibile. Un dato che potrebbe farci immaginare una navigazione lenta, ma, grazie a una carena efficiente, al giusto equilibrio dei pesi e alla corretta distribuzione delle masse, abbiamo registrato una velocità di 32,1 nodi. A bordo eravamo in sei persone con il 50 per cento di gasolio nei serbatoi.

«I ponti esterni non sono concepiti come semplice appendice degli ambienti interni, ma acquistano autonomia ed identità attraverso l’uso di arredi e complementi personalizzati».
Christian Grande
 Christian Grande
Designer

In mare il comportamento è eccellente con l’onda che stacca ben indietro su una carena che è sorprendentemente reattiva ai cambi di direzione, precisa nelle traiettorie e molto morbida. E se la giornata del nostro test non era certo particolarmente impegnativa, con mare quasi calmo e assenza di vento, ci siamo comunque divertiti a passare sulle onde che avevamo prodotto noi stessi. Il risultato è stato ottimo: l’insieme della barca è molto solido, non ci sono scricchiolii o vibrazioni e si vive in una costante e rassicurante sensazione di compattezza.

Ottimo il comfort a regime di crociera veloce, a 28 nodi. Interessante anche la curva dei consumi, quasi piatta sui 14 litri/miglio, dai 1500 giri/minuto, quindi poco sopra l’entrata in dislocamento, fino ai 2100 giri e 24,6 nodi di velocità, l’ideale andatura di crociera economica. Il sistema Humphree garantisce la massima stabilità e un assetto ideale allo yacht, sia in navigazione sia in rada, grazie a pinne stabilizzatrici in fibra di carbonio, interceptor a lame e centralina elettronica. Al termine della nostra prova ci siamo affidati al sistema di ormeggio di Volvo Penta che, con il joystick, consente di manovrare in tutta sicurezza senza bisogno di utilizzare il bow thruster di prua.

Cranchi Settantotto

Una postazione aggiuntiva in pozzetto, allestita con un altro joystick, ci permette di manovrare anche da poppa. I piani di ormeggio sono ben progettati e hanno la possibilità di avere due spring longitudinali grazie a due bitte ben dimensionate sul capo di banda.

Volumi ampi, eleganza e funzionalità sono la cifra distintiva anche del quadrato, dove sono distribuiti in modo ottimale cucina, salone e aree per il relax.

Tecnicamente abbiamo potuto apprezzare tutte quelle doti che, conoscendo la storia del cantiere di Piantedo, non ci hanno sorpreso. Così come non ci hanno sorpreso le soluzioni stilistiche e funzionali adottate per l’organizzazione degli spazi a bordo.

Volumi ampi, eleganza e funzionalità sono la cifra distintiva anche del quadrato, dove sono distribuiti in modo ottimale cucina, salone e aree per il relax. Particolare non usuale per yacht di queste dimensioni è la presenza di un ulteriore bagno anche sul ponte principale.

Cranchi Settantotto

La spiaggetta di poppa è dotata di un lift che le permette di alzarsi e abbassarsi e di traslare in avanti. L’area di poppa può diventare una comoda terrazza sul mare utilizzando anche il vano garage rivestito in teak.

Sul main deck e sul fly, lo yacht offre grandi spazi all’aperto, con aree dedicate alla socialità e al relax sia a poppa sia a prua. A queste si aggiunge anche la spiaggetta raggiungibile in modo sicuro e agevole. Dotata di un lift che le permette di alzarsi e abbassarsi e di traslare in avanti, la plancia può diventare un’immensa terrazza sul mare grazie alla superficie concessa dal vano garage rivestito in teak. Aprendo il portellone, si svela uno spazio ampio in cui la zona preposta all’alloggiamento di tender e moto d’acqua può essere separata dalla parte più vicina alla spiaggetta dove possono collocarsi le chaise longue.

Al flying bridge si accede agevolmente grazie a una comoda scala rivestita in teak come tutta la coperta della barca.

I ponti esterni non sono concepiti come semplice appendice degli ambienti interni, ma acquistano autonomia ed identità attraverso l’uso di arredi e complementi personalizzati. Il layout sottocoperta prevede quattro cabine, tutte con bagno. I letti sono posizionati in senso longitudinale rispetto all’asse poppa/prua per garantire il migliore comfort durante il riposo.

Su questa barca il décor, ispirato alla città di Venezia, è caratterizzato da pelle arancione, laccati, marmi dai toni caldi, vetri specchianti con riflessi ambrati e da vivaci contrasti tra superfici lucide e opache.

La suite armatoriale, a tutto baglio, si trova a centro barca e, grazie alle generose vetrate a murata, risulta ben illuminata ed è munita di due oblò apribili per arieggiare l’ambiente. Ha un’altezza di circa due metri ed è dotata di cabina armadio, angolo studio o beauty. La cabina riservata all’equipaggio, con accesso distinto rispetto al resto degli ambienti, ha due cuccette, un bagno con doccia separata, e ospita anche la lavanderia con lavatrice ed asciugatrice. Sistemi di coibentazione e di sound damping sono stati adottati in tutti gli ambienti dello yacht e particolare attenzione si è dedicata alla sala macchine nella quale è stato curato ogni dettaglio per facilitare l’accesso, la mobilità, le attività di manutenzione e per garantire la massima sicurezza.

Cranchi Settantotto
Cranchi Settantotto

Engine room
La sala macchine ospita tre Volvo Penta D13 a 6 cilindri in linea di 1.000 cavalli di potenza ciascuno, abbinati a tre pod Ips 1350 che garantiscono una velocità di oltre 32 nodi. Alla velocità di crociera di 24 nodi si consumano 15,8 litri di gasolio per ogni miglio percorso.

CRANCHI
Via Nazionale, 1319
I-23010 Piantedo (SO)
T. +39 0342 683 359
[email protected]
www.cranchi.com

PROGETTO: Ufficio Tecnico Cantiere • Christian Grande (art direction) • Centro Studi Ricerche Cranchi (architettura navale) • Aldo Cranchi (carena)

SCAFO: Lunghezza f.t. 25,15m • Lunghezza scafo 23,26m • Larghezza massima 5,76m • Dislocamento a vuoto 57.000 kg • Dislocamento a pieno carico 65.000 kg • Capacità serbatoio carburante 5.920 l • Capacità serbatoio acqua 1.250 l

MOTORE: 3 Volvo Penta D13 • Potenza 735 kW (1.000 cv) • 6 cilindri in linea • Alesaggio per corsa 131mm x 158mm • Cilindrata 12,8 l • Regime di rotazione massimo 2400 giri/minuto • Peso 2.458 kg

CERTIFICAZIONE CE: CAT A per 18 persone

PREZZO: € 3.360.000, Iva esclusa (Dicembre 2020)

(Cranchi Settantotto, pure essence – Barchemagazine.com – Dicembre 2020)