Cayman 27.0 Sport Touring, all-round

Per chi ama le prestazioni, ma anche i bassi consumi. Per chi vuole tante sedute, senza rinunciare alle aree prendisole. Per chi vuole motorizzare in singola o in doppia. Insomma, un gommone completo, per tutti i gusti

by Niccolò Volpati – photo by Andrea Muscatello

PARTIAMO DA CIÒ CHE MI HA CONVINTO, anche perché l’elenco è decisamente più lungo rispetto a quello delle cose che mi hanno lasciato perplesso. Cayman 27.0 Sport Touring mi ha convinto in navigazione. Per prima cosa si fa notare l’accelerazione, merito soprattutto dei due fuoribordo Suzuki da 200 cv. Tanta cilindrata e tanta spinta. Seconda cosa che si apprezza in navigazione è l’assetto del battello. È sempre bene disteso sull’acqua. Non si deve faticare con il trim per farlo navigare nel miglior modo possibile. Anzi, il trim ve lo potete anche dimenticare.

Niente onda a Soverato, quindi, l’unica possibilità è incrociare quella di scia di altre imbarcazioni. Quando lo faccio, comunque, la sensazione è quella di una carena che non soffre il mare formato. La V di prua fa il suo lavoro, così come lo fanno i tre pattini di sostentamento e i due redan che si trovano sulla carena. È davvero facile da navigare. Perfetto per chi vuole solo godersi la navigazione senza impegnarsi troppo. Ideale per un battello di questa dimensione.

Cayman 27.0 Ranieri International

Buono il comportamento della carena, anche quando l’abbiamo spinta alla massima velocità, oltre i 44 nodi. Due redan e tre pattini di sostentamento le conferiscono tutte le doti necessarie per essere definita “marina”.

Gli oltre otto metri e mezzo di lunghezza fuori tutto e i 3,20 metri di larghezza massima consentono di trasportare fino a venti passeggeri. Altra caratteristica della carena è quella di adattarsi a tante motorizzazioni. Le possibilità sono molte, in singola o doppia. La minima consigliata è di 250 cv, la massima addirittura una coppia di 250. In singola, pertanto, si può montare sullo specchio di poppa un motore da 250, 300, 350 cv, oppure si può optare per una coppia di 200 o di 250. La singola ha il vantaggio di contenere il prezzo finale, mentre la doppia regala più stabilità e sicurezza in navigazione. Noi abbiamo a disposizione 400 divisi in due propulsori da 200 cv ciascuno. Alla massima abbiamo superato i 44 nodi e per planare ne sono bastati 11. In mezzo ci sono ben 33 nodi di range di crociera, che significa che si può davvero scegliere l’andatura preferita. Anche i consumi sono conseguenti, ma pur sempre molto contenuti. Al minimo di planata sono serviti 20 litri/ora in tutto e alla massima 138. Si naviga circa tra un litro e mezzo e tre litri per miglio. Un valore più che soddisfacente. L’elenco delle cose che mi hanno convinto non è finito. È buona la visibilità, sia da seduto, sia quando si naviga rimanendo in piedi. Il parabrezza non è enorme, ma svolge egregiamente la sua funzione: protegge senza ostacolare la visuale.

Cayman 27.0 Ranieri International

Lo scafo è stabile in virata. Non cabra, non cavita, non soffre l’onda nemmeno al traverso. Convincente anche l’allestimento della coperta. La versione che ho testato è quella denominata Trofeo. La prua ha il classico prendisole con sotto diversi gavoni. Il bello è che la cuscineria non arriva fino alla consolle di guida. In questo modo rimane sempre un corridoio per muoversi da una parte all’altra del battello anche nella zona prodiera. Ottimo anche l’allestimento versatile del pozzetto. Le sedute sulle fiancate e il lato di poppa hanno uno schienale sufficientemente alto per poggiare la schiena in modo confortevole.

Cayman 27.0 Ranieri International

Il quadrato si può completare con un’altra seduta apri e chiudi che si trova a poppavia di quella del pilota. Questa soluzione consente di avere ben quattro lati del pozzetto, ciascuno con il proprio divanetto. Ma l’allestimento è versatile, anche perché si può scegliere di inserire il tavolino oppure la prolunga per la cuscineria così da ottenere un secondo prendisole a poppa. Infine, mi è piaciuto il colore particolare dei cuscini che, nel caso del modello in prova, era un verde acqua acceso. Lo stesso tessuto è utilizzato anche in plancia come cornice degli strumenti. Chi non ama il verde acqua può sbizzarrirsi in tante altre colorazioni. Avevo promesso anche l’elenco di quello che mi ha convinto meno. Non sono tantissime cose. La prima riguarda l’ergonomia della plancia. Manette elettroniche e volante sono troppo vicini. Quando si vira si rischia di scontrare le manette. Qualche centimetro di distanza in più avrebbe giovato. Inoltre, ho trovato leggermente dura la timoneria Ultraflex. Si tratta di dettagli, ma quando le cose buone sono tante, anche il minimo particolare stonato si fa notare. In ogni caso si tratta di piccoli difetti ai quali non è difficile porre rimedio.

Engine data
Tante possibilità, in singola o in doppia. La minima motorizzazione possibile è un solo fuoribordo da 250 cv, mentre la massima arriva addirittura a una coppia di 250 cv. In questo range si può optare per un motore da 300 o da 350 cv oppure due da 200 cv, come nel caso della nostra prova.

MOTONAUTICA F.LLI RANIERI
Loc. Caldarello
I-88068 Soverato (CZ)
T. +39 0967 25839
[email protected]
www.ranieri-international.com

PROGETTO: Studio tecnico del cantiere

SCAFO: Lunghezza fuori tutto 8,60m • Lunghezza di omologazione 7,95m • Larghezza massima 3,20m • Dislocamento a secco 1.800 kg • Diametro tubolari 0,65m • Compartimenti 6 • Serbatoio carburante 420 l • Serbatoio acqua 80 l • Potenza massima installabile 500 cv

MOTORE: 2xDF 200AP Suzuki • potenza 147 kW (200 cv) • Ciclo operativo 4 tempi • 4 cilindri in linea • DOHC 16 valvole, 4 valvole per cilindro • Cilindrata 2.867 cc • Alesaggio per corsa 97mm x 97mm • Regime di rotazione massimo 5800-6000 giri/minuto • Rapporto al piede 2,5:1 • Peso 228 kg • Elica 3 pale 21,5×16

CERTIFICAZIONE CE: CAT B 20 persone

PREZZO: 59.900 €, Iva e motori esclusi

(Cayman 27.0 Sport Touring, all-round – Barchemagazine.com – Maggio 2020)