Cantiere del Pardo presenta al Cannes Yachting Festival tre concept: il Grand Soleil 52 Performance, il VanDutch 75 e il Pardo 75 versione T-Top
Come è stato riportato anche sul nostro sito, Cantiere del Pardo è recentemente entrato a far parte del Gruppo Calzedonia e quest’anno ha festeggiato i 50 anni di attività. Al salone francese il cantiere presenta progetti e novità mondiali. Come il Grand Soleil 52 Performance, che si ispira alle leggendarie linee del Grand Soleil 52 disegnato da German Frers nel 1987. La première è stata progettata dal collaudato binomio Matteo Polli e Nauta Design e riprende, infatti, l’eleganza della sua progenitrice – cominciando dalle linee blu Navy sulla linea di bellezza -, e quell’armonia di forme che, allora come oggi, si traduce in stabilità e prestazioni.

Il Grand Soleil 52 Performance fa parte della fortunata linea Performance Grand Soleil ed è declinato in due versioni, “Performance” e “Race”, per soddisfare sia le esigenze del cliente più sportivo sia quelle di chi, ai campi di regata, preferisce la crociera veloce.
Costruito interamente in sandwich con paratie di compartimentazione in legno composito, il Grand Soleil 52 Performance è stato studiato nei minimi particolari per sfruttare al massimo i volumi e offrire un’abitabilità non comune su queste dimensioni, senza incidere sul peso: l’ampia dinette presenta la zona carteggio a prua, grandi vani storage e una cucina a C ergonomica e attrezzata di tutto punto e presenti 3 frigo con congelatore per un totale di 172 litri, per assicurare una piacevole permanenza a bordo anche per lunghi periodi. Per quanto riguarda le cabine, ne sono previste tre: la armatoriale è a prua con bagno dedicato, mentre quella Vip di poppa – con letti singoli o matrimoniale – ha la possibilità di accesso diretto al bagno con box doccia, così come quella ospiti a sx, con letto matrimoniale. L’armatore può optare per diverse essenze, come il rovere, il rovere grigio o il teak; in tutti i casi l’eleganza cromatica è assicurata dai paglioli a contrasto.

Il pozzetto, arredato con panche dal design innovativo ed ergonomico, è perfettamente fruibile dagli ospiti, grazie alla scelta di recessare tutte le manovre.
Piano di coperta e piano velico, così come l’opera viva, sono declinati in maniera diversa nelle due versioni: quella “Performance” prevede un piano di coperta “easy sailing” con 4 winch a poppa, scotta randa con punto fisso, fiocco autovirante standard e bompresso in carbonio standard; il pozzetto è libero dalle manovre per essere fruibile dagli ospiti in sicurezza. La versione “Race”, invece, prevede 6 winch, rotaie longitudinali per il fiocco, trasto randa recessato, piano velico maggiorato e un bompresso in carbonio di 90 cm più lungo rispetto alla versione standard. La scotta randa è alla tedesca su entrambe le versioni. L’albero è posizionato a poppa della paratia maestra, per ottimizzare il centro velico.
Gli spazi di stivaggio non mancano di certo: la grande cavalevele di prua è in grado di contenere vele di tutte le dimensioni, compreso il Code 0, il gavone dell’ancora può ospitare i sei parabordi di uso giornaliero, mentre il garage completamente stagno, contiene il tender di 2,90 metri. L’opera viva della versione “Performance” monta una chiglia standard con lama in ghisa sferoidale, siluro in piombo/antimonio a T di 2,90 metri, mentre quella “Race” ha la chiglia con lama d’acciaio, raccordi idrodinamici in vetroresina e siluro in piombo antimonio ottimizzato con un pescaggio di 2,7 metri. Esiste poi la possibilità di un pescaggio ridotto a 2,30 metri.

La barca è climatizzata attraverso tre macchine di controllo posizionate a poppa, dinette e prua, con termostato dedicato in ogni ambiente.
Il nuovo Grand Soleil 52 Performance vanta un impianto elettrico a 24 V, con cablaggi più sottili e una maggiore autonomia delle batterie con stacca-batterie elettronici. Per garantire lunghe navigazioni in totale autonomia, il Grand Soleil 52 Performance può contare su 4 serbatoi acqua in acciaio inox per complessivi 600 litri posizionati a centro barca sotto la linea di galleggiamento – sezionabili per una migliore gestione dei consumi – e un altro serbatoio per il gasolio sempre in inox per complessivi 400 litri di carburante, capacità indispensabile per permettere lunghi trasferimenti.
A bordo è previsto un Volvo Penta da 75 cavalli – in opzione anche lo Yanmar da 80 cavalli – con trasmissione saildrive ed eliche di manovra a prua e poppa con motori brushless, che assicurano ridotta manutenzione e silenziosità.-
Grand Soleil 52 Performance – La scheda tecnica
Lunghezza fuori tutto Performance: 17,05m
Lunghezza fuori tutto Race: 17,95m
Lunghezza scafo: 16,20m
Baglio massimo: 5,15m
Pescaggio std: 2,90m
Pescaggio opt: 2,30m & 2,70m
Dislocamento: 16.500 kg (a vuoto) – 21.000 kg (a pieno carico)
Motori: Volvo Penta 75cv saildrive (Yanmar 80cv opt)
Posti Letto: 6/8
Layout interni: 3 cabine e 3 bagni
Capacità serbatoi acqua: 600 l
Capacità serbatoi gasolio: 400 l
Architettura Navale: Matteo Polli
Interior and Exterior design: Nauta Design
Costruzione e Concept: Cantiere del Pardo
Debutto mondiale al Cannes Yachting Festival 2024 anche per il VanDutch 75. Ammiraglia del brand, rappresenta una nuova era nel segno del design made in Italy per il celebre brand olandese acquistato da Cantiere del Pardo nel 2020. La volontà del Cantiere del Pardo è stata quella di reinterpretare l’inconfondibile stile VanDutch in una chiave più contemporanea e mediterranea e per riuscirci si è affidato allo studio ravennate BurdissoCapponi Yachts&Design, che ha scelto di partire da un nuovo concept degli interni, dove lo stile laccato “Bianco e Nero”, tipico del brand VanDutch Yachts, viene rivisitato mediante l’utilizzo di un’essenza nera e materica a contrasto con i materiali nobili più chiari: il camoscio delle tappezzerie, le laccature delle lamelle e il tessuto dei cielini.

Le linee esterne mantengono quello stile senza tempo che ha decretato il successo della produzione VanDutch, con l’aggiunta di alcuni dettagli tecnici che diventano anche elementi estetici, collaborando e dialogando insieme per trovare la massima integrazione. Ne è un evidente esempio il nuovo Soft-Top progettato con l’intento di introdurre un elemento funzionale, di protezione della spaziosa zona lounge, che preservasse però gli equilibri nelle forme senza spostare verso l’alto il volume visivo della barca. La convivialità nella dinette esterna è cruciale, come dimostrano i due importanti divani e la coppia di tavolini trasformabili, entrambi speculari, che offrono contemporaneamente 10 posti a sedere.
Pur rivolgendosi al mercato degli Open, il VanDutch 75 spicca per una serie di dettagli rivolti al mondo della crociera che lo rendono unico nel suo genere: la spiaggetta up & down, il garage per il tender con sistema di varo e alaggio, l’autonomia di 4.000 litri di carburante, la velocità,(35-36 nodi in crociera, l’ampio ventaglio di personalizzazioni e, soprattutto, l’intelligente ripartizione degli spazi che sfruttano al massimo i volumi, offrendo una vivibilità e un confort non comuni su yacht di queste dimensioni e tipologia.

Le cuscinerie cannettate, ispirate alle auto sportive del passato, richiamano e preannunciano quanto stilisticamente realizzato negli interni.
Trattandosi del modello “progenitore” di una nuova futura gamma, il VD 75 è stato oggetto di un’approfondita operazione di analisi e ricerca volta ad individuare quegli elementi che, nel definire lo stile dell’imbarcazione, verranno ripresi e declinati a cascata sui modelli successivi, così da creare una riconoscibile ed indiscussa “family lane”. Tra questi ci sono il caratteristico “oblò luminoso”, che nasce per caratterizzare le murate prive di finestrature, con un elemento che diventa oggetto decorativo e richiama, contemporaneamente, l’idea di un oblò; le tappezzerie dal look rétro con lavorazione a impuntura cannettata, ispirate al mondo delle auto di lusso; il motivo a lamelle orizzontali laccate nel cielino che nasconde l’aria condizionata; il sistema di illuminazione a binario Quick customizzato per l’utilizzo nautico e i materiali di lusso interpretati in chiave moderna, come radica, mogano e i metalli nero opaco e rame satinato.
Internamente, il VanDutch 75 presenta due opzioni di layout: uno standard e uno optional; in tutte le configurazioni la comoda cabina equipaggio, con due letti a castello e bagno con doccia – oltre ad armadio e colonna per lavatrice e asciugatrice – è sempre posizionata a poppa. La versione standard prevede una grande dinette con cucina all’americana, divano con tavolo trasformabile e cabina Vip a prua con bagno dedicato munito di doppia porta per assolvere alla funzione di day head; a poppa si trovano la cabina twin a sinistra con bagno dedicato e quella armatore, a dritta, con bagno e grande armadio lui / lei. La versione optional con 2 cabine e 3 bagni, differisce dalla precedente per la grande suite armatoriale di poppa con desk, divano e dressing walk-in, degna di imbarcazioni di taglia decisamente maggiore.


Le tappezzerie sono in Suede “beige” per la versione Cool e “greige” per la versione Smooth, mentre i paglioli sono rivestiti con una stuoia in Econyl, con riflessi “lunari” nella versione Cool e “bruniti” nella versione Smooth.
Ampio il ventaglio di personalizzazioni offerto al cliente coinvolto in ogni fase del progetto, che potrà scegliere tra diverse palette di colori per creare, nella sua barca, l’atmosfera più vicina alla sua personalità e al suo “mood”: la versione denominata “Cool”, caratterizzata da una radica “perla”, presenta toni freschi e contemporanei, mentre quella “Smooth”, dominata dal mogano “fulvo”, ha toni più caldi e avvolgenti. In entrambe le versioni, l’essenza secondaria è costituita da un legno Nero Ardesia con finitura opaca che, nel contrasto cromatico, valorizza l’aspetto elegante e ricercato degli ambienti.
Per quanto riguarda le performance, è prevista una tripla motorizzazione Ips, che oltre a ridurre lo spazio della sala macchina a favore dell’abitabilità, garantisce una velocità di punta a 40 nodi con consumi ridotti sotto i 30 nodi, facilità di manovra e maggiore sicurezza.
VanDutch 75 – La scheda tecnica
Lunghezza: 22,3m
Larghezza 5,7m
Dislocamento: 46,2 t a secco
Cap. carburante: 3.820 l
Cap. acqua dolce: 990 l
Motori std: x3 Volvo D13 Ips1050
Motori opt: x3 Volvo D13 Ips1350
Progetto: Cantiere del Pardo
Architettura Navale: Mulder Design
Interni ed Esterni: BurdissoCapponi Yachts&Design

Una linea rinomata per le performance, la praticità e il comfort, capace di proporre barche facilmente manovrabili e pensate per navigare in totale sicurezza grazie alla sua configurazione.
Dopo la presentazione, avvenuta in occasione del Cannes Yachting Festival 2022, del Pardo GT75, adesso si unisce alla gamma Walkaround il nuovo Pardo 75 versione T-Top, con concept Cantiere del Pardo, architettura navale di Zuccheri Yacht Design e exterior/interior design firmato Nauta Design.
Con il Pardo 75 T-Top anche la gamma Walkaround di Pardo Yachts ha una nuova ammiraglia, concepita pensando a quegli armatori che vogliono crescere dopo aver apprezzato il Pardo 50 e che desiderano maggiori spazi nella zona notte e negli ambienti esterni, pur mantenendo le caratteristiche specifiche della gamma Walkaround.
A caratterizzare il profilo del Pardo 75 è il suo T-Top dallo stile unico, realizzato in fibra di carbonio, che protegge la zona lounge centrale, che nella versione standard “galley up” è attrezzata con cucina esterna sulla murata di destra e mobile bar a poppavia della timoneria. In coperta troviamo anche altre due zone lounge/solarium, una a prua e un’altra a poppa; quest’ultima, posizionata sopra il garage in grado di ospitare un tender di 2,80 metri e i toys, è arricchita dalla presenza di terrazze abbattibili a murata, che aumentano lo spazio disponibile di 5 metri quadri. Un vantaggio non indifferente in termini di miglioramento della qualità di vita a bordo, sempre a stretto contatto col mare.
La profonda plancetta di poppa sfrutta al meglio le dimensioni della barca e – una prima assoluta per la gamma Walkaround – non si “limita” ad essere una vera terrazza sul mare, ma funge anche da transformer per varo e alaggio dei toys e per facilitare la discesa a terra, consentendo al contempo di ottenere anche più spazio in sala macchine.

I layout degli interni si ispirano alle soluzioni solitamente presenti sui superyacht, con una grande flessibilità in termini di allestimento per venire incontro alle diverse esigenze degli armatori. La versione standard “galley up” permette di ricavare sul lower deck tre cabine e tre bagni. Il cantiere ha previsto poi due versioni optional: la prima, sempre con galley sul main deck, ma che sul ponte inferiore accoglie un grande salone, due cabine e tre bagni; la seconda, con galley sul ponte inferiore, due cabine e tre bagni. La cabina equipaggio per due persone si trova nella sezione di prua ed è dotata di accesso separato al ponte a tutto vantaggio della privacy ed è completa di bagno e doccia privati.
Il sistema propulsivo standard prevede tre motori Volvo Penta D13 Ips 1050 – ma l’armatore può richiedere come optional per tre D13 Ips 1350 – capaci di spingere il Pardo 75 fino a una velocità massima di 36 nodi. La scelta di questa motorizzazione conferma l’attenzione all’ambiente che contraddistingue Pardo 75: il parametro eco-speed consente di definire la velocità alla quale si ottengono minori consumi, e permette di ottenere un assetto ottimale per un miglior comfort a bordo e la massima efficienza nelle prestazioni. Le trasmissioni Ips offrono un comfort di bordo superiore, garantendo bassi livelli di rumorosità e vibrazioni. Inoltre, grazie al joystick assicurano un perfetto controllo nelle operazioni di ormeggio e nelle manovre, anche con equipaggio ridotto. La World Première del Pardo 75 sarà a Cannes 2025.
Pardo 75 versione T-Top – La scheda tecnica
Lunghezza fuori tutto: 22,86m
Baglio massimo: 5,99m
Serbatoi carburante: 4.200 l
Serbatoio acqua dolce: 1.200 l
Motorizzazioni std: 3 x D13 Ips 1050
Motorizzazioni opt: 3 x D13 Ips 1350
Concept: Cantiere del Pardo
Exterior and Interior Design: Nauta Design
Architettura Navale: Zuccheri Yacht Design
(Cantiere del Pardo, le novità e le anteprime di Cannes – Barchemagazine.com – Settembre 2023)