Buone prestazioni sottovela e un allestimento di coperta e interni ideale per la navigazione. Senza mai rinunciare al comfort
by Niccolò Volpati – photo by Nicolas Claris
Raramente mi capita di apprezzare gli interni dei monoscafi a vela. Non vorrei generalizzare, ma diciamo che il sentimento che mi suscitano più frequentemente è l’indifferenza. Non li apprezzo particolarmente perché i volumi interni mi sembrano molte volte sprecati. Tengo a precisare che sono un relativista e non un assolutista, nel senso che i gusti sono gusti e non mi permetto di discuterli. Spesso la sensazione è di trovarsi all’interno di una villa, più che a bordo di una barca.
Il comfort non è in discussione, ma si tratta pur sempre di comfort in navigazione. Non che si debba essere spartani per essere “marini”, ma credo che chi progetta gli interni di una barca debba per forza tener conto di un ambiente che subisce rollio, beccheggio e anche sbandamento quando si è di bolina. Invece, quelli disegnati da Lorenzo Argento per Oceanis Yacht 60, hanno suscitato il mio interesse. Ogni scelta è pensata proprio tenendo conto della navigazione. Sono confortevoli, certamente, e anche molto spaziosi, ma sempre con l’idea di creare comfort in navigazione, dove la navigazione non appare un fatto accessorio. La cucina, per esempio, si trova nella zona di prua della dinette ed è divisa in due con il camminamento centrale che consente l’accesso alla cabina. Si tratta di due piani di lavoro a U, molto comodi se si deve cucinare con la barca sbandata.
GLI INTERNI E LA COPERTA, CURATI DA LORENZO ARGENTO, OFFRONO TUTTO IL COMFORT CHE CI SI ASPETTA DA UN 60 PIEDI, SENZA MAI DIMENTICARE CHE SIAMO A BORDO DI UNA BARCA FATTA PER NAVIGARE.
Chiunque abbia mai cucinato mentre naviga di bolina con vento teso sa quanto sia essenziale potersi appoggiare senza dover usare le mani. E la struttura a U dei due piani di lavoro della cucina è perfetta per questo scopo. Il tavolo della dinette è grande, ma non enorme. Arriva ad accogliere sei persone comode, più o meno quelle che si può immaginare di avere a bordo durante una crociera, inoltre, ha un’altezza regolabile elettricamente in modo da trasformarsi in area living insieme con le sedute del divanetto a L o in tavolino.
Buona la luce naturale e l’aerazione sottocoperta e tanto lo spazio per lo storage. È una barca fatta per lunghe permanenze a bordo.
L’area notte ha due possibili layout: a tre o a quattro cabine. Per questa seconda possibilità, l’armatoriale di prua si divide in due cabine gemelle e altre due si trovano a poppa. La versione della prova era quella più armatoriale con tre cabine. In questo caso i bagni sono tre, tutti con box doccia separato, e nella cabina armatore di prua ho apprezzato la cuccetta con la testata rivolta verso prua e il locale bagno collocato subito all’ingresso della cabina, dove il baglio è maggiore. I volumi per lo storage sono abbondanti, sia in dinette, sia nelle cabine. Si vede che sono stati studiati appositamente per ottimizzare lo stivaggio e per rendere più piacevoli le lunghe permanenze a bordo. Insomma, gli interni disegnati da Lorenzo Argento sono fatti per navigare e per farlo a lungo. Confortevoli, spaziosi, luminosi, razionali, ma non volti all’apparenza. Al contrario, c’è molta sostanza. In dinette, inoltre, non manca il tavolo da carteggio, un elemento paradossalmente sempre più raro a bordo.
LE LINEE D’ACQUA DISEGNATE DA ROBERTO BISCONTINI GARANTISCONO BUONE PERFORMANCE SOTTOVELA A TUTTE LE ANDATURE.
La coperta è coerente con gli spazi interni. L’allestimento è studiato per garantire il comfort senza compromettere la conduzione e la facilità di muoversi a bordo. Tutta la parte centrale del pozzetto dal tambuccio, fino alla piattaforma di poppa, è un passavanti sgombro che permette di muoversi senza impedimenti. I tavoli sono due, entrambi a ribalta e con l’altezza regolabile elettricamente. Il pozzetto è molto protetto, c’è lo sprayhood, il rollbar e una struttura che ospita un soft top scorrevole che arriva a proteggere perfino le due postazioni per il timoniere. Oltre alle sedute del pozzetto, a poppavia dello sprayhood c’è spazio per due chaise longue. Sotto il piano di calpestio del pozzetto c’è il garage in grado di ospitare un tender fino a 280 cm e l’accesso è duplice: dalla piattaforma di poppa, ma anche da un portellone che si trova in pozzetto. Anche questo è un layout studiato per garantire comfort in navigazione in manovra. Tutti i winch sono elettrici e i comandi sono stati collocati a ridosso delle due ruote. Si possono regolare le vele senza fatica e lo si può fare da soli o in equipaggio ultra ridotto. I pulsanti sui pod sono davvero molti. All’inizio potrebbero spaventare, ma dopo pochi minuti ci prendi la mano. Non ci sono solo quelli per regolare le vele, ma anche quello per tutte le luci della coperta e quelle subacquee, l’apertura della piattaforma di poppa e perfino la regolazione delle gambe dei tavoli del pozzetto. Tutto a portata di dito ed estremamente comodo.
TUTTE LE MANOVRE SONO COMANDATE DA WINCH ELETTRICI E I PULSANTI SONO A PORTATA DI MANO PER IL TIMONIERE. LA SI PUÒ CONDURRE CON EQUIPAGGIO RIDOTTO O ADDIRITTURA DA SOLI.
Le performance sottovela sono più che soddisfacenti, anzi quasi anomale per una barca da crociera di serie. Con vento tra i 10 e i 12 nodi, Oceanis Yacht 60 naviga molto bene perdendo solo un paio di nodi rispetto alla velocità del vento. E lo fa a tutte le andature, dalla bolina stretta al lasco. Il timone è molto morbido, ma non per questo poco reattivo. È facile da condurre, anche perché la visibilità, nonostante sprayhood, rollbar e soft top, non è mai compromessa. Basta aprire il top per riuscire a vedere sempre randa e fiocco dalla postazione del timoniere. Insomma, tutto quello che si può desiderare per navigare comodamente, ma anche piacevolmente. Il motore è uno Yanmar da 150 cavalli che permette di navigare tra 7 e 9 nodi di velocità, quindi consente di raggiungere un’ottima velocità per i trasferimenti a motore.
MOLTO FACILE DA CONDURRE E SEMPRE CON ANDATURE DI POCO INFERIORI ALLA VELOCITÀ DEL VENTO. UNA PERFORMANCE DI TUTTO RISPETTO PER UN 60 PIEDI DA CROCIERA.
BÉNÉTEAU
2 rue du Grand Large
CS 82531 Givrand
85805 Saint-Gilles-Croix-de-Vie Cedex, France
www.beneteau.com/it
PROGETTO
Biscontini Yacht Design (architettura navale) • Lorenzo Argento (interni e coperta)
SCAFO
Lunghezza f.t. 18,95m • Lunghezza scafo 17,60m • Lunghezza al galleggiamento (LWL) 17,00m • Baglio massimo 5,25m • Dislocamento a secco 21.700 kg • Zavorra 5.010 kg • Pescaggio 2,66 m • Serbatoio carburante 500 l • Serbatoio acqua 860 l • Randa 77 m2 • Fiocco autovirante 62 m2 • Genoa (105%) 75 m2 • Code 0 125 m2 • Spi 250 m2
MOTORE
Yanmar 4LV150 • Potenza 110 kW (150 cv) • Alesaggio per corsa 92mm x 103,6mm • 4 cilindri in linea • Regime di rotazione massimo 3500 giri/min • Cilindrata 2,75 l • Peso a secco 334 kg
CERTIFICAZIONE CE
CAT A
PREZZO
914.400 €, Iva esclusa, Franco Fabbrica (Febbraio 2023)
(Bénéteau Oceanis Yacht 60, quei favolosi 60 piedi – Barchemagazine.com – Febbraio 2023)