Progettata per i neofiti e per tutti quelli che, con nostalgia, cercano una barca a vela di semplice gestione e divertente
by Niccolò Volpati
Non sempre le cose vanno come dovrebbero. Dobbiamo farcene una ragione. A rigor di logica, si dovrebbe iniziare dal piccolo e poi crescere. La prima barca dovrebbe essere di dimensioni contenute e una volta acquisita un po’ di esperienza si passa a un modello più grande e quindi più impegnativo. Se fosse così, First 27 di Bénéteau sarebbe una seria candidata ad assolvere questo compito.
È fondamentalmente un Seascape a cui è stato aggiunto un motore in linea d’asse. Quella di Seascape non è stata una vera e propria acquisizione. Il cantiere sloveno appartiene al 50% al gruppo Bénéteau e il rimanente 50% ancora al fondatore. Tutti i First di Bénéteau sono fatti a Lubiana e si tratta di una produzione di circa 250 modelli all’anno. La filosofia è quella di offrire una barca economica, accessibile a molti, sportiva, ma anche facile da condurre. Ideale per imparare e infatti le scuole di vela hanno dimostrato di apprezzare. E non solo loro, anche chi ama navigare a vela, fare due bordi quando il vento te lo consente, prendendosi il bello senza troppe preoccupazioni.
È disponibile la versione con albero e boma in carbonio e chiglia retrattile con movimentazione idraulica. Quella standard è manuale. Anche il piano velico si divide tra standard e performance. Quest’ultimo offre una randa square top di 7 m2 in più e anche il gennaker ha 9 m2 di tela in più rispetto a quello standard.
Al timone First 27 è molto docile e colpisce per la costanza nelle prestazioni. Sarà merito anche dello spigolo pronunciato che caratterizza lo scafo, visto che la sensazione è che la barca ci si appoggi e inizi a navigare costantemente. Durante il test il vento non era fortissimo, ma comunque sufficiente per verificare le performance sottovela. La barca reagisce subito, basta poco vento per farla camminare. Con un’intensità compresa tra 8 e 10 nodi, a tutte le andature, sempre vele bianche, ho navigato tra cinque e sei nodi di velocità. Inoltre, ho apprezzato il fatto che quando arriva una raffica la risposta è sempre tranquilla. Non è una barca “sorda”, una di quelle che non si accorge del vento che rinforza. Reagisce, ma non in modo nervoso, pertanto anche un timoniere alle prime armi non sarà messo sotto stress. È costruita con resine in vinilistere in infusione, ha un doppio timone a barra, la poppa aperta e un piano velico standard con randa square top e genoa. Esistono anche allestimenti più performanti con albero, boma e bompresso in carbonio e chiglia retrattile a movimentazione idraulica anziché manuale.
Il motore in linea d’asse è uno Yanmar da 15 cv con un’elica a due pale. È molto rumoroso e produce numerose vibrazioni. A 3000 giri sembra di essere sopra un frullatore. È vero però che si tratta di un motore ausiliario, nel vero e proprio senso della parola. First 27 è un day sailer, anche se offre ben sei cuccette sottocoperta. Sono piuttosto spartane e pensate appunto per le scuole di vela. Non è una barca da crociera e non offre il comfort a cui si è ormai abituati. È fatta per navigare con il vento e quindi non è molto importante se l’entrobordo è rumoroso, visto che ci si aspetta di spegnerlo appena uscita dal porto. Lo Yanmar 15 cv è stato pensato per offrire una soluzione semplice ed economica allo stesso tempo. La barca, infatti, in versione base, è proposta a 65.000€ tasse escluse.
Il cantiere, nonostante la produzione di serie sia nemica delle customizzazioni, ha previsto anche la soluzione con il motore fuoribordo che può essere tradizionale oppure elettrico. La versione fuoribordo beneficia di un meccanismo molto semplice per sollevare il motore in posizione verticale e di un comodo vano che rimane sotto il piano di calpestio del pozzetto. Quando si naviga a vela, pertanto, il fuoribordo non ostacola le manovre.
DUE SOLO LE TIPOLOGIE DI MOTORIZZAZIONE: FUORIBORDO, ENDOTERMICO O ELETTRICO, OPPURE LINEA D’ASSE, CON UNO YANMAR DA 15 CV E UN’ELICA A DUE PALE.
In definitiva, First 27 è un day sailer “base”, diverso quindi da quelli tirati da regata o molto stilosi per armatori chic. È però uno scafo ideale per fare quella che dovrebbe essere la principale preoccupazione di una barca: andare a vela. In Europa è stato molto apprezzato ed è diffuso sui laghi in Austria, Svizzera e Germania. In Italia, per il momento, non ci sono ancora molti modelli, ma visto che il mondo sta cambiando, chissà che non torni di moda la voglia di navigare a vela con semplicità.
BÉNÉTEAU GROUP
Saint Hilaire de Riez
Francia
www.beneteau.com/it
PROGETTO
Samuel Manuard Yacht Design (architettura navale) • Gigiodesign (interni e coperta)
SCAFO
Lunghezza scafo 7,99 m • Baglio massimo 2,54m • Dislocamento a secco 1.700 kg • Pescaggio 1,70m • Zavorra 610 kg • Sup. velica randa 20 m2 • Sup. velica genoa 17,30 m2 • Sup. velica gennaker 71 m
MOTORE
Yanmar 2YM15 • Potenza 10 kW (14 cv) • Alesaggio per corsa 70mm x 74mm • 2 cilindri in linea • Regime di rotazione massimo 3600 giri/min • Cilindrata 0,57 l • Peso a secco 103 kg
CERTIFICAZIONE CE
CAT B
PREZZO
65.000 € versione base (Dicembre 2022)
(Bénéteau First 27, the right start – Barchemagazine.com – Dicembre 2022)