Azimut Grande 26M – Endless

Firmato Mancini e Salvagni, sorprende per volumetrie e abitabilità. All’esordio sulla gamma la propulsione a Pod sviluppata con ZF

by Luca Sordelli 

Senza se e senza ma. Spazio. Volumi. Comfort. Alla gamma Grande, il nome non lo hanno certo dato a caso. Azimut ha la risposta pronta a ogni richiesta degli armatori, come quella degli amanti del classico (vedi linea Fly), della crociera sportiva (serie S), o della navigazione a lungo raggio (collezione Magellano). Ma è nella ricerca della “grandezza”, reale o percepita che sia, che si concentra la battaglia.

l design degli interni di Achille Salvagni è disponibile in varie combinazioni di colori e materiali.

Una battaglia dura sempre, a prescindere dalla lunghezza della barca, ma particolarmente cruenta nella super competitiva fascia di mercato dei 24 metri di omologazione. Il nuovo Azimut, senza compromessi, va alla ricerca della sua Grandezza. Lo fa nelle forme esterne firmate da Alberto Mancini, che come sempre non rinuncia alla sua vocazione verso linee tese e fluide, ma che qui sono orgogliosamente importanti. Non va nascosta questa grandezza. Sarebbe impossibile, e anche scorretto. Il Grande 26M è imponente, riconoscibile, elegante.

Accenti di colore ritornano in diversi ambienti dello yacht, il blu cobalto dello zoccoletto del divano e della lampada sospesa sul tavolo da pranzo, l’arancione del tavolino da caffè, i dettagli cromatici che catturano lo sguardo all’interno delle cabine. Il pavimento in rovere di Luxury Wood, perfetto per l’uso interno, richiama il calore del teak e con le doghe sapientemente posate a 45° amplia visivamente gli spazi.

Questa vocazione è evidente anche nello studio dei layout e del design degli interni, dove il segno inconfondibile è invece quello dello Studio Achille Salvagni. Anche qui, prima di tutto, la voglia di essere importanti e diversi dagli altri. E poi linee morbide e colori chiari. Eliminazione delle barriere, visive e reali. Agilità di movimento, sempre. Per armatori e ospiti, ma anche per l’equipaggio. 

Utilizzando una soluzione tipica dei megayacht, sul Grande 26M, la cabina armatoriale è a prua, a livello del main deck, e sfrutta l’intero baglio dello scafo.
Al ponte inferiore ci sono altre quattro cabine ospiti. Nella suite armatoriale cabina e bagno comunicano attraverso un’area dressing aperta, in cui la luce naturale entra da finestrature dalle linee curve e fluide a forma di cellula. 

La grandezza di questo ventisei metri è poi anche lì dove non si vede, ma si percepisce quando sulla barca si vive e naviga, oltre che nell’esperienza del cantiere nel fare le cose bene. 

Qui spiccano due importanti novità, con l’adozione di soluzioni che arrivano dal mondo dei megayacht del Gruppo Azimut Benetti: il sistema di propulsione Pod 4600 sviluppato insieme a ZF, e la Deck2Deck Terrace, un’estensione del pozzetto realizzata grazie al sollevamento dello specchio di poppa fino a posizione orizzontale che dilata la superficie utilizzabile come area lounge o zona pranzo, con un tavolo walkaround.

Grande attenzione dedicata allo studio dei flussi a bordo, ben separati quelli per armatore e ospiti, da quelli per l’equipaggio. A quest’ultimo è dedicata una zona alloggi, a prua sul lower deck, con scale che conducono direttamente a plancia e cucina.

Inoltre, l’adozione della fibra di carbonio per realizzare delle sovrastrutture, con un consistente guadagno in termini di peso, e quindi di performance che, pur non essendo più una novità, è parte della cultura costruttiva del cantiere. Oltre ai volumi, abbiamo avuto il piacere di testarne anche le performance.

L’ESTENSIONE DEL FLY VERSO POPPA, A FILO CON IL CORONAMENTO, CONSENTE DI AVERE UNA SORPRENDENTE SUPERFICIE CALPESTABILE.

La barca della prova montava la motorizzazione più potente a disposizione, ovvero due Man V12 da 1.650 cavalli ciascuno. Al massimo dei giri abbiamo toccato i 30,5 nodi, dato più che positivo, ma in realtà non così importante quando si parla di questo genere di imbarcazioni, dove non è certo il fondo del tachimetro quello che si va a cercare.

PER LA PRIMA VOLTA SU UN MODELLO DELLA SERIE GRANDE, AZIMUT
HA ADOTTATO LA SOLUZIONE DECK2DECK TERRACE, CHE ESTENDE
LA SUPERFICIE DEL POZZETTO SOLLEVANDO LO SPECCHIO DI POPPA.

Il suo passo ideale, per la crociera reale, è a 1900 giri/minuto, 21 nodi e un consumo al miglio di 17,7 litri, numeri sorprendenti per uno scafo da 84 tonnellate di dislocamento e un baglio di 6,3 metri. E qui, dati a parte, sono da sottolineare i minimi angoli di sbandamento anche nelle accostate più strette (mai sopra i 7°), la totale assenza di vibrazioni e la grande silenziosità non solo in plancia e nel salone centrale, ma anche nell’armatoriale a prua. L’andatura di crociera veloce, infine, si è attestata sui 26,5 nodi con il flussometro a 20,3 litri/miglio.

«IL PROGETTO NASCE CON L’ENTUSIASMO DI CREARE UN SUPERYACHT COMPATTO, 5 CABINE CON UN FLYBRIDGE ENORME E UN POZZETTO SUPERIORE ALLA CATEGORIA: VOLEVAMO INGRANDIRLO PER DARE ALLO YACHT UNA VERA E PROPRIA AREA DINING AFFACCIATA SUL MARE».
ALBERTO MANCINI

Engine room
In sala macchine, sul modello della prova, c’erano due Man V12 da 1.650 cavalli ciascuno, Di serie vengono montate le versioni da 1.550 cavalli. Sulla gamma Grande ha esordito il sistema di propulsione con piedi azimutali Pod 4600 sviluppato insieme a ZF.

AZIMUT YACHTS
Via M.L. King, 9/11
I-10051 Avigliana – Torino (Italy)
T.+39 011 93 161
[email protected]
www.azimutyachts.com

PROGETTO
Alberto Mancini (exterior design) • Achille Salvagni Architetti (interior design) • P.L. Ausonio & Azimut Yacht R&D Dept. (hull design)

SCAFO
Lunghezza f.t. 26,09m • Immersione 2,04m • Larghezza massima 6,3m • Dislocamento a vuoto 84 t • Capacità serbatoio carburante 8.500 l • Capacità serbatoio acqua 1.500 l • Carena planante 13,8° a poppa – 20,4° a mezza nave

MOTORE
2 Man V12-1650 • Potenza 1.213 kW (1.650 cv) • Alesaggio per corsa 128mm x 157mm • Cilindrata 24,2 l • Numero di cilindri 12 V90° • Regime di rotazione massimo 2300 giri/min • Peso 2.365 kg

CERTIFICAZIONE CE
CAT A 

(Azimut Grande 26M – Endless – Barchemagazine.com – Aprile 2023)