Nuovo progetto, nuova carena, nuova barca. Tutto cambia, ma il risultato è sempre lo stesso: comfort, grandi spazi, bassi consumi e facilità di conduzione
by Niccolò Volpati – photo by Alberto Cocchi
C’era una volta una carena, quella dell’Absolute 58, che funzionava bene, ma il cantiere non si è accontentato e ha progettato uno scafo tutto nuovo. La famiglia Absolute conosce perfettamente le sue barche e sa quello che vuole ottenere dai nuovi progetti. Il 60 è stato il primo modello che coniugava le caratteristiche delle navette con la gamma fly e il 56 è il secondogenito di questa nuova linea. Per questo la carena è tutta nuova e non un semplice riadattamento di quella del 58.
Cosa significa coniugare le caratteristiche di fly e navetta? Buone prestazioni per quanto riguarda la velocità, ma mai esagerate e, soprattutto bassi consumi. E poi volumi, comfort e abitabilità tipiche di un fly. Il dato che mi ha colpito di più durante la prova l’ho registrato a 22 nodi di velocità quando il flussometro indicava un consumo totale di soli 200 litri/ora. Sembra quello di una coppia di fuoribordo e invece in sala macchine ci sono due Ips 800 con due Volvo D8 da 600 cavalli ciascuno. Del resto, bisogna muovere uno scafo di circa 17 metri di lunghezza che ospita tre livelli: l’area notte, la dinette e il fly che arriva a proteggere tutto il pozzetto.
Non è una piccola barca e nemmeno un peso piuma, ma i consumi sono contenuti a qualsiasi regime. Credo dipenda dal fatto che Absolute e Volvo siano una coppia consolidata. Il cantiere, sin dalla nascita, ha scelto questo tipo di trasmissioni e ha ormai evidentemente sviluppato delle linee d’acqua che si sposano alla perfezione con le caratteristiche dei motori. Alla massima sono arrivato a 27,6 nodi, che è comunque un’ottima prestazione. Il consumo totale è stato di 247 litri/ora, mentre al minimo di planata, ovvero a 12,5 nodi, di litri ne bastano poco più di cento per entrambi i propulsori. Questi dati, insieme a quello della capacità del serbatoio del carburante di 2.600 litri, inducono a un’altra considerazione. Absolute 56 Fly è una barca che ha molta autonomia. Quando si naviga in dislocamento, intorno ai dieci nodi di velocità, arriva addirittura a 500 miglia, ma anche quando si accelera per planare, la distanza che si può percorrere si attesta intorno alle 300 miglia. Se non bastassero i “freddi” numeri a far scattare la scintilla, ci sono, in aggiunta, le “calde” sensazioni al timone. La manovrabilità, anche grazie agli Ips e relativo joystick, è sempre docile, sia in virata, sia in manovra ai bassi regimi.
Il mare fuori dal porto di Varazze era calmo e non ci ha permesso di mettere a dura prova la carena, ma, grazie a virate e controvirate, mi sono impegnato a produrre la scia più incrociata possibile. Il passaggio mi è sembrato molto docile e la sensazione è quella che anche con mare formato la navigazione dovrebbe risultare comunque piacevole. Il comfort a bordo l’ho percepito in primis per la bassa rumorosità. La sala macchine è bene coibentata e i decibel prodotti dai motori non sono mai fastidiosi a regime di crociera. E poi ci sono gli spazi che Absolute sa sfruttare al meglio. Oserei dire che sono maestri in questa disciplina, e anche il 56 Fly non fa eccezione. Aree living, prendisole e zone pranzo non mancano né sul ponte principale sia a prua, sia in pozzetto, né sul fly.
Al fly si accede con una scaletta sufficientemente larga e poco ripida, quindi senza difficoltà. Al piano superiore c’è spazio per tutto: seconda postazione di guida con seduta pilota e copilota, prendisole, divanetto a U con al centro un tavolino e perfino altri due divanetti contrapposti nella parte più poppiera. In dinette lo spazio è in continuità con il pozzetto perché il portellone di poppa si apre completamente. Inoltre, tutto il perimetro del salone è circondato da vetrate che consentono una vista a 360 aiutate anche dai due finestroni laterali della dinette con movimentazione elettrica.
OTTIMA INSONORIZZAZIONE DELLA SALA MACCHINE PERCHÉ
I DECIBEL SONO POCHI A QUALSIASI ANDATURA. SOLO ALLA MASSIMA
SI SUPERANO I 70 DBA.
A poppa, la piattaforma bagno è abbattibile. Non c’è il garage per il tender perché lo spazio è occupato dalla cabina equipaggio a cui si accede proprio dalla piattaforma di poppa. Anche questa cabina ha volumi generosi, così come quelle dedicate all’armatore e ai suoi ospiti. Nell’area notte i locali sono tre. Uno è a centro barca e ha i letti sovrapposti e poi ci sono altre due cabine, una a prua e l’altra verso poppa e quindi vicino alla sala macchine. Entrambe sono così voluminose che si fa fatica a distinguere l’armatoriale da quella ospiti e, ovviamente, ciascuna ha il suo bagno con il box doccia separato.
Engine room
Il cantiere, anche per questo modello, ha scelto gli Ips Volvo. In questo caso si tratta di Ips 800 con due D8 da 600 cavalli ciascuno. Il risultato è sempre lo stesso: prestazioni, manovrabilità e consumi contenuti.
ABSOLUTE YACHTS
Via Petrarca, 4
Loc. I Casoni – Gariga
I-29027 Podenzano (PC)
T. +39 0523 354011
www.absoluteyachts.com
PROGETTO
Ufficio tecnico del cantiere
SCAFO
Lunghezza f.t. 17,64m • Larghezza massima 4,79m • Dislocamento a pieno carico 31,73 t • Serbatoio carburante 2.600 l • Serbatoio acqua 650 l
MOTORE
2xVolvo Penta D8-IPS800 • Ciclo operativo 4 tempi • 6 cilindri in linea • Potenza 441 kW (600 cv) • Alesaggio per corsa 110mm x 135mm • Regime di compressione 16,5:1 • Regime di rotazione massimo 3000 giri/min • Peso a secco 840 kg
CERTIFICAZIONE CE
CAT B
PREZZO
A partire da € 1.450.000 (IVA esclusa) (Gennaio 2023)
(Absolute 56 Fly, low fuel consumption – Barchemagazine.com – Gennaio 2023